Fahrenheit
di
Alessandro 'Alenet' Cossu
FREDDO...TROPPO FREDDO!
In linea generale, possiamo ritenerci fortunati. Ci svegliamo al mattino, magari un po' imbronciati per le incombenze alle quali già sappiamo, dovremo assolvere e, in breve, siamo pronti ad affrontare la giornata con quel briciolo di aspettativa che, come in molti videogiochi, ci porta a voler conoscere "Cosa C'e' Dopo". Lo stesso non potrà dirlo, a Settembre (periodo non sicuro, ma più o meno accettabile), il protagonista della nuova fatica dei signori della Quantic Dream, lo smemorato Lucas Kane, in arte "Serial Killer da Possessione Occasionale". Allo stato attuale, i programmatori hanno preferito centellinare i dettagli inerenti alla trama che ruoterà attorno a Fahrenheit, ma la versione provata per voi in anteprima da Gamesurf è stata sufficiente per toccare con mano le enormi potenzialità e i difetti, nondimeno del titolo patrocinato da Atari. Il già citato Lucas Kane, si troverà, all'inizio del gioco, nella toilette di uno dei tanti bar della Grande Mela. Mentre è intento a lavarsi le zampe, ecco che, in una serie di confuse e spaventose sequenze, un tizio impaludato da una tonaca sta per completare un demoniaco rituale. Circondato da mille e più candele, intonando una nenia spettrale, il misterioso uomo entra in contatto telepatico col protagonista del gioco, prendendo il controllo completo del suo corpo. Con una animazione degna dei migliori film horror, Lucas si troverà a muoversi come un burattino, un burattino letale per lo sfortunato omino che occupa la toilette con lui in quel momento. In preda ad una sorta di trance ipnotica, il nostro anti-eroe affonderà più e più volte uno spesso coltello nel corpo della sua vittima, tante da far invidia al buon Giulio Cesare. Dopo aver compiuto tale discutibile atto, il contatto telepatico si spezza ed è qui che entreremo in scena noi.
Nei panni del giovane killer involontario, dovremo fare in modo di dimostrare la nostra innocenza, cosa questa che ci risulterà ben più semplice se lo faremo fuori da una cella...perché, fin da subito, un poliziotto scoprirà, in un modo o nell'altro, il cadavere dell'uomo e si scatenerà una vera e propria caccia ai nostri danni, caccia della quale saremo ancora una volta protagonisti! Infatti, il vero punto di forza di Fahrenheit starà nella possibilità di guidare più di un personaggio (quanti, per ora, non è dato saperlo, ma almeno due, di sicuro). Chiamata ad indagare sul recente delitto, ci sarà una procace agente di nome Carla, di qui dovreste trovare le foto qui in giro. Nei suoi polizieschi panni, noi dovremo interrogare i sospetti, raccogliere prove e seguire la linea di sangue che ci porterà alla violenta matassa che avvolgerà l'intero titolo. Interessantissimo ibrido, quindi, con delle peculiarità davvero incredibili. Se nei panni di Lucas, decideremo, ad esempio, di nascondere la nostra arma, una sequenza animata inframezzerà l'azione, non mostrandoci dove la IA del computer deciderà di mettere l'oggetto. Passando ad impersonare Carla, dovremo provvedere a scoprire dove Lucas cioè sempre noi abbia posizionato la preziosa prova.
Fondamentalmente, ci troveremo di fronte ad una avventura grafica in terza persona che ricorda molto degli esperimenti passati, fin troppo simile a film interattivi che abbiamo con sgomento visionato diverse stagioni fa (illustre, in senso negativo, predecessore, fu il film interattivo di X Files). David Cage, capo programmatore della Quantic Dream, ha ripreso quel medesimo concetto, stravolgendolo però nel suo intimo, con un risultato che, almeno per il momento, lascia intravedere un mare di possibilità, tutte estremamente attraenti. Quel che spesso latita, secondo Cage, nelle avventure è un po' di sana azione rombante. Così, nelle sessanta scarse ambientazioni di gioco, ci saranno almeno una quindicina di sessioni altamente adrenaliniche, fra inseguimenti in auto, fuga sui tetti et similia...qualcosa di simile, molto alla lontana, si vide in "Dylan Dog Horror Luna Park".
