Field Commander
di
Marco Modugno
La guerra è guerra. A quel Advance Wars comparso qualche mese fa sul Nintendo DS, la SOE risponde con uno strategico a turni, distribuito sul mercato europeo dalla "gallina dalle uova d'oro" Ubisoft, con il chiaro intento di accaparrarsi in via definitiva il pubblico degli appassionati.
Il gioco, in uscita entro i primi mesi della prossima primavera, mette in chiaro senza mezzi termini già dal titolo i suoi contenuti.
La campagna in singolo, lunga ben 30 missioni, vi vedrà indossare i panni di uno degli 11 generali a disposizione, rappresentati da una piccola icona fumettosa che fa capire, fin dall'inizio, come dopotutto si tratti di un gioco per console. La trama principale, ahimè, denota meno creatività del verbale di una riunione di condominio. Il vostro alter ego combatte nell'ATLAS, gruppo militare al servizio delle nazioni alleate contro la COBRA, omologa fazione della Nazione Ombra. Era dai tempi dei primi romanzi di Ian Fleming che non leggevo nomi del genere, ma allora erano i primi anni '60, diamine! Superato questo primo impatto, comunque, poco felice se avete più di 14 anni e vi è capitato di provare uno strategico "serio" su PC, potrete finalmente apprezzare le qualità indiscutibili di un gioco unico nel suo genere, almeno per quanto riguarda il mondo dei videogiochi da tasca.
L'impostazione è rigidamente quella a turni, con esclusione di qualsiasi elemento RTS. Al comando di un esercito di unità terrestri, navali o aeree, anche queste dall'aspetto alquanto fumettoso e assomiglianti solo vagamente alle controparti reali, dovrete, a seconda dell'incarico assegnatovi, ripulire la mappa dalle unità nemiche o conquistare determinati edifici.
La varietà dell'arsenale a vostra disposizione è decisamente elevato, 36 mezzi diversi in tutto, e il divertimento è aumentato dall'esistenza di edifici speciali che conferiranno alla vostra fazione la possibilità di utilizzare veri e propri attacchi speciali. La fabbrica di napalm, per esempio, vi consentirà di saturare di gelatina incendiaria un'intera area, con i devastanti quanto immaginabili effetti sulla fanteria e le unità leggere del nemico. Mentre il cannone satellitare vi permetterà d'incenerire dall'orbita gli avversari da qualsiasi distanza.
Il motore grafico, non esente in questa versione d'anteprima da qualche inceppamento di troppo e perfino da alcuni sgraditi crash, che vogliamo vedere eliminati al momento del rilascio della versione definitiva, fa comunque egregiamente il suo dovere, ricreando variegati scenari 3D sviluppati su tre livelli "virtuali" di gioco: aria, superficie e profondità marine. Le unità, ovviamente, si muoveranno su una griglia invisibile sfruttando a loro vantaggio, e a discapito del nemico, le asperità e le coperture offerte dal terreno. Certo, l'engine della PSP ha mostrato di poter essere sfruttato molto più a fondo, vedi ad esempio King Kong. D'altro canto, difficilmente tra gli appassionati di RTS e strategici a turni si annidano smanettoni all'ultimo pixel, ed è per questo che molti generali da mouse e tastiera continuano ancor oggi a rimpiangere il 2D isometrico. Dove il motore dà il meglio di sé, comunque, è nel comparto effetti speciali. Esplosioni e simili sembrano quasi vere, sul piccolo ma nitido monitor della PSP!
Solo discreto, invece il comparto sonoro. Le musiche sono poco più che dimenticabili jingle e il parlato dei comandanti nemici, pronti ad insultarvi e provocarvi, ed alleati, spesso forieri di consigli, è credibile nell'insieme pur senza raggiungere mai livelli d'eccellenza.
La versione in prova non ha consentito, a causa di qualche bug di troppo, un esame così approfondito da poter esprimere un giudizio inequivocabile sull'IA degli avversari. L'impressione d'insieme, però, è stata senz'altro buona, soprattutto considerando la limitata capacità di calcolo della piccola console.
La campagna principale, dicevamo, è tutt'altro che corta, e la curva d'apprendimento piuttosto ripida non faciliterà le cose, specie ai giocatori neofiti. Se però 30 missioni non vi saranno bastate, il titolo SOE implementa un comparto multiplayer forte di ben 4 opzioni di gioco differenti.
La dinamica a turni consente infatti di spaziare dalla modalità monoconsole, in cui i due contendenti effettuano la mossa a turno, appunto, passandosi di mano la PSP, a quella in locale wireless, uno contro uno, sfruttabile in treno come sul divano del vostro salotto. Inoltre, seguendo il filone comune a molti dei giochi PSP di seconda generazione, FC offre la possibilità di giocare via Internet, sui server approntati dalla SOE.
