Evil Dead: Hail To The King
Quella di Evil Dead é una delle saghe horror più note e amate dagli appassionati del genere. Splatter, cupa, divertente e abbastanza imprevedibile. L'ideale, dunque, per basarci sopra un videogame. THQ ha fiutato l'affare e ha comprato in toto i diritti della serie, compresa l'immagine stessa di Bruce Campbell (interprete protagonista, attualmente reduce dalle riprese delle ultime serie di Hercules e Xena, in cui ha interpretato la parte dell'irresistibile ladro Autorico), che sta collaborando di persona allo sviluppo dei giochi. L'idea di base é quella di realizzare un videogame con uno schema di gioco analogo a quello di Resident Evil: raccontare cioé tutta la vicenda di Evil Dead attraverso un motore grafico che muoverà personaggi tridimensionali in ambienti pre-renderizzati. Una tecnologia che oggi può apparire obsoleta (specie per i moderni PC e per il Dreamcast, e addirittura per la vecchia PSX, che ha dimostrato con Dino Crisis di essere capace di muovere con disinvoltura motori grafici ben più complessi), ma che pare ancora la preferita per questo genere di giochi. La trama riprende pari pari quella dei film, anche se non é ancora chiaro se nel gioco THQ prenderà in considerazione anche gli eventi de "L'armata delle tenebre", oppure si "limiterà" a basarsi sulla storia dei primi due episodi, lasciando il rimanente materiale per i prossimi videogiochi. E' infatti intenzione di THQ sfruttare la licenza per la creazione di più di un gioco di Evil Dead, per cui é plausibile vedere aspettarsi titoli che porteranno allo sviluppo della vicenda, inserendo anche avvenimenti addirittura posteriori e anteriori a tutta la serie di accadimenti dei film: le possibilità sono quasi illimitate
La cosa certa é che Hail To The King partirà dagli eventi del primo film: Ashley J. Williams, per gli amici "Ash", un giovane commesso di una catena di supermercati, affitta con la fidanzata e un paio di amici una piccola casa nel bosco, con l'intenzione di trascorrervi il fine settimana. Purtroppo la casa (poco più di un decadente capanno in legno) é stata teatro, negli anni precedenti, di orribili accadimenti, che portarono all'evocazione di terribili e antiche forze demoniache. Alla base del "fattaccio" c'é un libro, ben noto ai cultori di paranormale e horror: il Necronomicon. Un archeologo infatti rinvenne il libro durante alcuni suoi scavi in Inghilterra, negli anni quaranta, e lo portò con se nella casetta per studiarlo assieme alla moglie. Ed é proprio dal ritrovamento del libro e di un registratore da parte dei ragazzi che prende inizio la vicenda. Evito appositamente di proseguire con la narrazione della trama, poiché rivelerei importanti accadimenti della storia che fungono da colpo di scena: meglio passare invece ad analizzare il gioco vero e proprio. Innanzitutto é necessario informare che le tre differenti versioni del gioco saranno basilarmente identiche nella struttura e nella trama, e differiranno ovviamente solo per quanto riguarda l'aspetto grafico. I giocatori prendono il controllo di Ash, che inizia la sua macabra avventura proprio nella casa maledetta. Chiunque abbia giocato a Resident Evil non avrà alcun problema a controllare Ash, poiché il sistema di movimenti é analogo. Si potrà camminare, correre, puntare le armi e colpire. Le differenze basilari sono strettamente legate ad esigenze di trama e ambientazione: in Evil Dead le armi da fuoco sono rare e i loro colpi non saranno certo abbondanti come in Resident Evil (in cui, non molto verosimilmente, li si trovava anche in frigorifero e nei bidoni della spazzatura...). Per la maggior parte del tempo Ash brandirà delle armi corpo-a-corpo, come bastoni e asce. Se in Resident Evil il nemico più comune era rappresentato dagli Zombie, in Evil Dead la "specie" che ci darà più da fare sarà quella degli "Undeadlities", cioé dei corpi posseduti dalle oscure forze maligne. Ho appositamente evitato di scrivere "corpi umani" poiché le malvagie e iraconde forze dell'oscurità sanno fare di necessità virtù, e si adattano a possedere