Far Cry 4
di
Roberto Vicario
Nel 2012 l'uscita di Far Cry 3 aveva spiazzato - in senso positivo - buona parte della stampa videoludica e il sempre più esigente pubblico dei videogiocatori. Dopo un disastroso secondo episodio, gli sviluppatori di Ubisoft erano riusciti a risollevare le sorti della serie affidandosi ad un mondo open world convincente e dinamico, supportato da una storia in grado di offrire personaggi sopra le righe (tra i tanti citiamo Vaas) e missioni al limite del paradossale.
A distanza di due anni, il publisher francese ci riprova, trasportando il giocatore all'interno della vasta regione di Kyrat, ispirata al sempre affascinante Nepal. Una prova in quel di Parigi ci ha permesso di testare con mano le prime tre ore della campagna e la cooperativa a due giocatori. Successo annunciato? Scopritelo insieme a noi.
La build che ci é stata messa tra le mani iniziava subito dopo la fase introduttiva, facendoci saltare l'intro (comprensiva di tutorial) e mettendoci subito nei panni del protagonista intento a conquistare un avamposto nemico.
Sin da subito, nonostante siano passati due anni, il feeling pad alla mano é stato più che mai familiare. Il gioco sotto l'aspetto del gameplay non ha rivoluzionato nulla, dando ancora una volta al giocatore la possibilità di approcciare le varie missioni in modo diretto e quindi squisitamente più action, oppure marcando i nemici con il binocolo e provando a muoversi silenziosamente sfruttando le diverse dinamiche stealth in possesso di Ajay Ghale . Anche in questo nuovo capitolo, scrutare l'ambiente circostante ci regalerà ulteriori variabili di approccio. Nel nostro caso ad esempio, la presenza di un elefante vicino all'avamposto, ci ha permesso di sfruttare la sua irruente forza distruttiva. Dopo averlo fatto arrabbiare, il sostanzioso pachiderma, in pochi minuti ha ucciso tutti i nemici che invano cercavano di affrontarlo, con noi che da lontano ci potevamo gustare la scena in relativa tranquillità.
Una volta liberato l'avamposto, oltre a sbloccare un nuovo punto sulla mappa per il viaggio rapido, il gioco ci ha finalmente messo a disposizione la solita pletora di di missioni secondarie e principali, tutte abilmente indicate sulla mappa.
Partendo proprio da questo elemento dobbiamo sottolineare come gli sviluppatori si siano impegnati nell'offrire un numero maggiore di variabili, soprattutto per quel che riguarda le side mission che faranno da vero e proprio collante tra le missioni che invece porteranno avanti la trama di gioco.
A quelle classiche come: il recupero di informazioni, le gare sui mezzi di trasporto, i contratti da assassino e quelli di caccia, sono stati affiancati diversi nuovi elementi che vanno a sfruttare in modo particolare le nuove abilità del protagonista. Entrando più nei particolari, dobbiamo segnalare la presenza di inseguimenti di convogli ricchi di rifornimenti, o l'eliminazioni di scorte automobilistiche a favore del regime di Pagan Min. Questa tipologia di quest ci ha permesso di testare la fase di shooting mentre si é alla guida di un mezzo.
vimager1, 2, 3
Con lo stick di sinistra guideremo l'auto o il camion, con quello di destra potremo prendere la mira e sparare con il relativo dorsale adibito al fuoco. Per agevolare e rendere più spettacolari queste fasi, gli sviluppatori hanno pensato bene di inserire un sistema di guida automatica che assiste il giocatore mentre é impegnato negli scontri a fuoco. Una scelta che si é rivelata non solo estremamente utile, ma a conti fatti anche molto efficace.
A queste si deveno poi aggiungere le operazioni karma. Segnalate sulla mappa da dei simboli viola, queste verranno generate casualmente e starà al giocatore decidere su giocarle o meno. Prendere parte a queste missioni, ci permetterà di assistere la resistenza che oppone il regime di Pagan Min nella regione, aumentando, per l'appunto, il nostro livello di karma. Farlo crescere, inoltre, ci permetterà di sbloccare nuovi elementi che verranno resi disponibili nel mercato nero che potremo visitare parlando semplicemente a diversi mercanti viaggiatori che si muovono casualmente all'interno della mappa.
