Escape Dead Island
di
Roberto Vicario
Un titolo di nuova fattura e fisionomia approda in casa Deep Silver; stiamo parlando di Escape Dead Island, spin off della famosa serie che si pone l'obiettivo di rinfrescare gameplay e componente artistica, offrendo agli appassionati della saga un' avventura inedita.
Abbiamo avuto l'occasione di provarlo durante la gamescom di Colonia, ecco le nostre impressioni.
I fatti narrati si svolgono sei mesi dopo le sventure dell'arcipelago di Banoi. Cliff e i suoi amici stanno indagando sull'accaduto; questo é tutto ciò che abbiamo potuto carpire dal corposo hands-on di questo pomeriggio.
Armati di controller, e avviato il gioco siamo rimasti subito positivamente stupiti della qualità grafica e tecnica del titolo. Il cel shading che abbiamo trovato sullo schermo ha fatto un'ottima impressione, con una nota di merito che va sicuramente fatta alla realizzazione dei fluidi e delle acque tropicali, capaci di creare un effetto davvero suggestivo.
Sin dai primi attimi di gioco risulta chiara l'intenzione degli sviluppatori di scostarsi in maniera piuttosto decisa dai titoli che hanno resa famosa la serie e il passaggio da prima a terza persona ne é la prova più evidente.
Le scelte effettuate in materia di rinnovamento includono sicuramente il gameplay del tutto nuovo e ridisegnato in base alle nuove scelte stilistiche. Non dobbiamo sicuramente scordarci le scorribande sanguinolente che sono state alla base dei titoli della saga, ma vedremo affiancate ad esse nuove situazioni di gioco del tutte nuove per Dead Island, una su tutte l'uso di sezioni stealth.
L'impressione che abbiamo avuto, joypad alla mano, é che tutte queste componenti siano ben equilibrate e amalgamante, perfettamente in grado di portare il giocatore a sperimentare nuove soluzioni per superare le folte schiere di Zombie.
Interrogati sulle motivazioni riguardanti le scelte radicali eseguite, gli sviluppatori ci hanno spiegato che l'idea di creare qualcosa di nuovo nasce dalla volontà di inserire un “average guy” all'interno del folle mondo di Dead Island. Non hanno voluto puntare sul personaggio “Eroe” che sfida a suon di colpi di machete praterie di zombie, bensì su di un protagonista che possa risultare più umano e che abbia una storia da raccontare.
Quello del background narrativo é un altro elemento di scissione dai titoli della saga, dal momento che “ Escape Dead Island” vuole inserire alla base della propria avventura una storia da raccontare attraverso il suo protagonista, in maniera piuttosto lineare e piacevole.
Sempre stando alle parole degli sviluppatori potremmo definire il titolo come un survival mistery game all'interno del quale l'aspetto psicologico sarà una delle più grandi minacce per Cliff. Purtroppo in questo caso non abbiamo avuto molte informazioni a riguardo, ma sembra che la componente di “insanity” giocherà un ruolo fondamentale.
vimager1, 2, 3
La porzione del titolo che abbiamo testato é stata la parte iniziale di gioco, e questo non ci ha permesso di osservare Cliff alle prese con una vera e propria rappresaglia, bensì abbiamo potuto testare la nuova meccanica stealth.
Sopra le teste dei nemici troveremo infatti un punto esclamativo che andrà a colorarsi di rosso man mano che ci scopriremo, fino a raggiungere l'apice, in cui verremo attaccati. Mantenendo un basso profilo, anche grazie a piccoli stratagemmi, potremo cogliere alle spalle gli zombie ed atterrarli con un attacco furtivo.
Le nostre impressioni sul titolo sono positive, siamo stati infatti invogliati, sia dal comparto grafico che dalla varietà di gameplay, a dare il massimo per aiutare il protagonista a raggiungere la spiaggia in cerca dei propri amici.
Ci ha piacevolmente sorpreso inoltre l'ottimo effetto creato dal cel shading, che si é rivelata essere una mossa davvero azzeccata, in quanto dona freschezza anche a titoli destinati alla “Old Gen”.
Escape Dead Island ha quindi tutte le carte in regola per essere uno spin off degno di nota, che potrà fare scalpore tra gli appassionati della saga grazie alle nuove features introdotte.
Non abbiamo, ovviamente, notizie in termini di longevità ma ci auguriamo che la storia che avrà da raccontare Cliff sarà intensa e ricca di emozioni.
Una chicca rilasciataci sul finale del nostro incontro riguarda il finale del titolo: gli sviluppatori ci hanno infatti detto che hanno riscontrato reazioni differenti dai giocatori che hanno portato a termine l'avventura; da una parte infatti l'aspetto psicologico lascerà aperte alcune “porte” ed ipotesi una volta concluso il titolo, dall'altra però ci é stato assicurato che il gioco soddisferà tutte le domande che sorgeranno al giocatore durante la propria esperienza videoludica.
Non ci resta quindi che attendere l'autunno per visitare l'arcipelago di Banoi, e scoprire se questo spin off, in esclusiva Xbox360 Playstation3 e pc, sarà all'altezza degli altri titoli della saga.
