FIFA 14
di
Roberto Vicario
Il calcio di agosto, solitamente, si dice conti poco. Un sacco di amichevoli, la pesantezza della preparazione estiva nelle gambe e squadre in corso d'opera che subisco innesti e partenze. Anche il calcio virtuale, ad agosto, non va in vacanza, e il mese più afoso dell'anno é teatro di una serie di sfide giocate su versioni alpha e pre alpha dei titoli che andranno ad allietare le giornate autunnali ed invernali che verranno.
Questa volta é il turno di FIFA 14 che, se avete modo di seguirci, abbiamo già trattato più volte negli scorsi mesi. Una nuova versione del codice ci ha dato modo di saggiare, con molta calma, alcune delle nuove peculiarità che il titolo sarà in grado di offrire.
Un gioco basato sull'inerzia
La demo che ci é stata messa a disposizione ci ha dato modo di poter testare il gameplay nudo e crudo. Come ben sapete, quest'anno grande attenzione é stata riposta nel ricreare tutti i movimenti dei giocatori sul campo, portando la famosa inerzia, tante volte nominata all'interno di un titolo calcistico, a diventare un parametro fondamentale all'interno di una partita di calcio virtuale.
Prese due squadre molto blasonate come PSG e Bayern Monaco, abbiamo subito deciso di saggiare le nuove qualità. Con nostro grande stupore abbiamo notato come effettivamente tutti i movimenti dei giocatori sia negli spazi stretti che negli allunghi sono diventati più realistici e determinanti.
Muoversi tra due avversari, passare dalla corsa blanda allo scatto sulla fascia o più semplicemente effettuare un repentino cambio di direzione sono movimenti che ora richiederanno un certo tempo di realizzazione, decisamente più realistico e legato alla prestanza fisica ed atletica del giocatore.
Tutto questo si traduce in una differenziazione maggiore delle abilità dei giocatori da una squadra a 4-5 stelle ad una di sole 2-3. I calciatori meno abili impiegheranno più tempo ad effettuare determinati movimenti, costringendo il giocatore a calcolare in maniera saggia ed equilibrata ogni singolo spostamento. Ad influenzare questi elementi, come già successo in passato, ci penseranno le condizioni climatiche e il deterioramente del campo da gioco.
A questo fattore bisogna poi aggiungere una nuova variabile che diventerà, scommettiamo già adesso, determinante nell'economia di un match. Grazie alla levetta del pad adesso si potrà giocare molto di più con il fisico, rendendo le partite più “maschie” e la lotta per il possesso palla più importante che mai. Giocatori come Ibrahimovic, Llorente o Gomez, molto prestanti fisicamente, potranno utilizzare la loro mole per proteggere il pallone, così da poter dare la possibilità al resto della squadra di salire ed impostare l'azione offensiva.
In questo senso, ci é molto piaciuta la nuova gestione dell'intelligenza artificiale sia per quanto riguarda i nostri compagni, quanto per gli avversari. I nostri calciatori, rispetto al capitolo precedente hanno ulteriormente affinato alcuni movimenti fondamentali per rendere la manovra di gioco più fluida. Triangoli, sovrapposizioni ed inserimenti in particolare, risultano più naturali, e difficilmente troveremo “omini” vagare per il campo che non sanno cosa fare. Molto positiva é stata anche la reazione delle squadre avversarie che abbiamo sfidato. A dfferenza di FIFA13 i nostri avversari porteranno in campo un pressing più realistico per tutto l'arco dei novanta minuti, inoltre, esattamente come noi, qualche volta - il tutto basato sulla qualità delle squadre messe in campo - potranno compiere errori di marcatura, disimpegno e così via, rendendo la partita più varia e decisamente meno prevedibile. A mettere la così detta ciliegina sulla torta, ci pensano i portieri con un ulteriore affinamento delle loro doti tra i pali.
Ovviamente qualche difetto persiste, in particolare siamo curiosi di testare quanto potrà incidere il fisico del giocatore su questa nuova giocabilità basata principalmente sull'inerzia, senza contare il fatto che esistono ancora alcune dinamiche che rendono meno realistico il titolo. In particolare nominiamo la gestione dei calci d'angolo e dei colpi di testa più in generale, ma sopratutto il disimpegno lungo, con il difensore che la maggior parte delle volte rinvia sui piedi del giocatore avversario la palla, facendo di consegnuenza partire il contropiede a pochi metri dalla porta.