A completare la ragguardevole varietà nelle missioni secondarie, ci pensano le ormai immancabili torri che, una volta scalate sbloccheranno una porzione di mappa segnalandoci tutti i luoghi sensibili e le attività che potremo svolgere. Ancora una volta, inoltre, l'esplorazione si rivelerà fondamentale per la crescita del nostro personaggio. Saranno presenti gli ormai immancabili collezionabili sotto forma di poster della propaganda da dover staccare dalle pareti, o diversi luoghi che oltre a nascondere loot utile per il crafting, ci permetteranno di raccogliere e sbloccare nuove armi.
Ovviamente, non ci siamo dimenticati della storia del gioco che, per quel poco che abbiamo potuto vedere, sembra ancora una volta rivolta verso il fattore cinematografico e la presenza di scene al limite dell'umano. La grossa differenza rispetto al passato riguarda però i diversi percorsi che potremo intraprendere in base alla scelte che decideremo di fare.
Prendendoad esempio la nostra esperienza di gioco, ad un certo punto ci siamo trovati a decidere se affrontare una determinata missione delle resistenza in maniera più “pacifica” ascoltando il consiglio di una ragazza chiamata Amita, oppure con un approccio più essenziale ascoltando la voce di Sabal. La scelta fatta, non solo ha cambiato i compiti della missione, ma ha influenzato anche gli eventi successivi a quella decisione. Scelte che sfoceranno in finali di gioco differenti ed in grado di allungare sicuramente la longevità. Pur trattandosi di un elemento certamente non innovativo, non vediamo l'ora di svilupparlo in maniera approfondita una volta che avremo tra le mani la versione finale del gioco.
Senza incappare in particolari e fastidiosi spoiler, possiamo divi che per quel che riguarda la trama c'é ben poco da dire. La natura estremamente free roaming della nostra esperienza non ci ha permesso di approfondire appieno questo elemento, anche se abbiamo ampiamente intuito che per una serie di coincidenze poco fortunate, il nostro “eroe per caso” si troverà a dover combattere un regime violento e opprimente. A volti nuovi, si affiancheranno altri personaggi ben noti, tra cui il già annunciato Hunk. Unica pecca della nostra esperienza, sotto questo aspetto, é stata la totale assenza di Pagan Min. Ci sarebbe infatti piaciuto approfondire un po' di più questo personaggio.
Completare le missioni o i compiti che ci verranno chiesti, ci permetterà inoltre di sbloccare dei punti esperienza che potremo spendere all'interno dell'immancabile skill tree. Questa volta, le abilità del nostro personaggio saranno divise in due tronconi: quello della guerra (via della tigre) che ci permetterà di sbloccare nuove mosse offensive o stealth, oppure quello delle abilità passive (via dell'elefante) che andrà ad aumentare i valori del nostro personaggio come: vita, stamina ecc.
Insomma, le ore passate in compagnia della campagna single player di Far Cry 4 ci hanno permesso di intuire che la via intraprese dagli sviluppatori non é stata quella di stravolgere l'esperienza di gioco, ma piuttosto di inserirla all'interno di un contesto più vasto e ricco di possibilità. Una scelta più che plausibile vista l'enorme solidità sotto questo aspetto data dal gameplay del terzo capitolo della serie. Ovviamente, buona parte della riuscita di questo elemento é da attribuire alla storia e alla variabilità delle missioni legate a questo contesto, ma per poter giudicare questo elemento dobbiamo aspettare l'uscita del titolo.
Esaurita la nostra esperienza in solitaria, abbiamo avuto la possibilità di testare con mano anche la cooperativa che si affiancherà all'avventura principale. A differenza del passato, questa variante di gioco si andrà ad integrare pienamente nella mappa di gioco, dando così ai giocatori la possibilità di scegliere se affrontare le sfide secondarie, o le missioni alternative in compagnia di un amico. A rimanere bloccati, saranno quindi solamente i capitoli della modalità storia.
