Final Fantasy XI

di Antonio Norfo
"Come proseguiamo nella nostra strategia multi-piattaforma (affinché nuovi giocatori provino i nostri giochi), così siamo felici di iniziare una collaborazione con Microsoft e di portare per Xbox 360 il nostro MMORPG di punta". Parola di Yoichi Wada. Fra immagini e video dimostrati, fra parole e promesse espresse in una conferenza da tenere sott'occhio, l'apertura di Square-Enix alla casa di Redmont assume tutti i connotati di un imponente mossa spartiacque. Se è pur vero che Final Fantasy XI abbia sulle spalle quasi tre anni di vita, è altrettanto asseribile quanto esso viva ancora di un fascino irresistibile e di una solida fetta di seguaci (500.000 gli account attivi e più di un milione i personaggi registrati). La speranza a noi più vicina è che esso possa graziare anche l'Europa, andando così a fare ciò che la versione Ps2 si è limitata a fare nei soli mercati ntsc.

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Altro punto da evidenziare è il come i server condivisi (come ora avviene per quanto concerne Pc e Playstation 2) possano ingigantire una di per sé cospicua comunità. Uno spirito quasi cosmopolita, e ben attento come è lecito e giusto alle casse, pervade dunque il presidente del colosso nipponico, pronto a seguire con la sua società (seppure con legami diametralmente opposti) quel cammino intrapreso da chi per Squaresoft ha largamente contribuito nel corso dei suoi decenni di gloria: MistWalker. Se la possibilità di vedere quel lirismo tipico delle ambientazioni di Vana'diel non può che interessare i giocatori d'ogni continente (magari convincendo al ritorno quanti abbiano chiuso la propria Mog House), lo sguardo si rivolge al Giappone, dove il facoltoso Bill Gates tenta di tutto per ingentilirsi quell'utenza dimostratasi più ostica nell'accettare la precedente sua macchina di gioco.

Singolare che il titolo prescelto sia online? Tutt'altro. Casualità che il genere interpretato sia finora mancato al servizio Live? Affatto. Insomma, lacune colmate e nomi prestigiosi non fanno che ben sperare la scuderia verde crociata, e le parole di Robbie Bach (chief officer per Micosoft Xbox), pur circostanziali, abbracciano i nuovi compagni di viaggio (freschi comunque dall'annuncio del pieno e totale supporto alla terza Playstation): "La potenza dei nostri giochi e sistemi di nuova generazione, congiunta alla creatività ed innovazione di Square-Enix, promettono di rinnovare i video-giochi a livello globale" poi incalza "siamo onorati".

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C'è da pensare che Final Fantasy XI non sia che un primo passo, magari indagatore, sicuramente imponente per nome ed anche qualità squisitamente ludica, nonché più facile da proporre (per questioni temporali e finanziarie) rispetto ad un nuovo progetto da sviluppare ex novo (e si sa, se gli esploratori danno via libera, il viaggio è servito). Che poi la revisione grafica cui si è accennato quest'oggi possa interessare per motivi non solo estetici va detto, per il solo fatto che esplorare e contemplare (la volta celeste è in Vana'diel quanto di meglio un videogioco abbia saputo riprodurre dalla natura) sia una delle forze motrici del titolo (sotto questo aspetto tuttora difficilmente battibile per mano degli antagonisti sul mercato).