Earth and Beyond

Spesso si parla di una mancanza cronica di originalità nei giochi in progettazione e, in quei casi, l'accusa é rivolta alle grandi case di produzione che tendono a cristallizzarsi su generi ampiamente collaudati, in modo da ridurre al minimo i margini di errore e di un conseguente fallimento economico del progetto. Anche Westwood Studios, in qualche modo, é stata in passato accusata di poca inventiva a causa di un massiccio sfruttamento, a detta di alcuni eccessivo, delle sue saghe più popolari. Non può che far ben sperare, quindi, questo nuovo progetto che si presenta innovativo sia dal punto di vista biografico, sia da quello concettuale, pur ricalcando a tratti alcune linee guida della tradizione Westwood

LE FAZIONI
Lo scenario all'interno del quale viene calato il giocatore é riconducibile al tipico ambiente post-apocalittico, risultato di una quantomeno devastante guerra super-tecnologica combattuta fra i consueti popoli abitanti del circondario spaziale. Per capire meglio lo svolgersi degli eventi, tuttavia, é utile tenere presenti le peculiarità delle diverse fazioni in gioco (tre in tutto): il primo schieramento é quello dei Jenquai, discendenti dei primi antichi esploratori dello spazio; il loro punto forte risiede proprio nella spiccatissima capacità d'esplorazione e nell'abilità con cui svolgono queste operazioni. Fisicamente denotano una minore possanza fisica se comparata a quella degli altri schieramenti, compensando questo neo con una maggiore prontezza di riflessi e con sensi molto più sviluppati del normale. La seconda fazione ritrae invece il popolo terrestre (non a caso prende il nome di Terrans): il suo obiettivo ultimo non é, come invece capita per altri, la conquista di nuovi territori o pianeti, dal momento che questa fazione focalizza il suo operato ai fini di una espansione di tipo economico, mirata ad allargare la propria influenza commerciale. La tecnologia di questa popolazione é piuttosto avanzata e il basamento della civiltà é l'industria alimentare