FIFA 12
di
Davide Bartoccelli
La prossima simulazione calcistica EA scende in campo per la prima volta in Italia, paese dei santi, poeti, navigatori ed espertissimi commissari tecnici. Come ogni anno l'attesa é spasmodica e alla luce delle vendite software dell'ultimo decennio, anche il prossimo anno vedrà il solito 'superclasico' tra i giochi più amati dagli italiani: FIFA e PES, scontro infinito che riflette un po' la nostra atavica cultura fatta di campanilismo sfrenato, tifo contro e subdole simulazioni. E come ogni anno, é il nuovo FIFA 12 ad iniziare per primo il ritiro precampionato e mostrare al pubblico i nuovi acquisti, nuovi schemi e nuovi ambiziosi obiettivi vincenti. Nella vita di tutti i giorni la prima impressione può essere ingannevole, più difficilmente nell'iper-specializzato mondo delle produzioni di videogames, dove nulla é lasciato al caso e dove una versione pre alpha -o almeno così ci é stato detto- può già impressionare a livello tecnico e, perché no, anche a livello emozionale.
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Dopo aver assaporato i rinnovati menu di gioco, un po' più pratici ma sostanzialmente molto simili ai precedenti, é il momento di scendere in campo e iniziare a fare sul serio, gustando le acclamate novità di gameplay pad alla mano, senza filtri né video di sviluppo che tengano. Veniamo subito accolti dalla nuova, spettacolare, telecamera televisiva, ottimamente posizionata e utile al riconoscimento degli stili e della fisionomia dei giocatori, probabilmente la migliore mai vista nella saga FIFA. Un impatto grafico che ricorda da vicino il risultato dell'anno scorso, ma reso più affascinante dalla gestione delle telecamere e dello zoom, mai invasivo e sempre funzionale al gameplay.
Palla al centro, retropassaggio e via con la ragnatela di passaggi per ubriacare l'avversario. Che però ruba palla e s'invola verso il portiere indisturbato, scivolata da ultimo uomo... rigore sacrosanto ed espulsione diretta. Fin qui tutto bene, nulla da dire sull'operato dell'arbitro, né sull'errore difensivo. Impatto assolutamente realistico e verosimile, esattamente com'é stato per il resto del primo hands on di FIFA 12.
La nuova simulazione calcistica di casa EA sembra essere riuscita a migliorare l'ottimo lavoro fatto l'anno scorso, quando aveva introdotto features di complicata implementazione, quali il controllo a 360 e una nuova fisica del pallone. A dir la verità, quest'anno il feeling in campo sembra essere sensibilmente più realistico e accattivante, principalmente per le importanti novità apportate sul settore del motore fisico, che regala delle animazioni dei giocatori di livello estremamente complesso e situazioni di gioco convincenti e spettacolari. Ci é capitato più volte di ruzzolare a terra insieme al nostro avversario dopo un contrasto in corsa, o eludere una gamba tesa con un movimento felpato del nostro giocatore, esclusivamente grazie ad un giusto timing sul joypad, che si traduce in tempismo perfetto sul campo.
La gestione delle collisioni tra giocatori e la conseguente reazione fisica ci é sembrata già ad un livello avanzato di sviluppo, proponendosi fin dai primi minuti di gioco come una delle caratteristiche vincenti di FIFA 12. Per la prima volta in un campo di calcio virtuale abbiamo visto calciatori sgomitare in corsa per davvero, puntare il pallone e prendere la gamba, o alzare un piede con cognizione di causa, per evitare di scalciare un avversario a terra ed essere pronti sul pallone prima di tutti gli altri.
Il nuovo motore che rende possibile tutto ciò, il cosiddetto Impact Engine, si sente eccome, regalando situazioni di gioco nuove e variegate, oltre a scene di fair play memorabili, nel caso in cui l'animazione é utilizzata per evitare una collisione violenta tra un giocatore in corsa e uno in scivolata, e il giocatore in possesso palla salta con eleganza il corpo del difensore per proseguire la corsa in equilibrio precario. Sarà così molto frequente vedere giocatori che rotolano sul campo dopo un tackle, o che perdono vistosamente l'equilibrio dopo aver svettato per un colpo di testa e innumerevoli situazioni di gioco verosimili e inaspettate, come gli scatti corpo a corpo e le spallate strategiche dei difensori quando l'attaccante si coordina per un tiro dalla distanza.
