Far Cry Instincts: Predator
di
Luca Gambino
L'agenzia di viaggi Ubisoft, i viaggi dello sventaglio (di mitra), è lieta di ospitarvi per la terza volta nelle assolate isole tropicali che fanno da sfondo alle vince spionistiche di Jack Carver e Val Cortez. Come dite? Tutto già visto? Vero, ma questa volta c'è qualcosina di più. Fermi restando trama, personaggi, armi e ambienti di gioco, l'intenzione della software house transalpina è quella di portare su Xbox 360 uno dei titoli tecnologicamente più avanzati che hanno fatto vedere autentiche meraviglie su PC e Xbox (con le dovute differenze, sia chiaro). Non un nuovo gioco, quindi, quanto piuttosto un esercizio di stile che intende tracciare un solco tra quello che è stato il passato della console Microsoft e quello che arriverà nel prossimo futuro. Che poi l'intento sia stato raggiunto è un altro paio di maniche, intendiamoci, perché Predator è si un concentrato di bellezza estetica, ma è pur sempre quel tipo di beltà che conviene guardare da lontano, magari con un potente binocolo. Guai ad avvicinarsi troppo.
Ammirate alla vostra destra una riproduzione dell'acqua con tanto di onde incorporate e relativo rollio delle imbarcazioni. Bello, senza dubbio, ma non ci soffermeremo troppo a decantarne le virtù o a segnalarne i difetti, dal momento che la stessa Ubisoft si affrettata a dichiarare che proprio questo particolare effetto grafico è lungi dall'essere completo. Meglio quindi guardare a sinistra, dove la folta vegetazione tropicale vi permette di mimetizzarvi allo sguardo dei vostri nemici. Ovviamente non dovrete far caso al fatto che in queste vegetazione non solo potrete nascondere la vostra persona, ma potrete anche infilarvici in mezzo. In tutti i sensi. Il clipping sembra essere una delle costanti di Far Cry e pare che il passaggio a Xbox 360 non sia servito a granchè sotto questo punto di vista e si dovrà attendere ancora qualche tempo e un motore chiamato Crysys per vedere delle collisioni realistiche, con buona pace della potenza hardware messa a disposizione da Microsoft. Viene quindi da chiedersi se la versione Xbox ammirata qualche tempo fa fosse realmente fuori scala o se, per contro, Ubisoft ha preferito giocare sul sicuro per la versione Xbox360 riproponendo con il minimo sforzo un titolo di sicuro successo e con un appeal visivo che raramente si può ammirare su altri titoli.
A questo punto meglio guardare avanti e fare attenzione al vero "sugo" del gioco, pur non senza scendere nuovamente a patti con la propria coscienza e negare a sé stessi che, in fondo, l'intelligenza artificiale avversaria non sia certo accresciuta. Certo, qualche timido passetto in avanti si vede, questo sia chiaro. I nemici tendono a reagire con una maggiore prontezza di riflessi, a unirsi in piccoli gruppi per contrattaccare e in generale pare posseggano una visione periferica a lungo raggio. Ne consegue che l'approccio richiesto per uscire indenni da questo paradiso tropicale sarà legato, ancora una volta, all'evitare accuratamente azioni "rambesche" in favore di un gameplay a forti tinte stealth, sebbene questo si alterni a feroci scontri a fuoco dove potrete far valere la bontà della vostra mira e del vasto armamentario che vi sarà messo a disposizione.
I comandi di gioco assecondano adeguatamente le scelte prese a tavolino dal team di sviluppo. Strisciare nel folto della vegetazione, avvicinarsi in silenzio al nemico per colpirlo senza essere visti sono azioni fondamentali per vedere il "The End" al termine dell'avventura. Come sempre saranno svariati i mezzi di locomozione a disposizione del giocatore, siano essi di terra, mare o aerei tra cui spicca il famoso deltaplano, divenuto ormai uno dei simboli universali di Far Cry. Da non sottovalutare anche le possibilità legate ai poteri "ferini" che faranno parte del campionario delle azioni a disposizione di Jack Carver da un certo punto in poi della missione (il nostro protagonista rimarrà vittima dello stesso male che cerca di combattere). Vista e udito amplificati, così come lo saranno anche la velocità e la potenza fisica, saranno alla base di un nuovo set di azioni e opportunità d'offesa, offrendo quindi un ventaglio di soluzioni maggiormente variegato e intrigante. Come di consuetudine sarà presente anche una valida modalità multigiocatore, apprezzata sia nella sua versione PC, che in quella Xbox Live, grazie anche alla possibilità data al giocatore di poter creare da sé le proprie mappe di gioco. Un'opportunità, su Xbox 360, facilitata dalla presenza del marketplace, che consentirà una più vasta e articolata diffusione di questi contenuti aggiuntivi.
