Evolve

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Vecchie Tartarughe si evolvono...

Evolve, come alcuni di voi sapranno, é il volto che si celava dietro la chiacchieratissima sorpresa di Febbraio di Game Informer. Questo titolo pesantemente votato al multiplayer é spuntato fuori praticamente dal nulla e, effettivamente, di vera e propria "sorpresa" si é trattato. Quello dei Turtle Rock Studios - sviluppatori dietro questo ambizioso progetto - non é forse un nome conosciutissimo nel mondo videoludico, ma di certo ognuno di voi avrà sentito parlare almeno una volta di Counter Strike o di Left 4 Dead. Entrambi sono stati dei fenomeni che, soprattutto nel mercato PC, sono riusciti a tenere incollati agli schermi i giocatori di tutto il mondo per anni e anni. Su questo, assolutamente, non si discute. Quella di Turtle Rock, però, é stata un'esistenza travagliata, con problemi - spesso anche gravi - che hanno costretto il team a rimbalzare da un publisher all'altro, in ogni parte del globo. Evolve é un po' l'incarnazione del loro desiderio di tornare sul mercato mondiale con un'idea interessante, fresca e di primissima qualità. Grazie ai nostri colleghi d'oltreoceano, siamo riusciti a mettere le mani su una vagonata di informazioni che oggi vi porgeremo in esclusiva. L'evoluzione della specie inizia ora.

Avete presente il detto "rinascere dalle proprie ceneri"? esattamente quello che é successo a Turtle Rock, software-house che più di una volta si é ritrovata in crisi, ma che ora sembra più in carreggiata che mai. Con sede a Lake Forest, California, Turtle Rock é al lavoro su Evolve da circa tre anni; periodo in cui il team, da un numero piuttosto contenuto, é cresciuto fino alla cifra di 75 dipendenti. Creato da Mike Booth nel 2002, il gruppo si é lanciato sul mercato dopo aver aiutato Valve con i lavori di Counter Strike. Valve rimase così impressionata dal lavoro svolto che Turtle Rock finì per diventare sviluppatore ufficiale della serie. Cominciarono così i lavori sul pluri-rimandato Counter Strike: Condition Zero. In cerca di aiuto, Booth si rivolse a due suoi ex-colleghi, Robb e Ashton, che subito si unirono a lui. La partnership con Valve continuò per un altro paio d'anni. Intanto, la casa di Half-Life aveva fatto Jackpot. I ragazzi di Turtle Rock erano bravi e fantasiosi, tant'é vero che Valve stessa consigliò loro a più riprese di lanciarsi in una saga completamente nuova e proprietaria.

"Valve era veramente felice del nostro lavoro", ci ha raccontato Robb. "Dopo un po', eravamo diventati come dei custodi, per la saga di Counter Strike. La cosa bella é che Valve ci consigliava spesso di provare qualcosa di personale, che fosse completamente nostro".

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Da qui, Turtle Rock si lanciò nella complessa fase di brain-storming che portò poi alla nascita di Left 4 Dead. L'idea, per la cronaca, venne direttamente da Counter Strike e dalle partite create dagli utenti. Al tempo, infatti, sembrava spopolare questa modalità personalizzata in cui i giocatori si lanciavano da soli contro decine di nemici armati di coltello. Robb e Ashton partirono da qui, decidendo poi di donare al tutto un tocco maggiormente horror, trasformandolo in una sorta di film di Romero. Correva l'anno 2006, quando Valve accettò di finanziare il progetto. Dopo l'uscita (e il successo) di Left 4 Dead, Turtle Rock venne ufficialmente acquisita dalla casa di Newell, diventando di fatto "Valve South". Da lì in poi, però, cominciarono i problemi. Logisticamente, Turtle Rock e Valve distavano un migliaio di chilometri l'uno dall'altra, e mettersi d'accordo quotidianamente sui lavori da svolgere non era per niente facile. Valve, per facilitare le cose, decise quindi di far trasferire il team nei loro studi di Seattle. Molti componenti del gruppo, però, non sembravano propensi ad abbandonare la California, e la software house finì così per dividersi.

La faccenda costrinse Booth - il fondatore originale - ad abbandonare i suoi amici e a continuare a lavorare per Valve. Robb e Ashton, invece, restarono in California, mantenendo al contempo il vecchio nome. Abbandonare l'ala protettrice di Valve era un rischio grandissimo, il duo lo sapeva bene, ma per chi se lo chiedesse... non si sono mai pentiti della loro scelta.

"Turtle Rock é stato il luogo di lavoro più professionale in cui mi sia mai ritrovato", ci spiega Ahston. "Quindi, per Robb e me, era importante preservare questa piccola realtà più di ogni altra cosa. Abbandonare Valve significava andare incontro ad un futuro nebuloso. Eravamo terrorizzati. L'intero processo di ricreare i vecchi Turtle Rock é stato un vero e proprio incubo. Quando crei una compagnia, devi badare anche a degli impiegati. Tutto d'un tratto, ti trovi a lavorare non solo per il tuo sostentamento, ma anche per quello di tutti i tuoi dipendenti. Un solo errore e avremmo spedito nell'oblio decine di persone".

I vecchi Turtle Rock finirono poi a sviluppare i DLC di Left 4 Dead mentre il team che si era unito a Valve, internamente, iniziò i lavori per il seguito. Con il passare degli anni, lo studio era diventato solo l'ombra di quello che era in passato, finendo ad occuparsi solo di progetti minori e missioni extra per i giochi creati da altri. I due fondatori rimanenti decisero quindi di tagliare definitivamente i legami con Valve e di tornare a cavalcare l'onda.
"Ad un certo punto, avevamo capito che se Turtle Rock sarebbe dovuta continuare a vivere, doveva tornare a fare qualcosa di grosso", ha infatti detto Ashton. Con Valve ormai completamente concentrata su Steam, Turtle Rock partì alla ricerca di un nuovo publisher che credesse in loro.

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Evolve ha già tutte le carte in regola per essere un successo, e ci é stata mostrata solo la punta dell'iceberg. Gli sviluppatori hanno già specificato come quanto mostrato sia solo una delle tante facce della loro epopea, e questo non fa altro che aggiungere succoso hype al già alimentatissimo braciere della nuova generazione. Il titolo é divertente, vario e tattico al punto giusto, e l'idea di poter impersonare una Bestia dai poteri pressocché illimitati ci attrae come poco altro. Già da ora, ci siamo trovati di fronte ad un titolo oggettivamente fresco ed apparentemente equilibrato, quindi non resta che incrociare le dita e sperare che le tante idee vengano accompagnate dal giusto numero di contenuti, così da non diventare stagnanti col tempo. Ma, del resto, stiamo parlando di una certezza come Turtle Rock, una "piccola" realtà che - dopo i tanti incubi burocratici - é più intenzionata che mai a non fallire. Se i loro precedenti sono da tenere in conto, basta fare una semplice addizione e capirete presto perché siamo così eccitati.

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