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Dopo aver assaporato i rinnovati menu di gioco, un po' più pratici ma sostanzialmente molto simili ai precedenti, é il momento di scendere in campo e iniziare a fare sul serio, gustando le acclamate novità di gameplay pad alla mano, senza filtri né video di sviluppo che tengano. Veniamo subito accolti dalla nuova, spettacolare, telecamera televisiva, ottimamente posizionata e utile al riconoscimento degli stili e della fisionomia dei giocatori, probabilmente la migliore mai vista nella saga FIFA. Un impatto grafico che ricorda da vicino il risultato dell'anno scorso, ma reso più affascinante dalla gestione delle telecamere e dello zoom, mai invasivo e sempre funzionale al gameplay.
Palla al centro, retropassaggio e via con la ragnatela di passaggi per ubriacare l'avversario. Che però ruba palla e s'invola verso il portiere indisturbato, scivolata da ultimo uomo... rigore sacrosanto ed espulsione diretta. Fin qui tutto bene, nulla da dire sull'operato dell'arbitro, né sull'errore difensivo. Impatto assolutamente realistico e verosimile, esattamente com'é stato per il resto del primo hands on di FIFA 12.
La nuova simulazione calcistica di casa EA sembra essere riuscita a migliorare l'ottimo lavoro fatto l'anno scorso, quando aveva introdotto features di complicata implementazione, quali il controllo a 360 e una nuova fisica del pallone. A dir la verità, quest'anno il feeling in campo sembra essere sensibilmente più realistico e accattivante, principalmente per le importanti novità apportate sul settore del motore fisico, che regala delle animazioni dei giocatori di livello estremamente complesso e situazioni di gioco convincenti e spettacolari. Ci é capitato più volte di ruzzolare a terra insieme al nostro avversario dopo un contrasto in corsa, o eludere una gamba tesa con un movimento felpato del nostro giocatore, esclusivamente grazie ad un giusto timing sul joypad, che si traduce in tempismo perfetto sul campo.
La gestione delle collisioni tra giocatori e la conseguente reazione fisica ci é sembrata già ad un livello avanzato di sviluppo, proponendosi fin dai primi minuti di gioco come una delle caratteristiche vincenti di FIFA 12. Per la prima volta in un campo di calcio virtuale abbiamo visto calciatori sgomitare in corsa per davvero, puntare il pallone e prendere la gamba, o alzare un piede con cognizione di causa, per evitare di scalciare un avversario a terra ed essere pronti sul pallone prima di tutti gli altri.
Il nuovo motore che rende possibile tutto ciò, il cosiddetto Impact Engine, si sente eccome, regalando situazioni di gioco nuove e variegate, oltre a scene di fair play memorabili, nel caso in cui l'animazione é utilizzata per evitare una collisione violenta tra un giocatore in corsa e uno in scivolata, e il giocatore in possesso palla salta con eleganza il corpo del difensore per proseguire la corsa in equilibrio precario. Sarà così molto frequente vedere giocatori che rotolano sul campo dopo un tackle, o che perdono vistosamente l'equilibrio dopo aver svettato per un colpo di testa e innumerevoli situazioni di gioco verosimili e inaspettate, come gli scatti corpo a corpo e le spallate strategiche dei difensori quando l'attaccante si coordina per un tiro dalla distanza.
FIFA 12
FIFA 12
La prima versione di FIFA 12 testata in casa EA ha già mostrato una struttura solida e un interessante margine di miglioramento, specialmente per quanto riguarda le grandi novità di gameplay rese possibili dal sofisticato motore fisico Impact Engine, come le spettacolari animazioni e le collisioni intelligenti che hanno cambiato ancora l'apprezzata giocabilità di FIFA 11, in meglio. Un'impressione di forza e completezza degna di un campione in carica, che non vuole abdicare e ha ancora tanta ambizione e voglia di vincere la prossima stagione calcistica.