Eternal Darkness

Da segnalare anche il sistema di combattimenti che permette di puntare una zona particolare del nemico che ci trova di fronte, colpendo ed eliminando solo quell'unica zona. Può quindi essere possibile operare da veri becchini o chirurghi nei confronti di uno zombie che barcolla verso di noi: prima la gamba destra, poi la testa e infine il braccio sinistro
TECNICA AL CUBO?
Eternal Darkness dal punto di vista tecnico non riesce a mantenere sempre i livelli che sarebbe più che lecito attendersi da un GameCube, principalmente per il semplice fatto che si tratta comunque di un porting da un'originale versione pensata appositamente per una macchina molto più limitata del GameCube. Allo stato attuale delle cose Eternal Darkness si trova al 55% della lavorazione ed é in grado di offrire alcuni passaggi assolutamente strepitosi, con illuminazioni e texture di rara finezza, così come effetti di nebbia volumetrica o di luci e ombre in tempo reale da leccarsi i baffi, quanto di meglio visto in questo genere di giochi. Peccato che in altri momenti invece il tutto diventi pacchiano e piuttosto rozzo dal punto di vista poligonale. Ovviamente il tutto migliorerà sensibilmente con il procedere della conversione e rielaborazione totale del gioco

Parlando di poligoni, segnaliamo i 55.000 poligoni con cui saranno realizzati i vari personaggi. A proposito dei personaggi va sottolineato come dei tre ci abbia colpito molto favorevolmente la giovane donna, meno invece sia le ambientazioni che i due restanti personaggi in senso generale
Eternal Darkness può comunque davvero ambire a essere uno dei titoli di punta del GameCube, dotato com'é di un concept di gioco interessante ed estremamente solido, riempito di bivi e diverse situazioni tutte da affrontare e vivere (o meglio, sopravvivere) per ben 60 ore.