Empire Earth
Viaggiando senza sosta attraverso il Vecchio Continente, Jon Alenson, Game Designer di Empire Earth, ha presentato alla stampa il suo ultimo e faticoso progetto, attualmente in fase di sviluppo e previsto in versione gold per il prossimo settembre. Nel corso della dimostrazione e nella successiva conferenza stampa molte sono state le informazioni rilasciate e i dubbi chiariti sull'atteso RTS apparso, nonostante alcuni piccoli dubbi, come uno dei titoli più interessanti per gli appassionati del genere
FIGLIO DI DUE DEI
Lo si é già accennato nell'occhiello: Empire Earth potrebbe definirsi il figlio diretto di Age of Empires e Civilization. A partire innanzitutto dalle origini di Rick Goodman, designer del primo Age of Empires, le similitudini tra questo ultimo titolo e i due giganti del passato sono davvero assai numerose e più volte, nel corso della presentazione, si ha avuto l'impressione di trovarsi di fronte ad un grande seguito piuttosto che a un gioco completamente nuovo. L'elemento che distingue maggiormente Empire Earth dai suoi predecessori non passa tuttavia inosservato e introduce, anzi, per la prima volta un nuovo concetto: l'evoluzione della razza umana. Riprendendo dunque l'obiettivo comune degli strategici sopracitati anche nel titolo Stainless Studios il giocatore veste i panni del "duce", amministrando le sorti di un popolo e accompagnandolo nel corso della sua millenaria esistenza dalla lontana Età della Pietra al futuro più fantascientifico, dominato dalle macchine e dalla nano-tecnica
Attraverso dodici diverse epoche storiche, riprodotte con dovizia di particolari, il giocatore deve cercare di raggiungere la supremazia sugli avversari, portando a compimento i diversi obiettivi stabiliti dalla modalità campagna. Sebbene la guerra sarà dunque il principale e più efficace sistema per proseguire la corsa verso il futuro, esistono metodi ben diversi per assurgere a ruolo di vincitore, raggiungendo, per portare un esempio, un determinato livello tecnologico o raccogliendo una certa quantità di risorse prima del nemico. Sebbene particolarmente diversi tra loro ciascuno degli obiettivi non escluderà tuttavia il ricorso alla forza e pertanto il numero di unità e tecnologie da sviluppare e sperimentare gioca un ruolo di fondamentale importanza
FIGLIO DI DUE DEI
Lo si é già accennato nell'occhiello: Empire Earth potrebbe definirsi il figlio diretto di Age of Empires e Civilization. A partire innanzitutto dalle origini di Rick Goodman, designer del primo Age of Empires, le similitudini tra questo ultimo titolo e i due giganti del passato sono davvero assai numerose e più volte, nel corso della presentazione, si ha avuto l'impressione di trovarsi di fronte ad un grande seguito piuttosto che a un gioco completamente nuovo. L'elemento che distingue maggiormente Empire Earth dai suoi predecessori non passa tuttavia inosservato e introduce, anzi, per la prima volta un nuovo concetto: l'evoluzione della razza umana. Riprendendo dunque l'obiettivo comune degli strategici sopracitati anche nel titolo Stainless Studios il giocatore veste i panni del "duce", amministrando le sorti di un popolo e accompagnandolo nel corso della sua millenaria esistenza dalla lontana Età della Pietra al futuro più fantascientifico, dominato dalle macchine e dalla nano-tecnica
Attraverso dodici diverse epoche storiche, riprodotte con dovizia di particolari, il giocatore deve cercare di raggiungere la supremazia sugli avversari, portando a compimento i diversi obiettivi stabiliti dalla modalità campagna. Sebbene la guerra sarà dunque il principale e più efficace sistema per proseguire la corsa verso il futuro, esistono metodi ben diversi per assurgere a ruolo di vincitore, raggiungendo, per portare un esempio, un determinato livello tecnologico o raccogliendo una certa quantità di risorse prima del nemico. Sebbene particolarmente diversi tra loro ciascuno degli obiettivi non escluderà tuttavia il ricorso alla forza e pertanto il numero di unità e tecnologie da sviluppare e sperimentare gioca un ruolo di fondamentale importanza