F1 World Grand Prix
di
Redazione
Se la nuova stagione della Formula 1 ha appena aperto i battenti, i circuiti virtuali dell'intrattenimento elettronico sono ancora in fase di prove libere: sulla griglia di partenza tre scuderie sono pronte a lanciare i propri bolidi fino all'ultimo giro di pista. Electronic Arts, Microprose e Eidos possono contare su esclusivi punti di forza tali da caratterizzare in maniera inequivocabile i propri prodotti: i piloti virtuali di tutto il mondo aspettano con impazienza di poter provarli tutti e scegliere la "vettura" che ritengono migliore. L'esperienza di Crammond, la licenza e la freschezza di EA e l'originalità di Eidos sono i cavalli di battaglia delle softco che si apprestano a dare inizio ad una delle stagioni più combattute che si ricordi. Il punto di riferimento, il nemico da battere rimane comunque, dopo anni dall'uscita, GP2: opera suprema dello stesso Crammond
Il titolo più originale del triplice confronto é sicuramente F1 WGP, il nuovo gioiellino Eidos. Seguito ufficiale del mezzo fiasco Official F1 Racing, la proposta della casa di Lara rivendica, nei confronti del vetusto GP2, una superiorità grafica e tecnica legittimata dalle nuove tecnologie a disposizione, e non solo. La cosmesi dipinta dai programmatori Eidos non può che prendere le distanze anche dai futuri concorrenti, in virtù di un approccio tutt'altro che canonico, tutt'altro che fotorealistico. In effetti, andando decisamente controcorrente, non é l'aderenza alla realtà il parametro preso in considerazione nella realizzazione del motore grafico, preferendo invece un approccio più "morbido"
Senza fraintendimenti, é necessario assicurare sulla qualità del lavoro fino ad ora sviluppato: le texture possono contare su un'altissima definizione, ma le scelte cromatiche sono tali da rendere un effetto "plasticoso", esaltando la rotondità dei poligoni ed avvicinandosi incredibilmente al risultato ottenibile con l'utilizzo delle superfici curve. I modelli adottati per la rappresentazione delle vetture possono contare su un altissimo numero di poligoni, contribuendo a ottenere un rendering di rara complessità. Il risultato ottenuto é una cosmesi originale, accattivante ed estremamente godibile, rendendo il tutto amalgamato ed omogeneo: un sistema grafico che appare ideale per ottenere suggestivi particolari, le caratteristiche scanalature sulle gomme su tutte. Non mancano i classici tocchi di classe, macchie d'olio e segno dei pneumatici sulla pista e sui cordoli per citarne alcuni, oltre alle classiche scintille dei motori o l'effetto di riflessione del sole, ormai d'obbligo. Suscitano però alcune perplessità particolari che, all'attuale stato di cose, sono stati evidentemente considerati in secondo piano; nella fattispecie, le costruzioni che circondano la pista virtuale non convincono fino in fondo, mostrando una parziale superficialità che si estrinseca soprattutto in una inadeguata riproduzione del pubblico
Il titolo più originale del triplice confronto é sicuramente F1 WGP, il nuovo gioiellino Eidos. Seguito ufficiale del mezzo fiasco Official F1 Racing, la proposta della casa di Lara rivendica, nei confronti del vetusto GP2, una superiorità grafica e tecnica legittimata dalle nuove tecnologie a disposizione, e non solo. La cosmesi dipinta dai programmatori Eidos non può che prendere le distanze anche dai futuri concorrenti, in virtù di un approccio tutt'altro che canonico, tutt'altro che fotorealistico. In effetti, andando decisamente controcorrente, non é l'aderenza alla realtà il parametro preso in considerazione nella realizzazione del motore grafico, preferendo invece un approccio più "morbido"
Senza fraintendimenti, é necessario assicurare sulla qualità del lavoro fino ad ora sviluppato: le texture possono contare su un'altissima definizione, ma le scelte cromatiche sono tali da rendere un effetto "plasticoso", esaltando la rotondità dei poligoni ed avvicinandosi incredibilmente al risultato ottenibile con l'utilizzo delle superfici curve. I modelli adottati per la rappresentazione delle vetture possono contare su un altissimo numero di poligoni, contribuendo a ottenere un rendering di rara complessità. Il risultato ottenuto é una cosmesi originale, accattivante ed estremamente godibile, rendendo il tutto amalgamato ed omogeneo: un sistema grafico che appare ideale per ottenere suggestivi particolari, le caratteristiche scanalature sulle gomme su tutte. Non mancano i classici tocchi di classe, macchie d'olio e segno dei pneumatici sulla pista e sui cordoli per citarne alcuni, oltre alle classiche scintille dei motori o l'effetto di riflessione del sole, ormai d'obbligo. Suscitano però alcune perplessità particolari che, all'attuale stato di cose, sono stati evidentemente considerati in secondo piano; nella fattispecie, le costruzioni che circondano la pista virtuale non convincono fino in fondo, mostrando una parziale superficialità che si estrinseca soprattutto in una inadeguata riproduzione del pubblico