E' possibile farlo in tempo reale, ovviamente, o in una sorta di "playbymail" molto scacchistico, in cui senza limiti di tempo ciascuno giocatore studia con cura la sua mossa per poi "caricarla" sul server. L'avversario, dovunque si trovi nel mondo, potrà scaricarla e subirla sulla propria console, salvo poi ricambiare nello stesso modo, allungando così i tempi di conclusione di una partita ma conferendo anche massimo spessore agli aspetti strategici.
Infine, come ulteriore chicca, sarà presente nella versione definitiva del gioco un editor completo di mappe e missioni, da condividere su Internet rendendole disponibili per tutti, un po' come accade per le avventure di Neverwinter Nights, tanto per capirci.
La carne al fuoco è tanta, come si suol dire, anche se, riflettendo qualche istante sulle caratteristiche dell'utente europeo medio di PSP, giovanissimo e solitamente amante di atmosfere virtuali ultradrenaliniche, non possiamo non manifestare qualche perplessità sugli sbocchi di mercato di un titolo decisamente hardcore, pensato e sviluppato per strateghi puri, di quelli che rifiutano anche gli RTS con sdegno, convinti che pensare per meno di dieci minuti ad una singola mossa di gioco sia disdicevole e poco professionale. In quel caso, inoltre, questo target di pubblico, di una fascia d'età decisamente più matura, potrebbe in definitiva non apprezzare troppo certe licenze fumettose della grafica e del gameplay.
Rimane il fatto, comunque, che FC rappresenterà un'occasione unica, per i fan delle console portatili, di tenere il loro esercito in tasca, pronti a scatenare una battaglia in ufficio, in metropolitana o nell'atrio di un aeroporto. Solo per questo, pensiamo, l'esperimento andava comunque tentato. Attendiamo l'uscita del titolo sul mercato per giudicarne definitivamente l'esito.
Il gioco, in uscita entro i primi mesi della prossima primavera, mette in chiaro senza mezzi termini già dal titolo i suoi contenuti.
La campagna in singolo, lunga ben 30 missioni, vi vedrà indossare i panni di uno degli 11 generali a disposizione, rappresentati da una piccola icona fumettosa che fa capire, fin dall'inizio, come dopotutto si tratti di un gioco per console. La trama principale, ahimè, denota meno creatività del verbale di una riunione di condominio. Il vostro alter ego combatte nell'ATLAS, gruppo militare al servizio delle nazioni alleate contro la COBRA, omologa fazione della Nazione Ombra. Era dai tempi dei primi romanzi di Ian Fleming che non leggevo nomi del genere, ma allora erano i primi anni '60, diamine! Superato questo primo impatto, comunque, poco felice se avete più di 14 anni e vi è capitato di provare uno strategico "serio" su PC, potrete finalmente apprezzare le qualità indiscutibili di un gioco unico nel suo genere, almeno per quanto riguarda il mondo dei videogiochi da tasca.
L'impostazione è rigidamente quella a turni, con esclusione di qualsiasi elemento RTS. Al comando di un esercito di unità terrestri, navali o aeree, anche queste dall'aspetto alquanto fumettoso e assomiglianti solo vagamente alle controparti reali, dovrete, a seconda dell'incarico assegnatovi, ripulire la mappa dalle unità nemiche o conquistare determinati edifici.
La varietà dell'arsenale a vostra disposizione è decisamente elevato, 36 mezzi diversi in tutto, e il divertimento è aumentato dall'esistenza di edifici speciali che conferiranno alla vostra fazione la possibilità di utilizzare veri e propri attacchi speciali. La fabbrica di napalm, per esempio, vi consentirà di saturare di gelatina incendiaria un'intera area, con i devastanti quanto immaginabili effetti sulla fanteria e le unità leggere del nemico. Mentre il cannone satellitare vi permetterà d'incenerire dall'orbita gli avversari da qualsiasi distanza.
