Far Cry 5

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Siamo volati sino a Londra per testare con mano una nuova build di Far Cry 5. Un'occasione unica che abbiamo colto per immergerci un paio d’ore all'interno dell'open world costruito dagli sviluppatori nella regione del Montana. Come è andata? Ve lo raccontiamo in questo articolo.

Prima spara, poi domanda

Sin dal suo annuncio la sensazione che Far Cry 5 non si discostasse più di tanto da quello che la serie ha regalato ai fan fino ad oggi, era più che mai tangibile. Una cosa che è stata in larga parte confermata dal nostro precedente hands on e che in questo nuovo contatto ha trovato ulteriori conferme.

La build ci dava infatti la possibilità di giocare alcune missioni della storyline principale, ma allo stesso tempo di girovagare, con maggiore libertà, tra i territori del Montana. Partiamo subito col dirvi che della storia non abbiamo avuto modo di capire molto, se non che i territori saranno divisi in macro aree (nonostante la mappa rimanga sempre completamente esplorabile) gestite da quelli che probabilmente sono “generali” al comando dell'antagonista principale, che man mano dovremo eliminare.

Dopo aver scelto il sesso del nostro personaggio (ma in questa build non era presente alcun editor) ci siamo ritrovati nella cittadina che avevano liberato nella demo fatta provare all'E3. Qui abbiamo avuto modo di parlare con un paio di personaggi chiave - come ad esempio il prete o la barista della tavola calda del paese - che ci hanno subito affidato missioni da affrontare.

E3 Trailer

Abbiamo però scelto di muoverci liberamente nella mappa per capire come era stato popolato l'open world dagli sviluppatori. Un mondo che a conti fatti ci è sembrato davvero ricco di cose da fare, con tantissimi elementi che ritornano di prepotenza dai capitoli precedenti.

Tra questi ad, esempio, i famosi avamposti controllati dal credo che, una volta liberati, ci sbloccano nuove missioni secondarie, negozi e miliziani pronti ad entrare a far parte della nostra squadra. Proprio quest’ultimi sono forse la novità che più ci ha intrigato del titolo. Nel corso dell'avventura potremo sempre assoldare al nostro fianco due partner che ci faranno da spalla e supporto nel corso degli scontri a fuoco. Questi possono essere di tipologie differenti: abili nello scontro ravvicinato, nell'alta cadenza di fuoco o abili cecchini. Entrando nel menù di gestione della "squadra" abbiamo inoltre potuto notare come ci siano - anche per loro - degli step di crescita che sono legati alle uccisioni che compiono sul campo; più kill faranno più facile sarà sbloccare alcune abilità speciali che potremmo tornarci utili rendendo i nostri compagni più forti. Una gestione che, probabilmente, varrà la pena approfondire una volta che avremo la versione finale del gioco tra le mani.

Far Cry 5

Oltre agli avamposti avremo altre tipologie di missioni o attività collaterali da portare a termine: liberare posti di blocco stradali, distruggere convogli, andare a pesca o caccia e così via. Queste potranno ovviamente essere risolte nell'ordine da noi preferito e serviranno per far guadagnare non solo nuovi oggetti al nostro protagonista, ma anche per far crescere la sua esperienza e le sue abilità all'interno di quattro skill tree

In termini invece di puro gameplay, abbiamo ritrovato con piacere un un game piuttosto soddisfacente (le armi trasmetto un feeling più che buono) e la solita libertà di approccio che oscilla tra lo stealth, l’azione pura o una combinazione di questi due elementi.

Anche la presenza di svariati mezzi di trasporto, unita alla discreta varietà delle location proposte almeno nella demo, lascia ben sperare per quello che sarà il prodotto finale.

Anche sotto l’aspetto puramente tecnico il gioco, provato su PS4 Pro, si è difeso egregiamente. Rispetto all'ultima versione che avevamo avuto modo di provare Far Cry 5 risulta ora molto più ricco e completo in termini di quantità poligonale, profondità di campo, effetti particellari e animazioni dei personaggi.

Purtroppo dobbiamo anche sottolineare che la nostra prova è stata piuttosto sfortunata e falcidiata da fastidiosi bug (ai nostri colleghi non ne sono capitati, quindi la sfortuna è tutta nostra) che ne hanno compromesso un pochino l’esperienza. Motivo più che valido per comprendere appieno il rinvio di circa un mese che Ubisoft ha dato agli sviluppatori per pulire in maniera decisa il codice del gioco, offrendo così un’esperienza all'altezza degli altri titoli della saga.

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