Sul lato strettamente tecnico, possiamo fin da ora segnalare un efficientissimo sistema di animazione scheletrica, che rende il personaggio molto fluido e credibile nei movimenti, quasi naturali. Allo stesso tempo, un buon sistema di telecamere ci permetterà di visionare, magari con un bel "Picture in Picture" (!) cosa vedono i personaggi che sono accanto a noi...utilissima funzione, questa, specie quando siamo chiamati ad investigare sulla scena di un crimine con i nostri aiutanti.
Ogni azione del personaggio sarà demandata al mouse o all'utilizzo contemporaneo di due pulsanti; se dovremo sollevare un peso, la pressione veloce e ripetuta di due pulsanti simboleggerà la forza con cui ci staremo adoperando nell'impresa (un po' come accadeva nei coin-op da bar, stile Olimpiadi!); se invece dovremo aprire una porta, occorrerà simulare il movimento con il nostro fidato mouse, facendo compiere un movimento circolare, come quello di ruotare una maniglia. Tutto molto bello, sulla carta, ovviamente, anche se ci è sembrato un po' frustrante la precisione con cui dovremo svolgere tali operazioni. Graficamente, il titolo esaminato pare piuttosto evoluto, anche se, davvero, non c'e' nulla che faccia davvero gridare al miracolo. Il titolo è stato provato su AMD 3000+, 1,5 GB Ram e GeForce 6600GT, autosettandosi sui dettagli "alti" (nella versione provata da noi, non c'era modo di agire su alcun parametro). Buone animazioni, buona mimica facciale, ma nulla che non si sia già visto...ma d'altronde, si sa, non sarà l'aspetto visivo (comunque buono) il punto di forza del titolo Atari, quanto piuttosto una trama intricata ed intrigante.
Motivi per giocare a Fahrenheit ce ne sono a iosa, dunque...non resta che aspettare.
In linea generale, possiamo ritenerci fortunati. Ci svegliamo al mattino, magari un po' imbronciati per le incombenze alle quali già sappiamo, dovremo assolvere e, in breve, siamo pronti ad affrontare la giornata con quel briciolo di aspettativa che, come in molti videogiochi, ci porta a voler conoscere "Cosa C'e' Dopo". Lo stesso non potrà dirlo, a Settembre (periodo non sicuro, ma più o meno accettabile), il protagonista della nuova fatica dei signori della Quantic Dream, lo smemorato Lucas Kane, in arte "Serial Killer da Possessione Occasionale". Allo stato attuale, i programmatori hanno preferito centellinare i dettagli inerenti alla trama che ruoterà attorno a Fahrenheit, ma la versione provata per voi in anteprima da Gamesurf è stata sufficiente per toccare con mano le enormi potenzialità e i difetti, nondimeno del titolo patrocinato da Atari. Il già citato Lucas Kane, si troverà, all'inizio del gioco, nella toilette di uno dei tanti bar della Grande Mela. Mentre è intento a lavarsi le zampe, ecco che, in una serie di confuse e spaventose sequenze, un tizio impaludato da una tonaca sta per completare un demoniaco rituale. Circondato da mille e più candele, intonando una nenia spettrale, il misterioso uomo entra in contatto telepatico col protagonista del gioco, prendendo il controllo completo del suo corpo. Con una animazione degna dei migliori film horror, Lucas si troverà a muoversi come un burattino, un burattino letale per lo sfortunato omino che occupa la toilette con lui in quel momento. In preda ad una sorta di trance ipnotica, il nostro anti-eroe affonderà più e più volte uno spesso coltello nel corpo della sua vittima, tante da far invidia al buon Giulio Cesare. Dopo aver compiuto tale discutibile atto, il contatto telepatico si spezza ed è qui che entreremo in scena noi.