Una scelta azzeccata, che avendo avuto la possibilità di testarla con mano, ci ha permesso di capire come il gameplay di Far Cry 4 si presti tantissimo ad un'esperienza condivisa. Potremo ad esempio guidare un auto mentre il nostro compagno cavalca un elefante, oppure intraprendere l'assalto ad un fortino a bordo di un elicottero. Insomma, la varietà anche sotto questo aspetto non mancherà di sicuro.
Il motivo é presto spiegato: il mondo di Kyrat é denso di oggetti e persone. Fortini, macchine, fauna locale e luoghi segreti. Muoversi tra la vegetazione, scalare montagne con il nostro rampino o sorvolare la piana con un deltaplano, sono solo alcune delle pratiche in cui potremo cimentarci. Sotto questo aspetto davvero un ottimo lavoro.
vimager5, 6, 7
Arriviamo così a parlare del lato tecnico del gioco. La versione testata era quella PS4, e pur consci del fatto che la build di gioco non era recentissima, dobbiamo ammettere di non essere rimasti particolarmente colpiti dall'aspetto tecnico del gioco. A livello visivo il gioco c'é: orizzonti, vegetazione, tramonti e giochi di luce che rendono giustizia al grande lavoro fatto dai designer.
Tuttavia entrando nel dettaglio abbiamo trovato diverse imperfezioni come pop up, oggetti generati troppo lentamente sulla mappa e diversi cali di definizione delle texture, soprattutto sui modelli dei personaggi. Tutti elementi che siamo certo potranno essere sistema prima dell'uscita del prodotto sugli scaffali, ma che noi per dovere di cronaca dobbiamo riportare.
Decisamente più valido il comparto sonoro con qualche traccia musicale accuratamente selezionata, e un doppiaggio in lingua inglese che sembra già rendere giustizia all'enorme carisma che i personaggi del gioco riescono a trasmettere.
Tirando quindi le somme, questo lungo hands on ci ha mostrato un Far Cry 4 che non si discosta molto da quello che il terzo capitolo era stato in grado di realizzare, andando principalmente a rendere più vasta e varia l'esperienza di gioco all'interno di una nuovissima e decisamente più verticale location. Appuntamento a novembre per l'uscita del gioco e soprattutto per la nostra recensione.
A distanza di due anni, il publisher francese ci riprova, trasportando il giocatore all'interno della vasta regione di Kyrat, ispirata al sempre affascinante Nepal. Una prova in quel di Parigi ci ha permesso di testare con mano le prime tre ore della campagna e la cooperativa a due giocatori. Successo annunciato? Scopritelo insieme a noi.
Scrivi la tua storia
La build che ci é stata messa tra le mani iniziava subito dopo la fase introduttiva, facendoci saltare l'intro (comprensiva di tutorial) e mettendoci subito nei panni del protagonista intento a conquistare un avamposto nemico.
Sin da subito, nonostante siano passati due anni, il feeling pad alla mano é stato più che mai familiare. Il gioco sotto l'aspetto del gameplay non ha rivoluzionato nulla, dando ancora una volta al giocatore la possibilità di approcciare le varie missioni in modo diretto e quindi squisitamente più action, oppure marcando i nemici con il binocolo e provando a muoversi silenziosamente sfruttando le diverse dinamiche stealth in possesso di Ajay Ghale . Anche in questo nuovo capitolo, scrutare l'ambiente circostante ci regalerà ulteriori variabili di approccio. Nel nostro caso ad esempio, la presenza di un elefante vicino all'avamposto, ci ha permesso di sfruttare la sua irruente forza distruttiva. Dopo averlo fatto arrabbiare, il sostanzioso pachiderma, in pochi minuti ha ucciso tutti i nemici che invano cercavano di affrontarlo, con noi che da lontano ci potevamo gustare la scena in relativa tranquillità.
Una volta liberato l'avamposto, oltre a sbloccare un nuovo punto sulla mappa per il viaggio rapido, il gioco ci ha finalmente messo a disposizione la solita pletora di di missioni secondarie e principali, tutte abilmente indicate sulla mappa.
Partendo proprio da questo elemento dobbiamo sottolineare come gli sviluppatori si siano impegnati nell'offrire un numero maggiore di variabili, soprattutto per quel che riguarda le side mission che faranno da vero e proprio collante tra le missioni che invece porteranno avanti la trama di gioco.