Abbiamo avuto l'occasione di provarlo durante la gamescom di Colonia, ecco le nostre impressioni.
Zombie a fumetti
I fatti narrati si svolgono sei mesi dopo le sventure dell'arcipelago di Banoi. Cliff e i suoi amici stanno indagando sull'accaduto; questo é tutto ciò che abbiamo potuto carpire dal corposo hands-on di questo pomeriggio.
Armati di controller, e avviato il gioco siamo rimasti subito positivamente stupiti della qualità grafica e tecnica del titolo. Il cel shading che abbiamo trovato sullo schermo ha fatto un'ottima impressione, con una nota di merito che va sicuramente fatta alla realizzazione dei fluidi e delle acque tropicali, capaci di creare un effetto davvero suggestivo.
Sin dai primi attimi di gioco risulta chiara l'intenzione degli sviluppatori di scostarsi in maniera piuttosto decisa dai titoli che hanno resa famosa la serie e il passaggio da prima a terza persona ne é la prova più evidente.
Le scelte effettuate in materia di rinnovamento includono sicuramente il gameplay del tutto nuovo e ridisegnato in base alle nuove scelte stilistiche. Non dobbiamo sicuramente scordarci le scorribande sanguinolente che sono state alla base dei titoli della saga, ma vedremo affiancate ad esse nuove situazioni di gioco del tutte nuove per Dead Island, una su tutte l'uso di sezioni stealth.
L'impressione che abbiamo avuto, joypad alla mano, é che tutte queste componenti siano ben equilibrate e amalgamante, perfettamente in grado di portare il giocatore a sperimentare nuove soluzioni per superare le folte schiere di Zombie.
Interrogati sulle motivazioni riguardanti le scelte radicali eseguite, gli sviluppatori ci hanno spiegato che l'idea di creare qualcosa di nuovo nasce dalla volontà di inserire un “average guy” all'interno del folle mondo di Dead Island. Non hanno voluto puntare sul personaggio “Eroe” che sfida a suon di colpi di machete praterie di zombie, bensì su di un protagonista che possa risultare più umano e che abbia una storia da raccontare.
Quello del background narrativo é un altro elemento di scissione dai titoli della saga, dal momento che “ Escape Dead Island” vuole inserire alla base della propria avventura una storia da raccontare attraverso il suo protagonista, in maniera piuttosto lineare e piacevole.
Sempre stando alle parole degli sviluppatori potremmo definire il titolo come un survival mistery game all'interno del quale l'aspetto psicologico sarà una delle più grandi minacce per Cliff. Purtroppo in questo caso non abbiamo avuto molte informazioni a riguardo, ma sembra che la componente di “insanity” giocherà un ruolo fondamentale.
vimager1, 2, 3
La porzione del titolo che abbiamo testato é stata la parte iniziale di gioco, e questo non ci ha permesso di osservare Cliff alle prese con una vera e propria rappresaglia, bensì abbiamo potuto testare la nuova meccanica stealth.
Sopra le teste dei nemici troveremo infatti un punto esclamativo che andrà a colorarsi di rosso man mano che ci scopriremo, fino a raggiungere l'apice, in cui verremo attaccati. Mantenendo un basso profilo, anche grazie a piccoli stratagemmi, potremo cogliere alle spalle gli zombie ed atterrarli con un attacco furtivo.
Le nostre impressioni sul titolo sono positive, siamo stati infatti invogliati, sia dal comparto grafico che dalla varietà di gameplay, a dare il massimo per aiutare il protagonista a raggiungere la spiaggia in cerca dei propri amici.
Ci ha piacevolmente sorpreso inoltre l'ottimo effetto creato dal cel shading, che si é rivelata essere una mossa davvero azzeccata, in quanto dona freschezza anche a titoli destinati alla “Old Gen”.
Escape Dead Island ha quindi tutte le carte in regola per essere uno spin off degno di nota, che potrà fare scalpore tra gli appassionati della saga grazie alle nuove features introdotte.
Non abbiamo, ovviamente, notizie in termini di longevità ma ci auguriamo che la storia che avrà da raccontare Cliff sarà intensa e ricca di emozioni.
Una chicca rilasciataci sul finale del nostro incontro riguarda il finale del titolo: gli sviluppatori ci hanno infatti detto che hanno riscontrato reazioni differenti dai giocatori che hanno portato a termine l'avventura; da una parte infatti l'aspetto psicologico lascerà aperte alcune “porte” ed ipotesi una volta concluso il titolo, dall'altra però ci é stato assicurato che il gioco soddisferà tutte le domande che sorgeranno al giocatore durante la propria esperienza videoludica.
Non ci resta quindi che attendere l'autunno per visitare l'arcipelago di Banoi, e scoprire se questo spin off, in esclusiva Xbox360 Playstation3 e pc, sarà all'altezza degli altri titoli della saga.
Escape Dead Island
Escape Dead Island
Supportati dalle parole degli sviluppatori riponiamo molta fiducia in questo spin off e nella storia che ha da raccontare, l'hands on ci ha regalato delle ottime sensazioni; attendiamo ora, nella speranza che le loro parole si confermino nei fatti, di ricevere un titolo all'altezza delle aspettative.