Chiudiamo la disamina citando altri due elementi molto importanti: la fisica della palla e la giocabilità in manuale. Nel primo caso ci siamo trovati davanti a quella che, in ordine di importanza, é la seconda, grande, novità di quest'anno. Tirare un pallone ora é una sensazione decisamente più piacevole e oltre ai tiri classici, sarà possibile - in base al contesto - effettuare potenti sciabolate raso terra o spettacolari tiri al volo. Tutto grazie ad un nuovo sistema che migliora molto l'avvicinamento del giocatore al pallone, evitando definitivamente quell'effetto “scivolata” che si notava nei precedenti capitolo quando ci si approcciava al tiro, magari in corsa.
Infine, giusto per non farci mancare nulla, abbiamo provato anche a giocare una partita in full manual. Grazie a tutte queste nuove feature anche il gioco in manuale, pur conservando la sua filosofia, risulta fortemente influenzato dalle novità. Una partita sola é ovviamente troppo poco per poter giudicare con un verdetto definitivo se ci sia piaciuto o meno, aspettiamo quindi il codice completo per poter dipanare tutti i dubbi dei manualisti.
Sotto l'aspetto estetico, sebbene avessimo tra le mani una versione pre alpha del prodotto, il titolo non ci é sembrato molto distante graficamente da quanto visto nei capitoli precedenti. Di sicuro, questo é solamente un piccolo antipasto prima di entrare di diritto all'interno della nuova generazione anche con la seria calcistica di EA. Inoltre nel codice provato le rose e le divise non erano ancora state aggiornate ai kit del 2013/14.
Tirando le prime - sommarie - conclusioni possiamo quindi affermare che FIFA 14 ci ha divertito tanto, portandoci a costruire più volte azioni che hanno sfruttato il nuovo focus del titolo: la battaglia per il possesso palla e il fisico dei giocatori. Di sicuro non ci troviamo davanti ad un titolo rivoluzionario, ma la presenza di tante nuove animazioni per i calciatori, un ancor più pulito sistema di contatto, la nuova fisica per calciare il pallone e l'intelligenza artificiale più che mai convincente, sono sicuramente elementi che vi spingeranno a provare anche questo nuovo capitolo.
Questa volta é il turno di FIFA 14 che, se avete modo di seguirci, abbiamo già trattato più volte negli scorsi mesi. Una nuova versione del codice ci ha dato modo di saggiare, con molta calma, alcune delle nuove peculiarità che il titolo sarà in grado di offrire.
Un gioco basato sull'inerzia
La demo che ci é stata messa a disposizione ci ha dato modo di poter testare il gameplay nudo e crudo. Come ben sapete, quest'anno grande attenzione é stata riposta nel ricreare tutti i movimenti dei giocatori sul campo, portando la famosa inerzia, tante volte nominata all'interno di un titolo calcistico, a diventare un parametro fondamentale all'interno di una partita di calcio virtuale.
Prese due squadre molto blasonate come PSG e Bayern Monaco, abbiamo subito deciso di saggiare le nuove qualità. Con nostro grande stupore abbiamo notato come effettivamente tutti i movimenti dei giocatori sia negli spazi stretti che negli allunghi sono diventati più realistici e determinanti.
Muoversi tra due avversari, passare dalla corsa blanda allo scatto sulla fascia o più semplicemente effettuare un repentino cambio di direzione sono movimenti che ora richiederanno un certo tempo di realizzazione, decisamente più realistico e legato alla prestanza fisica ed atletica del giocatore.
Tutto questo si traduce in una differenziazione maggiore delle abilità dei giocatori da una squadra a 4-5 stelle ad una di sole 2-3. I calciatori meno abili impiegheranno più tempo ad effettuare determinati movimenti, costringendo il giocatore a calcolare in maniera saggia ed equilibrata ogni singolo spostamento. Ad influenzare questi elementi, come già successo in passato, ci penseranno le condizioni climatiche e il deterioramente del campo da gioco.
A questo fattore bisogna poi aggiungere una nuova variabile che diventerà, scommettiamo già adesso, determinante nell'economia di un match. Grazie alla levetta del pad adesso si potrà giocare molto di più con il fisico, rendendo le partite più “maschie” e la lotta per il possesso palla più importante che mai. Giocatori come Ibrahimovic, Llorente o Gomez, molto prestanti fisicamente, potranno utilizzare la loro mole per proteggere il pallone, così da poter dare la possibilità al resto della squadra di salire ed impostare l'azione offensiva.
