Empire Earth

Empire Earth
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I volti degli spettatori e i commenti in sottofondo la dicono lunga sull'effettiva qualità delle immagini apparse sul maxi-schermo e le foto tratte dal gioco a corredo di questo articolo dovrebbero rendere partecipe anche il lettore, sebbene non completamente, dell'ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori
Completamente tridimensionale, l'engine di Empire Earth vanta innanzitutto un alto livello di dettaglio visibile nella realizzazione degli scenari e delle unità, animate con grande cura e ricche di particolari. Il movimento goffo e lento degli uomini preistorici così come l'andatura fiera ed elegante dei cavalieri, sono aspetti chiaramente visibili nel corso della partita come ha più volte mostrato lo stesso Jon Alenson, soffermandosi nel corso della presentazione con lo zoom puntato sulle numerose unità. Aldilà dell'aspetto puramente estetico é comunque anche il gameplay a godere dell'apporto del 3D, fondamentale per dare profondità ai numerosi combattimenti tra unità diverse (aeree, terrestri e marittime). Dal punto di vista pratico tutto ciò si traduce in scenari molto realistici e vari sui quali le diverse unità possono muoversi più o meno abilmente. Monti e colline diventano così un prezioso alleato durante gli scontri e le profondità del mare permettono ai mezzi sottomarini di muoversi a insaputa del nemico, grazie a una inquadratura subacquea che dona agli scontri marittimi una nuova e entusiasmante prospettiva
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Anche da vicino il dettaglio delle unità è davvero notevole, specialmente in movimento

L'eccezionale risultato tecnico ottenuto nella realizzazione dell'engine sarebbe comunque ben poca cosa se non fosse accompagnato da un valido sistema di controllo, fondamentale in qualsiasi gioco e a dir poco indispensabile nel genere strategico. Da questo punto di vista la presentazione non é purtroppo riuscita a offrire grandi certezze, mancando la possibilità di impugnare direttamente il mouse e di provare personalmente il gioco. Stando alle parole e alla dimostrazione di Alenson pare tuttavia che la gestione delle numerose unità sul campo (pare si potrà arrivare ad un massimo di 800 unità) sia un'operazione piuttosto semplice e intuitiva, resa ancora più semplice oltre che dalla presenza del mouse, anche dalla possibilità di riunire le unità in gruppi e richiamarle successivamente mediante l'uso dei tasti
Empire Earth
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Empire Earth

L'impressione generale, come è stato già detto nel corso dell'anteprima, è quella di un gioco molto promettente, curato sotto ogni aspetto e caratterizzato da un eccezionale dettaglio grafico unito a una notevole profondità. Le numerose unità e tecnologie fanno pensare ad una longevità degna di nota del gioco in singolo mentre la presenza di un esauriente editor lascia ben sperare sulla possibilità di espandere ulteriormente la vita del gioco in multiplayer.
Purtroppo alcuni aspetti sono rimasti ancora celati, a causa dell'impossibilità di testare personalmente il gioco e per via di alcune domande a cui Rick Goodman ha risposto in modo evasivo. Si tratta comunque di un'anteprima e pertanto è chiaro che sarà necessario aspettare una versione beta del gioco prima di affrontare con chiarezza molti altri aspetti del prodotto, come la giocabilità e la curva di interesse. L'attesa dovrà durare in definitiva ancora qualche mese, per adesso la data di pubblicazione è fissata per il mese di settembre, periodo in cui vedrà la luce anche una versione dimostrativa per il pubblico.