FIFA 2001

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Novità, progressi, miglioramento qualitativo: questo é quanto ognuno di noi si aspetta di fronte ad una nuova versione di una vecchia conoscenza. Se poi il titolo in questione si aggira per i nostri monitor da circa un decennio, facili sono le previsioni su eventuali migliorie e ritocchi. Questo é quanto accade puntualmente con la serie Fifa, che nel tradizionale autunno inoltrato promette di trasportarci nel frenetico entusiasmo da stadio. Quello che é certo, é che il prodotto EA ha mantenuto negli anni alcune linee guida che lo rendono inconfondibile, pur sotto i velenosi colpi della concorrenza su console (qualcuno ha detto Winning Eleven?). Ma Fifa é Fifa, lo sappiamo tutti e, nel bene e nel male, costituisce una delle nostre quotidiane certezze
FIFA 2001
Ehi! Non sai che appoggiarsi sulla schiena è fallo?

ULTRA' DA STADIO
Dal primo fino all'ultimo, ogni prodotto della serie EA Sports fa proprio un principio inderogabile: la rappresentazione dell'evento. La spettacolarità, cioé, si muove in una posizione di primissimo piano, ancor prima del gameplay stesso, rendendo il prodotto finale una caricatura estrema in accordo con la tipica pomposità americana. Fifa 2001 continua a farsi interprete di questa filosofia dell'esteriorità, che ha portato il team di programmazione a rivedere innanzitutto il cruciale impianto grafico
Le chicche, in effetti, non sono poche, ed aumentano certamente l'appetibilità globale del gioco. Il filmato che abbiamo avuto modo di visionare rivela un dettaglio sconcertante e una cura maniacale per ogni particolare, e anche chi negli anni ha costantemente odiato l'impostazione grafica di Fifa, come il sottoscritto, dovrà per forza di cose ricredersi. Un elemento che esemplifica chiaramente il dettaglio a cui si é giunti é la presenza, nel giocatore virtuale, di scarpe che sfoggiano il numero di tacchetti regolamentare. Insomma, il numero di poligoni utilizzato non trova precedenti in un gioco di calcio e rende apprezzabile anche la minima inezia
Rimanendo in tema di giocatori, un lavoro incredibile é stato svolto nell'ambito delle animazioni. La tecnica del Motion Capture, oramai in progressivo disuso, é stata portata al limite ed utilizzata per trasportare sui monitor le movenze di ben sette campioni ovunque conosciuti: Lothar Matthaus, Hidetoshi Nakata, Paul Scholes, Thierry Henry, Edgar Davids, Gaizka Mendieta, Shimon Gershom, ma probabilmente altri ne compariranno. In base a questa varietà di movimenti e stili differenti, anche la partita virtuale assumerà sul piano estetico un ben più alto spessore perché i giocatori non calceranno o correranno tutti allo stesso modo, come siamo stati abituati a vedere fino ad ora. E i risultati di un intenso lavoro di animazione si rendono ancor più evidenti nei filmati pre-calcolati che costelleranno tutto il gioco: fasi di riscaldamento, proteste contro l'arbitro, rotolii vari sul verde campo per infortuni e le più classiche scene di esultanza nel caso di gol

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