Fable Legends

di Simone Rampazzi
Dopo la conferenza Microsoft abbiamo avuto il piacere di provare una serie di giochi presentati in mostra e, tra i tanti, ci siamo imbattuti nello stand dedicato a Fable Legends, il titolo sviluppato dai ragazzi di Lionhead Studios.

La sessione live a cui abbiamo partecipato presentava solamente il comparto multigiocatore dell'opera, il quale vede diversi giocatori prendere parte alla partita non solo da due differenti barricate, ma anche da due distinte piattaforme, ovvero il PC e l'Xbox One. Questo espediente ci ha fatto particolarmente piacere, soprattutto perché abbiamo trovato conferma nelle parole spese dagli sviluppatori tempo addietro proprio su questo argomento.




Prima da un lato, poi dall'altro



Per prima cosa abbiamo deciso di giocare dalla parte dei buoni, interpretando per l'occasione l'unico personaggio tank puro disponibile, che ci ha permesso di entrare nel vivo dell'azione praticamente in prima fila, assicurandoci di prendere il grosso dei danni mentre i nostri compagni cercavano di finire i mostri da un'altra direzione. Questo guerriero ha la possibilità di incamerare una grossa quantità di colpi prima di essere abbattuto, ed una delle sue abilità più utili (ce ne sono tre disponibili per ogni membro della squadra) é quella di evocare tre diversi minion, da utilizzare a piacere per attaccare i suoi nemici od, addirittura, farli esplodere nel momento del bisogno facendo molti più danni.

E' stato interessante affrontare i diversi avversari disposti sapientemente dal villain di turno, mentre riuscivamo a constatare ondata dopo ondata che la mappa poteva risultare ingannevole, soprattutto nel momento in cui il nostro avversario ci attirava in una direzione, chiudendoci poi un cancello alle spalle per finirci con tutti i suoi minion più forti. Fortunatamente, vista la storia della grossa resistenza ai danni del nostro alter ego, siamo riusciti a rianimare qualche membro della squadra, resistendo fino all'ultima ondata vincendo la partita.



Ma il villain sembra un dungeon master?!



La parte divertente é giunta quando siamo passati dall'altra parte della barricata, momento in cui abbiamo lasciato la console Microsoft per passare al nostro fidato PC che, oltre a fare da server, ci ha permesso di impersonare l'unico cattivo della partita. Ma come può un unico elemento, da solo, tenere testa ad un'intera squadra? Il motivo é molto semplice.

In quanto villain, il nostro compito é in sostanza quello di seguire l'andamento della partita dall'alto, come se stessimo giocando un gioco con visuale isometrica dallo stampo più strategico, assolutamente diverso dalla sessione action in terza persona.


L'analogia con il dungeon master ci é sembrata più che calzante, visto che il nostro compito non si é fermato solamente a vincere la partita, ma anche sostanzialmente a far divertire i giocatori avversari gestendo l'andamento della sessione di gioco nel modo più originale possibile. Indubbiamente, per fare ciò, dovrete padroneggiare un po' il sistema di gestione della mappa e, allo stesso tempo, fare in modo che le vostre unità non vengano sconfitte.

Concludendo, al fine di evitare di essere troppo prolissi, il gioco ha sicuramente delle buone potenzialità, che devono comunque essere confermate da un test effettuato con una versione più completa, in grado magari di farci approfondire qualcosina anche dal lato delle fasi a singolo giocatore.