Un primo approccio veloce e fugace, quindi, quello avuto da Gamesurf con questo Far Cry Predator (solo tre le mappe messe a disposizione per questa prova). Un test sufficiente per prendere atto di come Ubisoft abbia, una volta tanto, giocato sul sicuro, andando a replicare con le sapienti aggiunte del caso, l'ottimo prodotto ammirato qualche tempo fa su xbox, senza però rischiare l'osso del collo nel voler proporre qualcosa di veramente nuovo. Che sia Predator un tributo a Far Cry ? Un'abile mossa commerciale per spremere a dovere un titolo che potrebbe riproporsi puntualmente nelle release list della casa transalpina? Al momento tutte le opzioni sono valide, almeno finchè non potremo provare la versione definitiva del gioco, che dovrebbe vedere la luce entro la fine di questo mese.
Ammirate alla vostra destra una riproduzione dell'acqua con tanto di onde incorporate e relativo rollio delle imbarcazioni. Bello, senza dubbio, ma non ci soffermeremo troppo a decantarne le virtù o a segnalarne i difetti, dal momento che la stessa Ubisoft si affrettata a dichiarare che proprio questo particolare effetto grafico è lungi dall'essere completo. Meglio quindi guardare a sinistra, dove la folta vegetazione tropicale vi permette di mimetizzarvi allo sguardo dei vostri nemici. Ovviamente non dovrete far caso al fatto che in queste vegetazione non solo potrete nascondere la vostra persona, ma potrete anche infilarvici in mezzo. In tutti i sensi. Il clipping sembra essere una delle costanti di Far Cry e pare che il passaggio a Xbox 360 non sia servito a granchè sotto questo punto di vista e si dovrà attendere ancora qualche tempo e un motore chiamato Crysys per vedere delle collisioni realistiche, con buona pace della potenza hardware messa a disposizione da Microsoft. Viene quindi da chiedersi se la versione Xbox ammirata qualche tempo fa fosse realmente fuori scala o se, per contro, Ubisoft ha preferito giocare sul sicuro per la versione Xbox360 riproponendo con il minimo sforzo un titolo di sicuro successo e con un appeal visivo che raramente si può ammirare su altri titoli.
A questo punto meglio guardare avanti e fare attenzione al vero "sugo" del gioco, pur non senza scendere nuovamente a patti con la propria coscienza e negare a sé stessi che, in fondo, l'intelligenza artificiale avversaria non sia certo accresciuta. Certo, qualche timido passetto in avanti si vede, questo sia chiaro. I nemici tendono a reagire con una maggiore prontezza di riflessi, a unirsi in piccoli gruppi per contrattaccare e in generale pare posseggano una visione periferica a lungo raggio. Ne consegue che l'approccio richiesto per uscire indenni da questo paradiso tropicale sarà legato, ancora una volta, all'evitare accuratamente azioni "rambesche" in favore di un gameplay a forti tinte stealth, sebbene questo si alterni a feroci scontri a fuoco dove potrete far valere la bontà della vostra mira e del vasto armamentario che vi sarà messo a disposizione.
I comandi di gioco assecondano adeguatamente le scelte prese a tavolino dal team di sviluppo. Strisciare nel folto della vegetazione, avvicinarsi in silenzio al nemico per colpirlo senza essere visti sono azioni fondamentali per vedere il "The End" al termine dell'avventura. Come sempre saranno svariati i mezzi di locomozione a disposizione del giocatore, siano essi di terra, mare o aerei tra cui spicca il famoso deltaplano, divenuto ormai uno dei simboli universali di Far Cry. Da non sottovalutare anche le possibilità legate ai poteri "ferini" che faranno parte del campionario delle azioni a disposizione di Jack Carver da un certo punto in poi della missione (il nostro protagonista rimarrà vittima dello stesso male che cerca di combattere). Vista e udito amplificati, così come lo saranno anche la velocità e la potenza fisica, saranno alla base di un nuovo set di azioni e opportunità d'offesa, offrendo quindi un ventaglio di soluzioni maggiormente variegato e intrigante. Come di consuetudine sarà presente anche una valida modalità multigiocatore, apprezzata sia nella sua versione PC, che in quella Xbox Live, grazie anche alla possibilità data al giocatore di poter creare da sé le proprie mappe di gioco. Un'opportunità, su Xbox 360, facilitata dalla presenza del marketplace, che consentirà una più vasta e articolata diffusione di questi contenuti aggiuntivi.
Un primo approccio veloce e fugace, quindi, quello avuto da Gamesurf con questo Far Cry Predator (solo tre le mappe messe a disposizione per questa prova). Un test sufficiente per prendere atto di come Ubisoft abbia, una volta tanto, giocato sul sicuro, andando a replicare con le sapienti aggiunte del caso, l'ottimo prodotto ammirato qualche tempo fa su xbox, senza però rischiare l'osso del collo nel voler proporre qualcosa di veramente nuovo. Che sia Predator un tributo a Far Cry ? Un'abile mossa commerciale per spremere a dovere un titolo che potrebbe riproporsi puntualmente nelle release list della casa transalpina? Al momento tutte le opzioni sono valide, almeno finchè non potremo provare la versione definitiva del gioco, che dovrebbe vedere la luce entro la fine di questo mese.