Edge of Chaos: Independence War 2
Per questo sgancia il modulo di comando dal resto del complesso, per allontanarsi nello spazio. Da solo? No. Con lui vi é la scatoletta parlante. Non contiene un'intelligenza artificiale qualsiasi, bensì é una copia della mente di quello che fu Jefferson Clay, eroe di guerra che sacrificò se stesso e l'equipaggio della sua nave per salvare migliaia di persone altrimenti destinate a morte certa..
CAMBIAMO LE CARTE
Questi gli eventi narrati dall'introduzione di Independence War 2: Edge of Chaos, seguito di quell'Independence War (I-War per gli amici) che riscosse tanto successo qualche anno fa, radunando attorno a se una folta schiera di appassionati. Independence War era uno Space-Sim che vi poneva nei panni di un comandante dei Commonwealth (beh, almeno nell'edizione originale del gioco) impegnato a svolgere le missioni affibbiategli dal quartier generale. In una spinta all'innovazione, i programmatori della Particle System hanno deciso di apportare alcuni significativi cambiamenti alla struttura di gioco di Edge of Chaos
Innanzitutto, non essendo militari, non avremo più missioni da svolgere, bensi obiettivi da raggiungere. Cosa comporta tutto ciò? In primis, non dovrete necessariamente tornare alla base tra il conseguimento di un obiettivo e l'altro, così come potrete tornarci più volte per rifornirvi di missili, a cambiare navetta o semplicemente a depositare il cargo raccolto. Cargo? Già, l'eliminazione delle missioni non é l'unico cambiamento. Independence War 2: Edge of Chaos si colloca infatti a metà strada tra il suo predecessore e quei grandi giochi che furono Elite e Privateer. Solo a metà strada però, perché comunque la presenza di obiettivi in qualche modo limita la libertà di azione del giocatore
Comunque vi sarà data la possibilità di commerciare con altre navi o stazioni spaziali, prendere possesso di altri mezzi, personalizzare la navetta decidendo per esempio che tipo di propulsore montare, dove montarlo, o che tipo di cannone utilizzare e così via; poi potrete darvi alla pirateria, anzi, dovrete darvi alla pirateria! Cal, infatti, sarà quasi subito costretto a intraprendere la carriera del pirata, seguendo così le orme di sua nonna, una famosa piratessa ormai defunta
CAMBIAMO LE CARTE
Questi gli eventi narrati dall'introduzione di Independence War 2: Edge of Chaos, seguito di quell'Independence War (I-War per gli amici) che riscosse tanto successo qualche anno fa, radunando attorno a se una folta schiera di appassionati. Independence War era uno Space-Sim che vi poneva nei panni di un comandante dei Commonwealth (beh, almeno nell'edizione originale del gioco) impegnato a svolgere le missioni affibbiategli dal quartier generale. In una spinta all'innovazione, i programmatori della Particle System hanno deciso di apportare alcuni significativi cambiamenti alla struttura di gioco di Edge of Chaos
Innanzitutto, non essendo militari, non avremo più missioni da svolgere, bensi obiettivi da raggiungere. Cosa comporta tutto ciò? In primis, non dovrete necessariamente tornare alla base tra il conseguimento di un obiettivo e l'altro, così come potrete tornarci più volte per rifornirvi di missili, a cambiare navetta o semplicemente a depositare il cargo raccolto. Cargo? Già, l'eliminazione delle missioni non é l'unico cambiamento. Independence War 2: Edge of Chaos si colloca infatti a metà strada tra il suo predecessore e quei grandi giochi che furono Elite e Privateer. Solo a metà strada però, perché comunque la presenza di obiettivi in qualche modo limita la libertà di azione del giocatore
Comunque vi sarà data la possibilità di commerciare con altre navi o stazioni spaziali, prendere possesso di altri mezzi, personalizzare la navetta decidendo per esempio che tipo di propulsore montare, dove montarlo, o che tipo di cannone utilizzare e così via; poi potrete darvi alla pirateria, anzi, dovrete darvi alla pirateria! Cal, infatti, sarà quasi subito costretto a intraprendere la carriera del pirata, seguendo così le orme di sua nonna, una famosa piratessa ormai defunta