F1 Racing Championship
di
Redazione
Cercando di venir fuori dalla giungla di opzioni minori, relative ai controlli, gara singola, campionato, pratica e voci che ormai si conoscono a memoria, spicca, tra le altre, una promettente modalità "Scuola Guida". Purtroppo, in barba alle più disparate fantasie ispirate alle varie classi di patente proposte da GT, altro non si tratta che di correre in pista con una serie di frecce di imbarazzante dimensione, che suggeriscono il miglior momento per affondare l'acceleratore o per frenare, ma lo fanno in maniera poco chiara e, a volte, errata. Meglio affidarsi alla propria sensibilità da pilota
Il cuore del gioco consiste però nella simulazione, e il perseguimento di un obiettivo tanto ambizioso può contare sulla disponibilità di una gran quantità di opzioni, a partire dalle più frivole per arrivare a quelle più importanti: l'impostazione dei giri da percorrere, attivazione delle penalità, del danno e dell'aiuto frenata, tutte possibilità che, in teoria, assicurano una gran dose di aderenza alle reali condizioni di guida. Tuttavia il settore delle opzioni non é mai stato il vero problema tra gli aspiranti simulatori: ogni precedente tentativo poteva infatti contare su una gran quantità di soluzioni tali da garantire il massimo del realismo. Il problema, invece, é sempre stata l'effettiva applicazione di quanto promesso sul campo di gioco
Prima di scendere in pista occorrerà comunque completare la configurazione della macchina attraverso la regolazione dei classici parametri: quantità di carburante nel serbatoio, settaggio dei rapporti delle marce, altezza della scocca, efficienza dei freni e dello sterzo, e ancora gomme, sospensioni, alettoni e relativo livello di angolazione
Molto spesso un eccessivo parco di opzioni ha avuto l'effetto di spaventare il giocatore occasionale, che si perdeva nel comprendere l'effetto di ogni mutamento meccanico. D'altra parte un'eccessiva semplificazione porterebbe a scontentare gli amanti dei motori, che sono soliti smanettare come se la console fosse davvero un garage di elaborazione. Questo "conflitto di interessi" é stato risolto in maniera tanto semplice quanto geniale, attraverso l'introduzione di quattro barre luminose, sempre visibili, che indicano velocità, stabilità, aderenza e frenata, e che cambiano la loro lunghezza in relazione alle modifiche apportate
Il cuore del gioco consiste però nella simulazione, e il perseguimento di un obiettivo tanto ambizioso può contare sulla disponibilità di una gran quantità di opzioni, a partire dalle più frivole per arrivare a quelle più importanti: l'impostazione dei giri da percorrere, attivazione delle penalità, del danno e dell'aiuto frenata, tutte possibilità che, in teoria, assicurano una gran dose di aderenza alle reali condizioni di guida. Tuttavia il settore delle opzioni non é mai stato il vero problema tra gli aspiranti simulatori: ogni precedente tentativo poteva infatti contare su una gran quantità di soluzioni tali da garantire il massimo del realismo. Il problema, invece, é sempre stata l'effettiva applicazione di quanto promesso sul campo di gioco
Prima di scendere in pista occorrerà comunque completare la configurazione della macchina attraverso la regolazione dei classici parametri: quantità di carburante nel serbatoio, settaggio dei rapporti delle marce, altezza della scocca, efficienza dei freni e dello sterzo, e ancora gomme, sospensioni, alettoni e relativo livello di angolazione
Molto spesso un eccessivo parco di opzioni ha avuto l'effetto di spaventare il giocatore occasionale, che si perdeva nel comprendere l'effetto di ogni mutamento meccanico. D'altra parte un'eccessiva semplificazione porterebbe a scontentare gli amanti dei motori, che sono soliti smanettare come se la console fosse davvero un garage di elaborazione. Questo "conflitto di interessi" é stato risolto in maniera tanto semplice quanto geniale, attraverso l'introduzione di quattro barre luminose, sempre visibili, che indicano velocità, stabilità, aderenza e frenata, e che cambiano la loro lunghezza in relazione alle modifiche apportate