Il motore grafico, non esente in questa versione d'anteprima da qualche inceppamento di troppo e perfino da alcuni sgraditi crash, che vogliamo vedere eliminati al momento del rilascio della versione definitiva, fa comunque egregiamente il suo dovere, ricreando variegati scenari 3D sviluppati su tre livelli "virtuali" di gioco: aria, superficie e profondità marine. Le unità, ovviamente, si muoveranno su una griglia invisibile sfruttando a loro vantaggio, e a discapito del nemico, le asperità e le coperture offerte dal terreno. Certo, l'engine della PSP ha mostrato di poter essere sfruttato molto più a fondo, vedi ad esempio King Kong. D'altro canto, difficilmente tra gli appassionati di RTS e strategici a turni si annidano smanettoni all'ultimo pixel, ed è per questo che molti generali da mouse e tastiera continuano ancor oggi a rimpiangere il 2D isometrico. Dove il motore dà il meglio di sé, comunque, è nel comparto effetti speciali. Esplosioni e simili sembrano quasi vere, sul piccolo ma nitido monitor della PSP!
Solo discreto, invece il comparto sonoro. Le musiche sono poco più che dimenticabili jingle e il parlato dei comandanti nemici, pronti ad insultarvi e provocarvi, ed alleati, spesso forieri di consigli, è credibile nell'insieme pur senza raggiungere mai livelli d'eccellenza.
La versione in prova non ha consentito, a causa di qualche bug di troppo, un esame così approfondito da poter esprimere un giudizio inequivocabile sull'IA degli avversari. L'impressione d'insieme, però, è stata senz'altro buona, soprattutto considerando la limitata capacità di calcolo della piccola console.
La campagna principale, dicevamo, è tutt'altro che corta, e la curva d'apprendimento piuttosto ripida non faciliterà le cose, specie ai giocatori neofiti. Se però 30 missioni non vi saranno bastate, il titolo SOE implementa un comparto multiplayer forte di ben 4 opzioni di gioco differenti.
La dinamica a turni consente infatti di spaziare dalla modalità monoconsole, in cui i due contendenti effettuano la mossa a turno, appunto, passandosi di mano la PSP, a quella in locale wireless, uno contro uno, sfruttabile in treno come sul divano del vostro salotto. Inoltre, seguendo il filone comune a molti dei giochi PSP di seconda generazione, FC offre la possibilità di giocare via Internet, sui server approntati dalla SOE.
E' possibile farlo in tempo reale, ovviamente, o in una sorta di "playbymail" molto scacchistico, in cui senza limiti di tempo ciascuno giocatore studia con cura la sua mossa per poi "caricarla" sul server. L'avversario, dovunque si trovi nel mondo, potrà scaricarla e subirla sulla propria console, salvo poi ricambiare nello stesso modo, allungando così i tempi di conclusione di una partita ma conferendo anche massimo spessore agli aspetti strategici.
Infine, come ulteriore chicca, sarà presente nella versione definitiva del gioco un editor completo di mappe e missioni, da condividere su Internet rendendole disponibili per tutti, un po' come accade per le avventure di Neverwinter Nights, tanto per capirci.
La carne al fuoco è tanta, come si suol dire, anche se, riflettendo qualche istante sulle caratteristiche dell'utente europeo medio di PSP, giovanissimo e solitamente amante di atmosfere virtuali ultradrenaliniche, non possiamo non manifestare qualche perplessità sugli sbocchi di mercato di un titolo decisamente hardcore, pensato e sviluppato per strateghi puri, di quelli che rifiutano anche gli RTS con sdegno, convinti che pensare per meno di dieci minuti ad una singola mossa di gioco sia disdicevole e poco professionale. In quel caso, inoltre, questo target di pubblico, di una fascia d'età decisamente più matura, potrebbe in definitiva non apprezzare troppo certe licenze fumettose della grafica e del gameplay.
Rimane il fatto, comunque, che FC rappresenterà un'occasione unica, per i fan delle console portatili, di tenere il loro esercito in tasca, pronti a scatenare una battaglia in ufficio, in metropolitana o nell'atrio di un aeroporto. Solo per questo, pensiamo, l'esperimento andava comunque tentato. Attendiamo l'uscita del titolo sul mercato per giudicarne definitivamente l'esito.
Field Commander
Field Commander
Dove c'è una battaglia, c'è Ubisoft. La blasonatissima software house, stavolta in veste di distributore per il mercato europeo, non ha esitato a raccogliere la sfida lanciata dalla SOE di portare uno strategico a turni su una console portatile. Il precedente tentativo della Intelligence Systems con Advance Wars per Nintendo DS, anche per colpa del look eccessivamente "nippo-cartooonoso", non aveva premiato al botteghino. Il gioco presentato dai creatori di Untold Legends mostra i muscoli fin da questa anteprima, forte di un motore 3D efficiente, di ben 30 missioni in singolo e di 4 opzioni multiplayer. Basterà una tecnica (quasi) impeccabile e un aspetto accattivante a conquistare nuovi adepti tra i giovanissimi (in media) utenti europei della PSP?