Football Manager 2010
di
Una poltrona per tre
Come si vince un campionato? con organizzazione, determinazione e, soprattutto, un'abbondante dose di qualità. Ed é esattamente in questo modo che Sports Interactive, ormai da tempo immemore, porta puntualmente a casa lo scudetto del miglior manageriale calcistico su mercato.
Certo, si può obiettare che la concorrenza non sia mai stata delle più agguerrite, anzi.
A tentare seriamente di mettere i bastoni tra le ruote degli sviluppatori d'oltremanica ci hanno provato per primi quegli yankee di Elettronic Arts, con il loro glamour Fifa Manager. Per raggiungere l'ambito traguardo hanno giocato d'astuzia, prendendo la via tangente e sviluppando un titolo ammiccante e capace di coprire quella fascia di mercato che Football Manager ha da sempre, più o meno volutamente, lasciato scoperta.
Un buon tentativo, non c'é che dire. Peccato che nessuna delle stuzzicanti features messe in campo dalla EA sia riuscita a prevalere sulla solidità del titolo made in UK, il quale, tenendo botta e scendendo a qualche piccolo promesso come l'implementazione della visuale 3D, é unanimemente rimasto lo zenit delle simulazioni calcistiche. Ma, proprio quando la strada sembrava spianata verso un nuovo corso di successi senza troppi problemi, ecco che il “cugino” Champioship Manager risorge dalle proprie ceneri facendo sfoggio di una sfrontatezza ed un'audacia proprie di chi non ha niente da perdere.
Uscito in netto anticipo rispetto alla concorrenza, dopo una coraggiosa pausa di un anno, e commercializzato con la rischiosa politica del “paghi quanto vuoi”, Champioship Manager ha subito saputo conquistarsi le lodi della stampa specializzata. Insomma, un esordio felice ma che poco conta fino a quando i campioni in carica non torneranno a calcare il terreno di gioco, il 30 ottobre prossimo venturo.
Nel frattempo siamo riusciti a dare uno sguardo negli spogliatoi, testando una versione beta che, pur essendo ancora decisamente “work in progress”, ci ha fornito un quadro abbastanza esauriente dei nuovi acquisti, e degli assetti inediti, di Football Manager 2010.
L'abito fa il monaco
Disorientante. Ecco, in una parola, il primissimo approccio con l'ultima edizione di Football Manager. Bastano però pochi minuti per rendersi conto di come tale impatto sia squisitamente di origine visiva. La nuova skin, infatti, non fa altro che mischiare le carte in tavola, disponendo in maniera inedita le familiari schermate di gioco ed andando a stravolgere completamente il modus operandi frutto di tanti anni di panchine virtuali.
Addio menu laterale, benvenuto sistema a cartelle, quindi. Secondo Sports Interactive sarà proprio la struttura ramificata dell'interfaccia ad ottimizzare l'interazione con l'apparato gestionale. Ma se per dar torto o ragione a Miles Jacobson e compagni dovremmo aspettare di avere alle spalle ore ed ore di gioco intensivo, possiamo già da adesso dare per certo che il nuovo look di Football Manager pare effettivamente più snello e funzionale del passato.
Purtroppo, ci resta il rammarico di non aver potuto fruire di una delle novità più reclamizzate della skin, a causa del vetusto codice di prova messo a disposizione della stampa. Stiamo parlando della possibilità di personalizzare un'intera pagina componendo degli spazi prestabiliti con le notizie e le statistiche che più ci interessano, oppure di plasmare a proprio gradimento i filtri presenti nei menu di squadra.
Pur essendo anche questa una feature di natura prettamente estetica, rispecchia in pieno una delle linee guida che hanno portato a Football Manager 2010, ovvero la volontà di rendere il prodotto ancor più personalizzabile che in passato.
Ciò si evince anche dall'introduzione del tanto acclamato editor di competizioni -anch'esso non incluso nella nostra beta- con il quale sarà finalmente possibile dar vita a campionati e coppe di nostra fantasia, avendo così disposizione un tool potenzialmente in grado eliminare ogni vincolo alla longevità del titolo.