un po' di tutto, dagli uomini agli animali di ogni tipo, arrivando addirittura a piante ed alberi (e non disdegnando lo stesso Ash, in verità...). Le regole per eliminare uno di questi mostri sono ben descritte negli appunti del dottore, che spiega molto chiaramente con una puntina di angoscia: "per ucciderli é necessario renderli inoffensivi e quindi smembrarli. Così dovetti fare anche con mia moglie". Dunque, durante i combattimenti sarà necessario utilizzare appositi attacchi per smembrare i nemici. Una sorta di colpo di grazia, esattamente come avveniva in Soul Reaver per eliminare i vampiri, che però vi costringerà a non pochi sforzi nel caso siate attaccati da più di un mostro contemporaneamente. Perciò sarà necessario abbandonare molti degli schemi di gioco a cui Resident Evil e soci ci hanno abituato, e tirar fuori nuove strategie per sopravvivere
La cosa certa é che Hail To The King partirà dagli eventi del primo film: Ashley J. Williams, per gli amici "Ash", un giovane commesso di una catena di supermercati, affitta con la fidanzata e un paio di amici una piccola casa nel bosco, con l'intenzione di trascorrervi il fine settimana. Purtroppo la casa (poco più di un decadente capanno in legno) é stata teatro, negli anni precedenti, di orribili accadimenti, che portarono all'evocazione di terribili e antiche forze demoniache. Alla base del "fattaccio" c'é un libro, ben noto ai cultori di paranormale e horror: il Necronomicon. Un archeologo infatti rinvenne il libro durante alcuni suoi scavi in Inghilterra, negli anni quaranta, e lo portò con se nella casetta per studiarlo assieme alla moglie. Ed é proprio dal ritrovamento del libro e di un registratore da parte dei ragazzi che prende inizio la vicenda. Evito appositamente di proseguire con la narrazione della trama, poiché rivelerei importanti accadimenti della storia che fungono da colpo di scena: meglio passare invece ad analizzare il gioco vero e proprio. Innanzitutto é necessario informare che le tre differenti versioni del gioco saranno basilarmente identiche nella struttura e nella trama, e differiranno ovviamente solo per quanto riguarda l'aspetto grafico. I giocatori prendono il controllo di Ash, che inizia la sua macabra avventura proprio nella casa maledetta. Chiunque abbia giocato a Resident Evil non avrà alcun problema a controllare Ash, poiché il sistema di movimenti é analogo. Si potrà camminare, correre, puntare le armi e colpire. Le differenze basilari sono strettamente legate ad esigenze di trama e ambientazione: in Evil Dead le armi da fuoco sono rare e i loro colpi non saranno certo abbondanti come in Resident Evil (in cui, non molto verosimilmente, li si trovava anche in frigorifero e nei bidoni della spazzatura...). Per la maggior parte del tempo Ash brandirà delle armi corpo-a-corpo, come bastoni e asce. Se in Resident Evil il nemico più comune era rappresentato dagli Zombie, in Evil Dead la "specie" che ci darà più da fare sarà quella degli "Undeadlities", cioé dei corpi posseduti dalle oscure forze maligne. Ho appositamente evitato di scrivere "corpi umani" poiché le malvagie e iraconde forze dell'oscurità sanno fare di necessità virtù, e si adattano a possedere un po' di tutto, dagli uomini agli animali di ogni tipo, arrivando addirittura a piante ed alberi (e non disdegnando lo stesso Ash, in verità...). Le regole per eliminare uno di questi mostri sono ben descritte negli appunti del dottore, che spiega molto chiaramente con una puntina di angoscia: "per ucciderli é necessario renderli inoffensivi e quindi smembrarli. Così dovetti fare anche con mia moglie". Dunque, durante i combattimenti sarà necessario utilizzare appositi attacchi per smembrare i nemici. Una sorta di colpo di grazia, esattamente come avveniva in Soul Reaver per eliminare i vampiri, che però vi costringerà a non pochi sforzi nel caso siate attaccati da più di un mostro contemporaneamente. Perciò sarà necessario abbandonare molti degli schemi di gioco a cui Resident Evil e soci ci hanno abituato, e tirar fuori nuove strategie per sopravvivere