Fallout: Tactics
Indubbiamente con l'uscita di Baldur's Gate 2, Black Isle é riuscita a porre una seria ipoteca sul titolo di software house regina per i fan dei Giochi di Ruolo, ma non bisogna dimenticare l'importanza dei due episodi di Fallout in questa scalata al successo. Il primo episodio della serie, uscito nel 1997, é riuscito a mettere d'accordo pubblico e critica grazie a un sistema di gioco decisamente all'avanguardia rispetto alla concorrenza, ripagando in pieno le aspettative commerciali del suo publisher, ovvero l'Interplay
Le ambientazioni post atomiche creavano un'atmosfera estremamente intrigante aggiungendo del proprio al classico setting alla Mad Max, contribuendo ad aumentare l'interesse in maniera considerevole e sfatando il mito che un Gioco di Ruolo di successo debba essere per forza un titolo fantasy. Il sequel, uscito un anno dopo, riuscì a bissare il successo del primo capitolo, ma con il tempo sembrava che l'interesse del gruppo si fosse spostato esclusivamente su Baldur's Gate. A livello di tempo questo é indubbiamente vero, tuttavia per evitare che il franchise restasse ad "ammuffire", Interplay ha deciso di produrre uno spin off affidato alle cure dei programmatori della 14 Degree East, ovvero il qui presente Fallout Tactics: Brotherhood of Steel. A differenza di titoli come Icewind Dale, stavolta ci troviamo di fronte a qualcosa di drammaticamente diverso come schema di gioco, rispetto alla serie d'appartenenza. Come si può intuire dal titolo, Fallout Tactics é un gioco strategico basato sulla gestione di una squadriglia impegnata in varie missioni invece che di un party libero di scorrazzare ovunque
La storia si svolge in un periodo di tempo inserito negli 80 anni di gap che separano Fallout da Fallout 2 e segue le vicende della cosiddetta Brotherhood of Steel (letteralmente la Fratellanza del Metallo), un gruppo paramilitare intenzionato a usare ogni mezzo per ristabilire la situazione di prosperità precedente alla guerra atomica. Per certi versi ricordano nel fanatismo e nel design delle armature i folli Space Marines di Warhammer 40.000 e contribuiscono con la loro presenza a rendere l'universo di Fallout ancora più vario
Le ambientazioni post atomiche creavano un'atmosfera estremamente intrigante aggiungendo del proprio al classico setting alla Mad Max, contribuendo ad aumentare l'interesse in maniera considerevole e sfatando il mito che un Gioco di Ruolo di successo debba essere per forza un titolo fantasy. Il sequel, uscito un anno dopo, riuscì a bissare il successo del primo capitolo, ma con il tempo sembrava che l'interesse del gruppo si fosse spostato esclusivamente su Baldur's Gate. A livello di tempo questo é indubbiamente vero, tuttavia per evitare che il franchise restasse ad "ammuffire", Interplay ha deciso di produrre uno spin off affidato alle cure dei programmatori della 14 Degree East, ovvero il qui presente Fallout Tactics: Brotherhood of Steel. A differenza di titoli come Icewind Dale, stavolta ci troviamo di fronte a qualcosa di drammaticamente diverso come schema di gioco, rispetto alla serie d'appartenenza. Come si può intuire dal titolo, Fallout Tactics é un gioco strategico basato sulla gestione di una squadriglia impegnata in varie missioni invece che di un party libero di scorrazzare ovunque
La storia si svolge in un periodo di tempo inserito negli 80 anni di gap che separano Fallout da Fallout 2 e segue le vicende della cosiddetta Brotherhood of Steel (letteralmente la Fratellanza del Metallo), un gruppo paramilitare intenzionato a usare ogni mezzo per ristabilire la situazione di prosperità precedente alla guerra atomica. Per certi versi ricordano nel fanatismo e nel design delle armature i folli Space Marines di Warhammer 40.000 e contribuiscono con la loro presenza a rendere l'universo di Fallout ancora più vario