Fight Crab 2, perfezione evolutiva – Anteprima PC
L’anteprima della demo del folle picchiaduro a base di crostacei di Calappa Games, tanto semplice nella premessa quanto profondo nell’esecuzione, un delirante viaggio all’insegna dell’ilarità
Sapevate di quella teoria scientifica secondo cui tutti i crostacei tendono ad evolvere nel tempo in granchi (estesa poi dai meme a tutte le forme di vita)? E se anche la destinazione ultima di tutti i picchiaduro fossero i granchi? Ve lo immaginate un Tekken a caso a colpi di chele?
In realtà neanche dovete far correre troppo l’immaginazione, perché abbiamo qui Fight Crab 2, il picchiaduro 3D di Calappa Games, responsabile non solo del primo Fight Crab, ma anche di “capolavori” simili come Ace of Seafood e Neo Aquarium (deve piacergli un botto il tema NdR).
Il titolo debutterà in early access su Steam tra qualche giorno, e si propone di espandere la formula dell’originale con nuovi granchi, nuove armi e nuovi gingilli con cui seminare morte e distruzione a cavallo del proprio invertebrato gigante, che potremo scegliere all’interno di un pool di specie realmente esistenti, allenare ed equipaggiare con armi più o meno convenzionali per fargli conquistare la vetta delle graduatorie.
Fight Crab 2: caratteristiche e gameplay
Non ci sono barre vita, granchio e cavaliere sono immortali, l’unico modo per averla vinta è riempire l’indicatore del danno subito in stile Super Smash Bros. dell’avversario per ribaltarlo e tenerlo giù 3 secondi come nel wrestling. Il tutto dopo averlo riempito di legnate usando spade, asce, motoseghe, dugonghi, raggi laser e altre amenità che il gioco non si fa remore a lanciarvi contro pur di intrattenervi.
Divertimento è la parola chiave di Fight Crab 2, il cui sistema di controllo si memorizza nell’arco di 5 minuti ma nasconde una profondità insospettabile. Con i due analogici si controllano movimento e direzione del crostaceo, mentre con i dorsali le chele, che possono sferrare fendenti, difendere dai colpi, lanciare cose oppure afferrare, vuoi gli oggetti sparsi in giro oppure l’avversario per non farlo fuggire.
Dovremo poi gestire la stamina del nostro fido granchio, che si ridurrà dopo troppi colpi andati a vuoto, al cui esaurimento lascerà cadere le armi a terra, che a loro volta hanno una resistenza limitata, e quindi vanno regolarmente sostituite. C’è l’imbarazzo della scelta a riguardo, tra armi da taglio, da lancio, contundenti, a lungo raggio, cavalcature organiche e non (mai visto un granchio a cavallo di una Vespa?), e persino onde energetiche e minion che combatteranno al nostro fianco. E quando la situazione si fa critica si può sempre sfoderare la “Hyper Mode” che amplifica temporaneamente i parametri, utile per un rapido contrattacco o sferrare il colpo di grazia.
La demo è piuttosto estesa e offre discreti contenuti sia in singolo che in multiplayer, con tutorial, una modalità “carriera”, eventi, match contro la CPU in stile arena di Armored Core e partite casuali contro giocatori da tutto il mondo, caratterizzati tra l’altro da un matchmaking veloce e server molto stabili; abbiamo affrontato perlopiù avversari dal Giappone, senza riscontrare lag o caricamenti di sorta.
Il bello di Fight Crab 2 è come si riesca contemporaneamente a non capirci nulla non appena iniziano a volare le mani (o le chele in questo caso) eppure in qualche modo essere sempre in controllo del proprio granchio e delle sue azioni. Il campionario di mosse non è molto ampio, ma grazie alle numerose interazioni possibili, all’imprevedibile motore fisico e alle tante variabili in campo nessun incontro è mai uguale all’altro. Tutto è molto random, vero, ma dubitiamo che la scena competitiva sia tra le priorità degli sviluppatori, che hanno dato sfogo all’immaginazione per creare un’esperienza esilarante e ricca di personalità.
Ovvio, se vi aspettate coerenza nelle meccaniche e controlli sempre puntuali rimarrete sonoramente delusi; in caso contrario, preparatevi a tante ore di sano divertimento, magari in compagnia, data la possibilità di creare stanze private online e di giocare in split-screen locale. È tutto così stupido e magnifico al tempo stesso, un inno al videogioco nella sua forma di più pura (e becera), e non vediamo l’ora di mettere le mani sul gioco completo. Astenersi seriosi.