Fahrenheit

di Luca Gambino
Nel corso di una recente intervista rilasciata alla stampa specializzata e ribadita durante la presentazione del gioco, David Cage, responsabile creativo di Fahrenheit, ha asserito come i giochi attualmente in commercio utilizzino il fattore "trama" come un elemento visto più come una giustificazione all'azione da svolgersi e non come un elemento trainante dell'intera esperienza di gioco. L'appunto mosso da Cage colpisce al cuore l'intera organizzazione di gioco offerta, rea di non riuscire a integrare al meglio la parte prettamente narrativa e quella invece più giocata. Un "miracolo", a ben guardare, in cui sono riusciti solo pochi titoli tra cui ci piace ricordare gli immortali Shenmue, Metal Gear e Ico, accompagnati da un numero veramente ristretto di altri esemplari. L'esperienza dell'ottimo (ma infruttuoso) Omikron: The Nomad Soul, è servito al team francese dei Quantic Dream per mettere a punto un sistema capace di "globalizzare" tutte le componenti di cui sopra.

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La recente presentazione italiana di Fahrenheit e, in più, la preview rilasciata da Atari, ci ha dato modo di poter constatare come la volontà di Quantic Dream, si stia riversando nella maniera più corretta sul prodotto in distribuzione su territorio europeo dal prossimo mese di Settembre. La preview testata ci ha presentato il solo primo episodio del gioco e ha rivelato solo una parte le ottime potenzialità del prodotto, che ha offerto un sistema di gioco veramente innovativo e realmente capace di ancorare il giocatore davanti allo schermo. Il gioco si apre con un misterioso omicidio compiuto nella toilette di un locale, che vede come protagonista in negativo un certo Lucas. Una persona all'apparenza normale, a cui però stanno accadendo fatti inspiegabili e associabili ad una possessione demoniaca.

Il giocatore prenderà il controllo di Lucas subito dopo l'omicidio e le prime battute di gioco lo vedranno nel difficile compito di coprire le tracce dell'omicidio, nascondendo il cadavere e rimuovendo le macchie di sangue dal pavimento dalle sue stesse mani. Il sistema di controllo presenta anch'esso non poche novità, assegnando allo stick sinistro del pad i comandi del personaggio e a quello di destra la selezione delle azioni compibili in quel momento, che potranno essere selezionate in base al movimento dello stick. La lista delle azioni viene di volta in volta evidenziata sulla parte alta dello schermo e ognuna di esse risponderà ad un preciso movimento dello stick. La particolarità di Fahrenheit consiste nel far si che il gioco sia vissuto da tutti i personaggi principali e che quindi si possa avere svariati "punti di vista" della stessa situazione.


Infatti, dopo aver ripulito l'area dell'omicidio e aver guadagnato l'uscita del locale, l'azione di gioco passerà alla coppia di ispettori che arriveranno sul posto per dare il via alle indagini. Anche in questo caso, avremo la possibilità di utilizzare in tempi ben precisi ognuno dei due, dando vita ad un partner zapping di Capcomiana memoria. I due personaggi avranno ovviamente personalità ben delineate e soprattutto abilità tecniche e d'indagine differenti, facendo in modo che il giocatore, grazie ad una corretta interazione tra i due, possa avere un quadro quanto più ampio possibile della situazione. Nel caso in questione, ad esempio, l'esame del corpo della vittima da parte di Carla Valenti (titolare dell'indagine), porterà alla vostra attenzione la precisione dei colpi inferti, mentre l'analisi di Tyler evidenzierà come l'assassino non era evidentemente interessato ai soldi, visto che la vittima ha ancora con sé carta di credito e denaro in contanti.

Il giocatore si ritroverà quindi nell'inedita veste di sfuggire alla cattura da parte delle forze dell'ordine e, contemporaneamente, di venire a capo di un intreccio narrativo che si complica con lo scorrere della trama. Ci piace anche evidenziare come in due differenti sessioni di gioco, l'arma del delitto sia stata ritrovata in due differenti locazioni della scena del crimine, segno tangibile di come gli eventi del gioco possano prendere strade differenti in base ai comportamenti adottati dal giocatore. Fahrenheit, comunque, non sarà basato solo su statiche sessioni di indagini, ma riuscirà anche a creare situazioni ad alto tasso d'azione, mettendo a dura prova i vostri riflessi e abilità. Tecnicamente parlando, Fahrenheit è forse più bello da giocare che da vedere. Non che sia fatto male, intendiamoci, ma evidenzia l'intenzione di incentrare l'attenzione del giocatore non tanto sull'aspetto grafico, quanto più sui contenuti del gioco stesso. Sono da evidenziare, comunque, le ottime animazioni, frutto di un eccellente motion capture e di un sistema di animazioni facciali capace di creare una vera e propria recitazione nei protagonisti su schermo. Ottimo anche il versante audio che affianca ad ottimi campionamenti ambientali, un doppiaggio in italiano per una volta coinvolgente e in linea con le situazioni mostrate su schermo.

Siamo ovviamente solo agli inizi, ma la curiosità di andare oltre il primo capitolo del gioco è rimasta anche a diverse ore dal termine della preview, segno che Fahrenheit ha veramente colto nel segno, riuscendo a creare quella tensione e quell'interesse per gli eventi narrati che raramente abbiamo trovato in altri titoli del genere. I problemi riscontrati, tenendo ovviamente in considerazione lo status di "lavoro in corso" della versione testata, risiedono in una certa imprecisione dei controlli. Far si che Lucas (o chi per lui), si posizioni in una precisa locazione per attuare una certa azione, spesso vi richiederà più in un tentativo e in alcuni momenti (specie quando avrete la polizia alle calcagna), questo "momento" risulterà un vero e proprio lusso.

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