In questo senso, ci é molto piaciuta la nuova gestione dell'intelligenza artificiale sia per quanto riguarda i nostri compagni, quanto per gli avversari. I nostri calciatori, rispetto al capitolo precedente hanno ulteriormente affinato alcuni movimenti fondamentali per rendere la manovra di gioco più fluida. Triangoli, sovrapposizioni ed inserimenti in particolare, risultano più naturali, e difficilmente troveremo “omini” vagare per il campo che non sanno cosa fare. Molto positiva é stata anche la reazione delle squadre avversarie che abbiamo sfidato. A dfferenza di FIFA13 i nostri avversari porteranno in campo un pressing più realistico per tutto l'arco dei novanta minuti, inoltre, esattamente come noi, qualche volta - il tutto basato sulla qualità delle squadre messe in campo - potranno compiere errori di marcatura, disimpegno e così via, rendendo la partita più varia e decisamente meno prevedibile. A mettere la così detta ciliegina sulla torta, ci pensano i portieri con un ulteriore affinamento delle loro doti tra i pali.
Ovviamente qualche difetto persiste, in particolare siamo curiosi di testare quanto potrà incidere il fisico del giocatore su questa nuova giocabilità basata principalmente sull'inerzia, senza contare il fatto che esistono ancora alcune dinamiche che rendono meno realistico il titolo. In particolare nominiamo la gestione dei calci d'angolo e dei colpi di testa più in generale, ma sopratutto il disimpegno lungo, con il difensore che la maggior parte delle volte rinvia sui piedi del giocatore avversario la palla, facendo di consegnuenza partire il contropiede a pochi metri dalla porta.
Chiudiamo la disamina citando altri due elementi molto importanti: la fisica della palla e la giocabilità in manuale. Nel primo caso ci siamo trovati davanti a quella che, in ordine di importanza, é la seconda, grande, novità di quest'anno. Tirare un pallone ora é una sensazione decisamente più piacevole e oltre ai tiri classici, sarà possibile - in base al contesto - effettuare potenti sciabolate raso terra o spettacolari tiri al volo. Tutto grazie ad un nuovo sistema che migliora molto l'avvicinamento del giocatore al pallone, evitando definitivamente quell'effetto “scivolata” che si notava nei precedenti capitolo quando ci si approcciava al tiro, magari in corsa.
Infine, giusto per non farci mancare nulla, abbiamo provato anche a giocare una partita in full manual. Grazie a tutte queste nuove feature anche il gioco in manuale, pur conservando la sua filosofia, risulta fortemente influenzato dalle novità. Una partita sola é ovviamente troppo poco per poter giudicare con un verdetto definitivo se ci sia piaciuto o meno, aspettiamo quindi il codice completo per poter dipanare tutti i dubbi dei manualisti.
Sotto l'aspetto estetico, sebbene avessimo tra le mani una versione pre alpha del prodotto, il titolo non ci é sembrato molto distante graficamente da quanto visto nei capitoli precedenti. Di sicuro, questo é solamente un piccolo antipasto prima di entrare di diritto all'interno della nuova generazione anche con la seria calcistica di EA. Inoltre nel codice provato le rose e le divise non erano ancora state aggiornate ai kit del 2013/14.
Tirando le prime - sommarie - conclusioni possiamo quindi affermare che FIFA 14 ci ha divertito tanto, portandoci a costruire più volte azioni che hanno sfruttato il nuovo focus del titolo: la battaglia per il possesso palla e il fisico dei giocatori. Di sicuro non ci troviamo davanti ad un titolo rivoluzionario, ma la presenza di tante nuove animazioni per i calciatori, un ancor più pulito sistema di contatto, la nuova fisica per calciare il pallone e l'intelligenza artificiale più che mai convincente, sono sicuramente elementi che vi spingeranno a provare anche questo nuovo capitolo.
FIFA 14
FIFA 14
FIFA 14 compie un ulteriore passo avanti nel lungo cammino che da FIFA 08 in poi, ha portato la serie di EA a migliorarsi costantemente anno dopo anno. Sebbene questo sia un po il capitolo di mezzo, che fa da apripista alla nuova generazione, esistono comunque validissimi motivi per impugnare il pad e mettersi a giocare.