A quelle classiche come: il recupero di informazioni, le gare sui mezzi di trasporto, i contratti da assassino e quelli di caccia, sono stati affiancati diversi nuovi elementi che vanno a sfruttare in modo particolare le nuove abilità del protagonista. Entrando più nei particolari, dobbiamo segnalare la presenza di inseguimenti di convogli ricchi di rifornimenti, o l'eliminazioni di scorte automobilistiche a favore del regime di Pagan Min. Questa tipologia di quest ci ha permesso di testare la fase di shooting mentre si é alla guida di un mezzo.
vimager1, 2, 3
Con lo stick di sinistra guideremo l'auto o il camion, con quello di destra potremo prendere la mira e sparare con il relativo dorsale adibito al fuoco. Per agevolare e rendere più spettacolari queste fasi, gli sviluppatori hanno pensato bene di inserire un sistema di guida automatica che assiste il giocatore mentre é impegnato negli scontri a fuoco. Una scelta che si é rivelata non solo estremamente utile, ma a conti fatti anche molto efficace.
A queste si deveno poi aggiungere le operazioni karma. Segnalate sulla mappa da dei simboli viola, queste verranno generate casualmente e starà al giocatore decidere su giocarle o meno. Prendere parte a queste missioni, ci permetterà di assistere la resistenza che oppone il regime di Pagan Min nella regione, aumentando, per l'appunto, il nostro livello di karma. Farlo crescere, inoltre, ci permetterà di sbloccare nuovi elementi che verranno resi disponibili nel mercato nero che potremo visitare parlando semplicemente a diversi mercanti viaggiatori che si muovono casualmente all'interno della mappa.
A completare la ragguardevole varietà nelle missioni secondarie, ci pensano le ormai immancabili torri che, una volta scalate sbloccheranno una porzione di mappa segnalandoci tutti i luoghi sensibili e le attività che potremo svolgere. Ancora una volta, inoltre, l'esplorazione si rivelerà fondamentale per la crescita del nostro personaggio. Saranno presenti gli ormai immancabili collezionabili sotto forma di poster della propaganda da dover staccare dalle pareti, o diversi luoghi che oltre a nascondere loot utile per il crafting, ci permetteranno di raccogliere e sbloccare nuove armi.
Ovviamente, non ci siamo dimenticati della storia del gioco che, per quel poco che abbiamo potuto vedere, sembra ancora una volta rivolta verso il fattore cinematografico e la presenza di scene al limite dell'umano. La grossa differenza rispetto al passato riguarda però i diversi percorsi che potremo intraprendere in base alla scelte che decideremo di fare.
Prendendoad esempio la nostra esperienza di gioco, ad un certo punto ci siamo trovati a decidere se affrontare una determinata missione delle resistenza in maniera più “pacifica” ascoltando il consiglio di una ragazza chiamata Amita, oppure con un approccio più essenziale ascoltando la voce di Sabal. La scelta fatta, non solo ha cambiato i compiti della missione, ma ha influenzato anche gli eventi successivi a quella decisione. Scelte che sfoceranno in finali di gioco differenti ed in grado di allungare sicuramente la longevità. Pur trattandosi di un elemento certamente non innovativo, non vediamo l'ora di svilupparlo in maniera approfondita una volta che avremo tra le mani la versione finale del gioco.
Senza incappare in particolari e fastidiosi spoiler, possiamo divi che per quel che riguarda la trama c'é ben poco da dire. La natura estremamente free roaming della nostra esperienza non ci ha permesso di approfondire appieno questo elemento, anche se abbiamo ampiamente intuito che per una serie di coincidenze poco fortunate, il nostro “eroe per caso” si troverà a dover combattere un regime violento e opprimente. A volti nuovi, si affiancheranno altri personaggi ben noti, tra cui il già annunciato Hunk. Unica pecca della nostra esperienza, sotto questo aspetto, é stata la totale assenza di Pagan Min. Ci sarebbe infatti piaciuto approfondire un po' di più questo personaggio.
