F1 2016

di Roberto Vicario
Dopo l'ultimo week end di gara in quel di Hockenheim (Germania) la Formula 1 si prende tre settimane di meritato riposo in attesa dello sprint finale - con ancora 9 Gran Premi da correre - che servirà per decretare il campione del mondo tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg.

Noi videogiocatori non ci facciamo invece intimorire dall'estate e siamo finalmente pronti a mettere le mani su F1 2016, videogioco ufficiale del circus capitanato da Bernie Ecclestone, e che ancora una volta é stato sviluppato da Codemasters.

Siamo stati negli uffici milanesi del distributore italiano per testare una versione preliminare del titolo, e soprattutto, provare a fare qualche giro con un volante Thrustmaster Ferrari F1 Wheel e una postazione di guida RSEAT sempre della Thrustmaster. Insomma, una postazione davvero di livello. Avremo fatto meglio di quanto stanno facendo Kimi e Sebastian ultimamente sulla Ferrari? scopritelo voi stessi!



Finalmente arriva la carriera!



La prova di F1 2016 ci ha dato modo, per circa un'ora, di bazzicare all'interno di alcune delle modalità che andranno a riempire l'offerta finale del gioco. Specifichiamo subito che, trattandosi di un preview build, molti elementi erano ancora incompleti e soprattutto mancavano totalmente alcune modalità, come ad esempio tutta la componente online.

Detto questo, e dopo aver preso confidenza con il volante e la postazione di guida cimentandoci in una gara veloce sul circuito di Monza, abbiamo deciso di fiondarci immediatamente in quella che é la grande novità di quest'anno: la carriera.

Dopo diversi anni, le richieste della community sono state finalmente accolte e, oltre alla carriera classica che ci permetterà di vestire i panni di uno dei piloti del circus, potremo finalmente creare il nostro alter ego ed immergerci nel grande sogno di diventare campioni del mondo di Formula Uno.

Le prime fasi saranno dedicate al setting e alla personalizzazione. Dovremo scegliere se impostare le gare su un week end lungo (partecipare a tutte le sessioni a partire dalle libere), quello corto (meno impegni e durata della gara stessa più breve) oppure personalizzare il tutto a nostro piacere. Fatta questa scelta importante dovremo anche scegliere il grado di difficoltà tra tre (facile, medio o difficile) questa scelta andrà ad influire invece sull'aggressività dei piloti e sulla rigidità del team per cui correremo.



Dopo questi step fondamentali entreremo finalmente nella personalizzazione del pilota; oltre a una serie di visi pre impostati (non c'é la possibilità di fare grosse modifiche purtroppo), potremo scegliere il nostro casco, il numero da mettere sulla macchina, il soprannome e la nazionalità. A questa scelte estetiche verrà affiancata una decisione nettamente più importante: la scuderia per cui correre. All'inizio non saranno tutte presenti, anche se abbiamo notato sin da subito la presenza di qualche top team. In base alla scelta fatta avremo differenti richieste da parte della scuderia stessa; inoltre entrando in un team composto da due piloti, saremo noi a scegliere il compagno tra quelli che realmente corrono all'interno della squadra.

Fatto questo, entreremo nel vivo dell'azione. Durante la nostra prova abbiamo notato molti elementi di contorno che bene hanno reso l'esperienza di essere un pilota. Avremo il nostro motorhome che fungerà da hub di gestione. Qui potremo incontrare manager, meccanici e altri piloti, oltre a poter controllare la posta elettronica e molti degli elementi gestionali che compongono questa modalità.

Il team di sviluppo non si é infatti limitato a inserire la crescita del pilota di gara in gara, ma gli ha affiancato tutta una serie di elementi più gestionali che terranno il giocatore impegnato nell'arco di tutta la stagione. Durante il week end di gara, ad esempio, se riusciremo a soddisfare le più disparate richieste del team, potremo guadagnare dei punti sviluppo che ci serviranno per potenziare alcuni degli elementi del nostro mezzo. Inoltre potremo sviluppare rivalità con altri piloti che - immaginiamo - si rifletteranno in pista nel corso della stagione, e infine dovremo tenere sempre sotto controllo l'umore del team nei nostri confronti, cercando di chiudere le gare con l'obiettivo minimo, ed evitando così di far crollare la fiducia nei nostri confronti.

Nonostante la fugace prova, dobbiamo ammettere che la modalità carriera di F1 2016 ci ha intrigato e siamo davvero vogliosi di dedicargli molto più tempo una volta che avremo tra le mani la versione definitiva del gioco.



Una guida pulita ma aggressiva



Un'ora in compagnia di F1 2016 ci ha anche permesso di poter testare il sistema di guida messo a punto dal team di sviluppo. Ancora una volta gli sviluppatori inglesi si sono prodigati nell'offrire un'esperienza estremamente stratifica, con una serie di filtri e opzioni che andranno a rendere più o meno permissivo lo stile di guida.

Provato al massimo livello di simulazione (e supportati dalla postazione di guida) dobbiamo ammettere che il feeling che ci ha restituito la monoposto é stato piuttosto soddisfacente. Tenere in pista la macchina é impegnativo e imparare a dosare gas e freno é quantomai fondamentale, senza contare tutte le varianti che abbiamo imparato ormai a conoscere come ad esempio l'uso del DRS. Anche a livelli meno simulativi dobbiamo ammettere che il titolo ci ha lasciato ottime impressioni andando sostanzialmente a migliorare quanto già di buono era stato visto lo scorso anno. Ovviamente prima di sbilanciarci in maniera definitiva dovremo aspettare di giocare la versione definitiva del titolo e completare più giri possibili su pista.

Dove invece possiamo già dire di ritenerci soddisfatti é nell'ottimo sfruttamento che il team ha fatto della licenza ufficiale della F1. Grazie alle cut scene e a tutta una serie di filmati, i protagonisti principali che siamo abituati a vedere in televisione, li ritroveremo anche all'interno del gioco. I piloti ufficiali con i loro volti, gran parte dei team principal, livree, caschi e tute. A questo poi si aggiungono tutti quegli elementi di “regolamento” che ogni anno modificano le condizioni di gara, come ad esempio la nuova modalità di partenza o la VSC.

Qualche piccola riserva invece l'abbiamo matura sul comparto visivo del titolo. Sebbene rimanga un titolo estremamente curato e nel complesso godibile, soprattutto per quel che riguarda la realizzazione dei circuiti (compresi quelli inseriti quest'anno nel calendario), la realizzazione delle monoposto e soprattutto delle cut scene non ci é sembrata all'altezza di altri titoli di genere. Anche in questo caso però, si tratta unicamente di sensazioni, e solo una prova più esaustiva ci dirà se queste sensazioni saranno confermate o smentite.