Ci sono molti modi
A lasciarci favorevolmente colpiti é stata anche l'implementazione del “tactics creator”. Trattasi nient'altro che di un modulo wizard attraverso il quale, rispondendo ad alcune semplici domande, saremo in grado di dare una fisionomia tattica alla nostra compagine. E se, a primo acchito, questa può non sembrare altro che una semplice scorciatoia, utile ad aggirare la relativa complessità degli slide, avvicinando così gli utenti più restii ad affrontare nello specifico questa cruciale sezione di gioco, in realtà il tactics creator si propone più come un punto di partenza che come uno d'arrivo. Un primo step che perfino gli utenti più smaliziati potranno utilizzare per dare un'impronta distinta ed al contempo bilanciata al proprio modulo, ritoccando di volta in volta i singoli specifici parametri, sempre disponibili tra le opzioni avanzate.
L'impressione che Football Manager 2010 voglia aumentare il coinvolgimento negli aspetti tattici del gioco é rintracciabile anche nell'introduzione di una serie di indicazioni da “urlare” direttamente da bordo campo. Attraverso un semplice widget sarà così possibile cambiare in corso d'opera l'andamento della gara senza dover per forza di cose passare dalla schermata tattica. Potremo modificare l'approccio al match, effettuare sostituzioni al volo, oppure cambiare totalmente modulo di gioco, il tutto semplicemente rimanendo nella comodità della visuale tv. E Sports Interactive promette che di motivi per non abbandonare la visuale tridimensionale ce ne saranno eccome.
All'introduzione di una moltitudine di chicche grafiche -dai flash dei fotografi, fino agli agenti atmosferici, passando per una contestualizzazione dell'ambiente circostante, inteso come dimensioni dello stadio ed affluenza di pubblico- é infatti corrisposto un inevitabile raffinamento delle dinamiche di gioco, già lodevoli nella passata edizione. Il tutto con l'obiettivo di rendere “l'evento partita” migliore sia dal punto di vista sostanziale che da quello formale.
Come si vince un campionato? con organizzazione, determinazione e, soprattutto, un'abbondante dose di qualità. Ed é esattamente in questo modo che Sports Interactive, ormai da tempo immemore, porta puntualmente a casa lo scudetto del miglior manageriale calcistico su mercato.
Certo, si può obiettare che la concorrenza non sia mai stata delle più agguerrite, anzi.
A tentare seriamente di mettere i bastoni tra le ruote degli sviluppatori d'oltremanica ci hanno provato per primi quegli yankee di Elettronic Arts, con il loro glamour Fifa Manager. Per raggiungere l'ambito traguardo hanno giocato d'astuzia, prendendo la via tangente e sviluppando un titolo ammiccante e capace di coprire quella fascia di mercato che Football Manager ha da sempre, più o meno volutamente, lasciato scoperta.
Un buon tentativo, non c'é che dire. Peccato che nessuna delle stuzzicanti features messe in campo dalla EA sia riuscita a prevalere sulla solidità del titolo made in UK, il quale, tenendo botta e scendendo a qualche piccolo promesso come l'implementazione della visuale 3D, é unanimemente rimasto lo zenit delle simulazioni calcistiche. Ma, proprio quando la strada sembrava spianata verso un nuovo corso di successi senza troppi problemi, ecco che il “cugino” Champioship Manager risorge dalle proprie ceneri facendo sfoggio di una sfrontatezza ed un'audacia proprie di chi non ha niente da perdere.
Uscito in netto anticipo rispetto alla concorrenza, dopo una coraggiosa pausa di un anno, e commercializzato con la rischiosa politica del “paghi quanto vuoi”, Champioship Manager ha subito saputo conquistarsi le lodi della stampa specializzata. Insomma, un esordio felice ma che poco conta fino a quando i campioni in carica non torneranno a calcare il terreno di gioco, il 30 ottobre prossimo venturo.