Nei panni del giovane killer involontario, dovremo fare in modo di dimostrare la nostra innocenza, cosa questa che ci risulterà ben più semplice se lo faremo fuori da una cella...perché, fin da subito, un poliziotto scoprirà, in un modo o nell'altro, il cadavere dell'uomo e si scatenerà una vera e propria caccia ai nostri danni, caccia della quale saremo ancora una volta protagonisti! Infatti, il vero punto di forza di Fahrenheit starà nella possibilità di guidare più di un personaggio (quanti, per ora, non è dato saperlo, ma almeno due, di sicuro). Chiamata ad indagare sul recente delitto, ci sarà una procace agente di nome Carla, di qui dovreste trovare le foto qui in giro. Nei suoi polizieschi panni, noi dovremo interrogare i sospetti, raccogliere prove e seguire la linea di sangue che ci porterà alla violenta matassa che avvolgerà l'intero titolo. Interessantissimo ibrido, quindi, con delle peculiarità davvero incredibili. Se nei panni di Lucas, decideremo, ad esempio, di nascondere la nostra arma, una sequenza animata inframezzerà l'azione, non mostrandoci dove la IA del computer deciderà di mettere l'oggetto. Passando ad impersonare Carla, dovremo provvedere a scoprire dove Lucas cioè sempre noi abbia posizionato la preziosa prova.
Fondamentalmente, ci troveremo di fronte ad una avventura grafica in terza persona che ricorda molto degli esperimenti passati, fin troppo simile a film interattivi che abbiamo con sgomento visionato diverse stagioni fa (illustre, in senso negativo, predecessore, fu il film interattivo di X Files). David Cage, capo programmatore della Quantic Dream, ha ripreso quel medesimo concetto, stravolgendolo però nel suo intimo, con un risultato che, almeno per il momento, lascia intravedere un mare di possibilità, tutte estremamente attraenti. Quel che spesso latita, secondo Cage, nelle avventure è un po' di sana azione rombante. Così, nelle sessanta scarse ambientazioni di gioco, ci saranno almeno una quindicina di sessioni altamente adrenaliniche, fra inseguimenti in auto, fuga sui tetti et similia...qualcosa di simile, molto alla lontana, si vide in "Dylan Dog Horror Luna Park".
Sul lato strettamente tecnico, possiamo fin da ora segnalare un efficientissimo sistema di animazione scheletrica, che rende il personaggio molto fluido e credibile nei movimenti, quasi naturali. Allo stesso tempo, un buon sistema di telecamere ci permetterà di visionare, magari con un bel "Picture in Picture" (!) cosa vedono i personaggi che sono accanto a noi...utilissima funzione, questa, specie quando siamo chiamati ad investigare sulla scena di un crimine con i nostri aiutanti.
Ogni azione del personaggio sarà demandata al mouse o all'utilizzo contemporaneo di due pulsanti; se dovremo sollevare un peso, la pressione veloce e ripetuta di due pulsanti simboleggerà la forza con cui ci staremo adoperando nell'impresa (un po' come accadeva nei coin-op da bar, stile Olimpiadi!); se invece dovremo aprire una porta, occorrerà simulare il movimento con il nostro fidato mouse, facendo compiere un movimento circolare, come quello di ruotare una maniglia. Tutto molto bello, sulla carta, ovviamente, anche se ci è sembrato un po' frustrante la precisione con cui dovremo svolgere tali operazioni. Graficamente, il titolo esaminato pare piuttosto evoluto, anche se, davvero, non c'e' nulla che faccia davvero gridare al miracolo. Il titolo è stato provato su AMD 3000+, 1,5 GB Ram e GeForce 6600GT, autosettandosi sui dettagli "alti" (nella versione provata da noi, non c'era modo di agire su alcun parametro). Buone animazioni, buona mimica facciale, ma nulla che non si sia già visto...ma d'altronde, si sa, non sarà l'aspetto visivo (comunque buono) il punto di forza del titolo Atari, quanto piuttosto una trama intricata ed intrigante.
Motivi per giocare a Fahrenheit ce ne sono a iosa, dunque...non resta che aspettare.
Fahrenheit
Fahrenheit
Un interessante commistione di generi, per una avventura a tinte forti ricca di colpi di scena e mai simile a se stessa, con tanti di quegli sbocchi che citarli tutti sarebbe impossibile. Arzigogolata quanto un LibroGame, con una libertà di scelta senza precedenti, la nuova fatica dei signori della Quantic Dream si candida ad essere il nuovo must per l'Autunno che verrà.