Folklore

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Lo sfavillante passato di Yoshiki Okamoto (Street Fighter II, Resident Evil) è stato in parte offuscato dopo l'abbandono di Capcom e la decisione di creare una software house indipendente chiamata Game Republic, famosa più per gli sberleffi dovuti al pessimo Genji: Days of the Blade per PlayStation 3 che per il rispettabile curriculum vitae del suo fondatore. Nonostante i recenti tentennamenti, Game Republic ha deciso di non ascoltare le critiche e ripartire nello sviluppo di un nuovo titolo in esclusiva per PlayStation 3. Stiamo parlando di Folklore, action game con velleità da RPG e votato al sostanziale sfruttamento dell'hardware, a partire dai sensori di movimento che caratterizzano il SIXAXIS. L'assorbimento delle anime dei Folk, i nemici che si affronteranno per tutta la durata dell'avventura, avverrà infatti inclinando il joypad verso l'alto o facendolo oscillare da un lato all'altro, nel tentativo di tramortirli e risucchiarne l'essenza.


Folklore non si ferma però a questa novità, visto che l'aspetto più interessante dell'intera offerta ludica è rappresentato dalla gestione dei combattimenti. La demo pubblicata per un tempo limitato sul PlayStation Store europeo (differente rispetto alla versione diffusa su quello nipponico) riesce a fugare quasi ogni dubbio o perplessità, concedendo all'utente un buon numero di avversari da eliminare e di Folk da assorbire. Sia Ellen che Keats, i due protagonisti del gioco, utilizzano gli stessi identici comandi e possiedono inizialmente la facoltà di evocare tre Folk alleati, ognuno caratterizzato da un'abilità peculiare: il combattimento a corto raggio, la difesa e l'attacco potente. Affrontando nuovi nemici e assorbendone l'anima si avrà la possibilità di variare i Folk e di conseguenza i pattern d'attacco, abbinando quelli più efficaci ad ogni situazione di gioco. In modo particolare sono i vari boss che governano i regni dell'Oltremondo (la terra dei morti) a rappresentare un'effettiva minaccia per i due umani, che dovranno quindi sfoderare una sana dose di strategia per avere la meglio sui minacciosi avversari. A tal proposito il gioco consiglia una sbirciatina continua al diario, che riporta al suo interno i metodi migliori (rappresentati sotto forma di disegni) per sconfiggere ogni nemico.

L'assegnazione dei Folk ai quattro pulsanti principali del SIXAXIS avviene in maniera molto semplice ed intuitiva, premendo uno dei dorsali del joypad ed entrando in un menu che illustra le caratteristiche dei vari alleati. Va detto, però, che è sempre consigliato un certo bilanciamento delle abilità, tenendo in considerazione soprattutto la quantità di capacità mentale (CM) consumata da ogni attacco. Se la barra deputata ai punti CM si scarica è infatti obbligatorio attenderne il riempimento, che avviene nell'arco di qualche secondo. Un periodo di tempo solitamente breve, ma magari sufficiente per vedere comparire il più inatteso dei Game Over. Alla capacità mentale si affianca l'energia (PV), rappresentata da una barra verde, mentre i Folk presentano abilità segrete sbloccabili unicamente liberando il loro karma o raccogliendo un numero prefissato di oggetti.


QUESTIONE DI FIDUCIA
È ancora prematuro sbilanciarsi sulla trama che farà da sfondo all'avventura, ma in ogni caso va rimarcata già adesso la qualità della narrazione, qui visualizzata in uno stile che ricalca le vignette dei fumetti e basata unicamente sul testo scritto. I programmatori hanno infatti rinunciato al parlato digitalizzato, preferendo orientarsi sullo stile e la particolarità visiva. La trama di Folklore è ancora avvolta in un alone di mistero, sebbene si sappia che Ellen è alla ricerca della madre dispersa e Keats è un giornalista appassionato di occulto ed esoterismo. I due si ritroveranno per pura casualità nell'Oltremondo, dopo aver attraversato un portale scovato in una piccola e tranquilla cittadina. Da qui i destini dei due protagonisti si divideranno, ma saranno destinati a ricongiungersi nel corso del gioco.

Sul fronte visivo non si può fare altro che lodare l'ottimo character design, accompagnato da giochi di luce di indubbia fattura e da ambientazioni ricche di colori. Le note negative sono da ricercare invece in texture e animazioni poco convincenti, affiancate da una mole poligonale incapace di impressionare la pupilla. Buone le musiche presenti nella demo, sebbene la ripetitività sia sempre dietro l'angolo, soprattutto in un prodotto destinato a durare per almeno una ventina d'ore.

Nonostante questi difetti ed il marcato punto interrogativo sulla profondità dei combattimenti, Folklore riesce comunque a generare interesse, proponendosi come uno dei titoli più controversi della prossima stagione autunnale. La risposta a tutti gli interrogativi è attesa per il prossimo ottobre...

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