Nel frattempo siamo riusciti a dare uno sguardo negli spogliatoi, testando una versione beta che, pur essendo ancora decisamente “work in progress”, ci ha fornito un quadro abbastanza esauriente dei nuovi acquisti, e degli assetti inediti, di Football Manager 2010.
L'abito fa il monaco
Disorientante. Ecco, in una parola, il primissimo approccio con l'ultima edizione di Football Manager. Bastano però pochi minuti per rendersi conto di come tale impatto sia squisitamente di origine visiva. La nuova skin, infatti, non fa altro che mischiare le carte in tavola, disponendo in maniera inedita le familiari schermate di gioco ed andando a stravolgere completamente il modus operandi frutto di tanti anni di panchine virtuali.
Addio menu laterale, benvenuto sistema a cartelle, quindi. Secondo Sports Interactive sarà proprio la struttura ramificata dell'interfaccia ad ottimizzare l'interazione con l'apparato gestionale. Ma se per dar torto o ragione a Miles Jacobson e compagni dovremmo aspettare di avere alle spalle ore ed ore di gioco intensivo, possiamo già da adesso dare per certo che il nuovo look di Football Manager pare effettivamente più snello e funzionale del passato.
Purtroppo, ci resta il rammarico di non aver potuto fruire di una delle novità più reclamizzate della skin, a causa del vetusto codice di prova messo a disposizione della stampa. Stiamo parlando della possibilità di personalizzare un'intera pagina componendo degli spazi prestabiliti con le notizie e le statistiche che più ci interessano, oppure di plasmare a proprio gradimento i filtri presenti nei menu di squadra.
Pur essendo anche questa una feature di natura prettamente estetica, rispecchia in pieno una delle linee guida che hanno portato a Football Manager 2010, ovvero la volontà di rendere il prodotto ancor più personalizzabile che in passato.
Ciò si evince anche dall'introduzione del tanto acclamato editor di competizioni -anch'esso non incluso nella nostra beta- con il quale sarà finalmente possibile dar vita a campionati e coppe di nostra fantasia, avendo così disposizione un tool potenzialmente in grado eliminare ogni vincolo alla longevità del titolo.
Ci sono molti modi
A lasciarci favorevolmente colpiti é stata anche l'implementazione del “tactics creator”. Trattasi nient'altro che di un modulo wizard attraverso il quale, rispondendo ad alcune semplici domande, saremo in grado di dare una fisionomia tattica alla nostra compagine. E se, a primo acchito, questa può non sembrare altro che una semplice scorciatoia, utile ad aggirare la relativa complessità degli slide, avvicinando così gli utenti più restii ad affrontare nello specifico questa cruciale sezione di gioco, in realtà il tactics creator si propone più come un punto di partenza che come uno d'arrivo. Un primo step che perfino gli utenti più smaliziati potranno utilizzare per dare un'impronta distinta ed al contempo bilanciata al proprio modulo, ritoccando di volta in volta i singoli specifici parametri, sempre disponibili tra le opzioni avanzate.
L'impressione che Football Manager 2010 voglia aumentare il coinvolgimento negli aspetti tattici del gioco é rintracciabile anche nell'introduzione di una serie di indicazioni da “urlare” direttamente da bordo campo. Attraverso un semplice widget sarà così possibile cambiare in corso d'opera l'andamento della gara senza dover per forza di cose passare dalla schermata tattica. Potremo modificare l'approccio al match, effettuare sostituzioni al volo, oppure cambiare totalmente modulo di gioco, il tutto semplicemente rimanendo nella comodità della visuale tv. E Sports Interactive promette che di motivi per non abbandonare la visuale tridimensionale ce ne saranno eccome.
All'introduzione di una moltitudine di chicche grafiche -dai flash dei fotografi, fino agli agenti atmosferici, passando per una contestualizzazione dell'ambiente circostante, inteso come dimensioni dello stadio ed affluenza di pubblico- é infatti corrisposto un inevitabile raffinamento delle dinamiche di gioco, già lodevoli nella passata edizione. Il tutto con l'obiettivo di rendere “l'evento partita” migliore sia dal punto di vista sostanziale che da quello formale.