Completare le missioni o i compiti che ci verranno chiesti, ci permetterà inoltre di sbloccare dei punti esperienza che potremo spendere all'interno dell'immancabile skill tree. Questa volta, le abilità del nostro personaggio saranno divise in due tronconi: quello della guerra (via della tigre) che ci permetterà di sbloccare nuove mosse offensive o stealth, oppure quello delle abilità passive (via dell'elefante) che andrà ad aumentare i valori del nostro personaggio come: vita, stamina ecc.
Insomma, le ore passate in compagnia della campagna single player di Far Cry 4 ci hanno permesso di intuire che la via intraprese dagli sviluppatori non é stata quella di stravolgere l'esperienza di gioco, ma piuttosto di inserirla all'interno di un contesto più vasto e ricco di possibilità. Una scelta più che plausibile vista l'enorme solidità sotto questo aspetto data dal gameplay del terzo capitolo della serie. Ovviamente, buona parte della riuscita di questo elemento é da attribuire alla storia e alla variabilità delle missioni legate a questo contesto, ma per poter giudicare questo elemento dobbiamo aspettare l'uscita del titolo.
In due, é più divertente
Esaurita la nostra esperienza in solitaria, abbiamo avuto la possibilità di testare con mano anche la cooperativa che si affiancherà all'avventura principale. A differenza del passato, questa variante di gioco si andrà ad integrare pienamente nella mappa di gioco, dando così ai giocatori la possibilità di scegliere se affrontare le sfide secondarie, o le missioni alternative in compagnia di un amico. A rimanere bloccati, saranno quindi solamente i capitoli della modalità storia.
Una scelta azzeccata, che avendo avuto la possibilità di testarla con mano, ci ha permesso di capire come il gameplay di Far Cry 4 si presti tantissimo ad un'esperienza condivisa. Potremo ad esempio guidare un auto mentre il nostro compagno cavalca un elefante, oppure intraprendere l'assalto ad un fortino a bordo di un elicottero. Insomma, la varietà anche sotto questo aspetto non mancherà di sicuro.
Il motivo é presto spiegato: il mondo di Kyrat é denso di oggetti e persone. Fortini, macchine, fauna locale e luoghi segreti. Muoversi tra la vegetazione, scalare montagne con il nostro rampino o sorvolare la piana con un deltaplano, sono solo alcune delle pratiche in cui potremo cimentarci. Sotto questo aspetto davvero un ottimo lavoro.
vimager5, 6, 7
Arriviamo così a parlare del lato tecnico del gioco. La versione testata era quella PS4, e pur consci del fatto che la build di gioco non era recentissima, dobbiamo ammettere di non essere rimasti particolarmente colpiti dall'aspetto tecnico del gioco. A livello visivo il gioco c'é: orizzonti, vegetazione, tramonti e giochi di luce che rendono giustizia al grande lavoro fatto dai designer.
Tuttavia entrando nel dettaglio abbiamo trovato diverse imperfezioni come pop up, oggetti generati troppo lentamente sulla mappa e diversi cali di definizione delle texture, soprattutto sui modelli dei personaggi. Tutti elementi che siamo certo potranno essere sistema prima dell'uscita del prodotto sugli scaffali, ma che noi per dovere di cronaca dobbiamo riportare.
Decisamente più valido il comparto sonoro con qualche traccia musicale accuratamente selezionata, e un doppiaggio in lingua inglese che sembra già rendere giustizia all'enorme carisma che i personaggi del gioco riescono a trasmettere.
Tirando quindi le somme, questo lungo hands on ci ha mostrato un Far Cry 4 che non si discosta molto da quello che il terzo capitolo era stato in grado di realizzare, andando principalmente a rendere più vasta e varia l'esperienza di gioco all'interno di una nuovissima e decisamente più verticale location. Appuntamento a novembre per l'uscita del gioco e soprattutto per la nostra recensione.
Far Cry 4
Far Cry 4
Far Cry 4 offre un'esperienza che non si allontana più di tanto da quella già affrontata con il terzo capitolo della serie. La regione di Kyrat, tuttavia, ci ha colpito per la sua vastità, e per le innumerevoli attività che potremo svolgere al suo interno. Se anche la storia si rivelerà all'altezza, potremmo davvero trovarci davanti ad un altro grande titolo. Appuntamento a novembre per il verdetto finale.