Dying Light
Quello videoludico é un mercato che più di ogni altro vive di quello che i markettari amano definire "mashup", ovvero prendere due generi di sicuro successo e unirli al fine di creare un gameplay nuovo, prendendo il meglio (ma a volte anche il peggio) dei due o più generi di riferimento.
Il preambolo conciso serve a presentarvi Dying Light, un nuovo gioco di stampo horror che é stato sviluppato, e concepito inizialmente, come seguito di Dead Island. Il team Techland, che ha apportato durante la fase iniziale dell'opera diverse innovazioni e modifiche alla medesima, ha in conclusione deciso di spostare il concept del titolo verso un'altra direzione, rendendo necessario un cambio di rotta notevole al fine di trasformare l'offerta in una pubblicazione indipendente.
Non vi neghiamo che, stilisticamente parlando, il titolo prenda moltissimo spunto dal gioco nominato poc'anzi, ma dobbiamo ammettere che molte scelte sembrano coraggiose e potrebbero risultare estremamente calzanti ai fini della vendita finale sugli scaffali.
Ma vediamo insieme, con attenzione, di cosa stiamo parlando.
Il gioco ha una trama molto semplice: un agente patogeno sconosciuto ha infestato una moltitudine di persone in una città x del pianeta, provocando dei sintomi molto simili alle piaghe zombie che abbiamo imparato a conoscere in moltissime opere cinematografiche e non. Il protagonista che andremo ad impersonare si troverà nel mezzo, e cercherà di sopravvivere il più possibile a questo caos inseguendo nel frattempo la possibilità di guadagnare la fiducia dei sopravvissuti, ovviamente diffidenti dai nuovi arrivi nella città scombussolata dall'epidemia.
vimager1, 2, 3
Per far fronte a questa serie di problematiche, ci viene fornita la possibilità di approcciarci al titolo con una visuale in prima persona, così da immedesimarci il più possibile all'interno della storia confezionata per l'occasione, che non tarderà a farci gustare qualche colpo di scena (che ovviamente non vi spoileriamo). Al fine di non diventare vittima degli eventi, sarà vitale trovare mezzi di sussistenza ingenti, così da poter restare in vita il più alto tempo possibile, ed imparando, tra una cosa e l'altra, a saltare sui tetti affinando la nostra attitudine al parkour.
Una volta fatti nostri gli elementi più action, se così vogliamo nominarli, del titolo, possiamo passare a ingredienti un po' più ruolistici, che tentano di focalizzare lo sviluppo del nostro alter ego digitale in una serie di abilità, molto precise e diversificate nella rappresentazione, che andranno a pié pari con lo stile di gioco più adatto al vostro approccio.
Cerchiamo di essere più specifici: sarà possibile, ad esempio, sviluppare un abilità di sopravvivenza base al completamento delle missioni principali nonché, allo stesso tempo, sarete in grado di aumentare persino le doti di movimento del vostro personaggio (saltando qui e là per i tetti della città) o l'abilità di corpo-a-corpo, implementata ovviamente menando le mani il più alto numero di volte possibili. stato compiacente notare che le suddette skill fossero direttamente proporzionali al loro utilizzo, così da farci entrare nell'ottica che il ripetersi delle medesime, fruttasse come un'esperienza potenzialmente acquisita, che non come una serie di punti usciti fuori da un cilindro magico come per magia.
Tra l'altro, anche gli stessi mostri con cui abbiamo a che fare sono in grado di tirare fuori i denti nei modi più inverosimili, passando da creature concretamente innocue a mostri prontamente più letali, presenti per fortuna solo nelle fasi notturne. Il passare della giornata cambierà drasticamente il vostro approccio al gioco, generando situazioni molto spiacevoli nelle sessioni serali (dato che gli zombie vi daranno letteralmente la caccia) che vi faranno, di gran lunga, preferire le passeggiate sotto il sole cocente di mezzodì.
Tecnicamente parlando, invece, il titolo si presenta con una grafica eccellente che manifesta, tutto il suo splendore, sulla nostra macchina aggiornata di recente. Non solo far girare il disco su un SSD ha prodotto un notevole miglioramento dal punto di vista dei caricamenti, ma anche la possibilità di giocare il tutto ad un impostazione grafica ultra, grazie alla scheda video AMD Radeon con 4GB interamente dedicata, ci ha permesso di sobbalzare più di una volta sulla sedia, stupiti dallo spettacolo di effetti visivi lodevoli e dalla cura, quasi maniacale, di ogni dettaglio presente all'interno della città.
Alcune sessioni di gioco, tanto per dirvi, sono state molto più interessanti nelle fasi prettamente esplorative, poiché ci siamo trovati più di una volta a sciupare il nostro tempo guardando buona parte dell'arredamento delle case abbandonate. Ogni cosa sembra essere posizionata al posto giusto e questo fattore ha aumentato, di molto, l'immersività nei confronti del titolo.
Un peccato non avere avuto la facoltà di testare la modalità cooperativa del titolo ma gli sviluppatori, per l'occasione, hanno preferito mantenere riserve su quest'aspetto, segnalandoci di aspettare l'uscita conclusiva del titolo, sugli scaffali, per il prossimo mese.
Il preambolo conciso serve a presentarvi Dying Light, un nuovo gioco di stampo horror che é stato sviluppato, e concepito inizialmente, come seguito di Dead Island. Il team Techland, che ha apportato durante la fase iniziale dell'opera diverse innovazioni e modifiche alla medesima, ha in conclusione deciso di spostare il concept del titolo verso un'altra direzione, rendendo necessario un cambio di rotta notevole al fine di trasformare l'offerta in una pubblicazione indipendente.
Non vi neghiamo che, stilisticamente parlando, il titolo prenda moltissimo spunto dal gioco nominato poc'anzi, ma dobbiamo ammettere che molte scelte sembrano coraggiose e potrebbero risultare estremamente calzanti ai fini della vendita finale sugli scaffali.
Ma vediamo insieme, con attenzione, di cosa stiamo parlando.
Una città ed i suoi problemi
Il gioco ha una trama molto semplice: un agente patogeno sconosciuto ha infestato una moltitudine di persone in una città x del pianeta, provocando dei sintomi molto simili alle piaghe zombie che abbiamo imparato a conoscere in moltissime opere cinematografiche e non. Il protagonista che andremo ad impersonare si troverà nel mezzo, e cercherà di sopravvivere il più possibile a questo caos inseguendo nel frattempo la possibilità di guadagnare la fiducia dei sopravvissuti, ovviamente diffidenti dai nuovi arrivi nella città scombussolata dall'epidemia.
vimager1, 2, 3
Per far fronte a questa serie di problematiche, ci viene fornita la possibilità di approcciarci al titolo con una visuale in prima persona, così da immedesimarci il più possibile all'interno della storia confezionata per l'occasione, che non tarderà a farci gustare qualche colpo di scena (che ovviamente non vi spoileriamo). Al fine di non diventare vittima degli eventi, sarà vitale trovare mezzi di sussistenza ingenti, così da poter restare in vita il più alto tempo possibile, ed imparando, tra una cosa e l'altra, a saltare sui tetti affinando la nostra attitudine al parkour.
Una volta fatti nostri gli elementi più action, se così vogliamo nominarli, del titolo, possiamo passare a ingredienti un po' più ruolistici, che tentano di focalizzare lo sviluppo del nostro alter ego digitale in una serie di abilità, molto precise e diversificate nella rappresentazione, che andranno a pié pari con lo stile di gioco più adatto al vostro approccio.
Cerchiamo di essere più specifici: sarà possibile, ad esempio, sviluppare un abilità di sopravvivenza base al completamento delle missioni principali nonché, allo stesso tempo, sarete in grado di aumentare persino le doti di movimento del vostro personaggio (saltando qui e là per i tetti della città) o l'abilità di corpo-a-corpo, implementata ovviamente menando le mani il più alto numero di volte possibili. stato compiacente notare che le suddette skill fossero direttamente proporzionali al loro utilizzo, così da farci entrare nell'ottica che il ripetersi delle medesime, fruttasse come un'esperienza potenzialmente acquisita, che non come una serie di punti usciti fuori da un cilindro magico come per magia.
Tra l'altro, anche gli stessi mostri con cui abbiamo a che fare sono in grado di tirare fuori i denti nei modi più inverosimili, passando da creature concretamente innocue a mostri prontamente più letali, presenti per fortuna solo nelle fasi notturne. Il passare della giornata cambierà drasticamente il vostro approccio al gioco, generando situazioni molto spiacevoli nelle sessioni serali (dato che gli zombie vi daranno letteralmente la caccia) che vi faranno, di gran lunga, preferire le passeggiate sotto il sole cocente di mezzodì.
Tecnicamente parlando, invece, il titolo si presenta con una grafica eccellente che manifesta, tutto il suo splendore, sulla nostra macchina aggiornata di recente. Non solo far girare il disco su un SSD ha prodotto un notevole miglioramento dal punto di vista dei caricamenti, ma anche la possibilità di giocare il tutto ad un impostazione grafica ultra, grazie alla scheda video AMD Radeon con 4GB interamente dedicata, ci ha permesso di sobbalzare più di una volta sulla sedia, stupiti dallo spettacolo di effetti visivi lodevoli e dalla cura, quasi maniacale, di ogni dettaglio presente all'interno della città.
Alcune sessioni di gioco, tanto per dirvi, sono state molto più interessanti nelle fasi prettamente esplorative, poiché ci siamo trovati più di una volta a sciupare il nostro tempo guardando buona parte dell'arredamento delle case abbandonate. Ogni cosa sembra essere posizionata al posto giusto e questo fattore ha aumentato, di molto, l'immersività nei confronti del titolo.
Un peccato non avere avuto la facoltà di testare la modalità cooperativa del titolo ma gli sviluppatori, per l'occasione, hanno preferito mantenere riserve su quest'aspetto, segnalandoci di aspettare l'uscita conclusiva del titolo, sugli scaffali, per il prossimo mese.
Dying Light
Dying Light
Dying Light é un titolo che sa come piacere, grazie ad una buona ambientazione dedicata e ad un comparto tecnico grafico/sonoro degno di nota. Tolti di mezzo i requisiti minimi, forse il titolo farà un pò penare i calcolatori di fascia media ma possiamo garantirvi che, per questa prima run, il gioco potrebbe effettivamente emozionarvi parecchio