Ford Street Racing
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A volte il destino è davvero imprevedibile: chi avrebbe mai scommesso 1000 lire (allora il conio europeo era ancora un vero e proprio miraggio) sul fatto che il primo Ford Racing sarebbe stato il capostipite di una lunga serie, oggi giunta alla sua quarta apparizione con questo Ford Street Racing (FST d'ora in poi)? In effetti il primo episodio, apparso su Psx, sembrava una bruttissima copia dell'allora osannato Gran Turismo, incapace di sfiorare il limite dell'accettabilità sotto tutti i punti di vista. Poi, con l'avvento della PS2 e delle sue contemporanee console fu la volta dei successori Ford Racing 2 e 3, capaci di posizionarsi su livelli discreti grazie alla presa coscienza della necessità di escludere dal parco auto le vetture maggiormente conosciute al pubblico europeo (tra cui la Fiesta, la Ka e la Puma), per ripiegare su quei modelli che, pur non essendo noti in territorio nazionale, sono capaci di riscuotere molta più attenzione. Fu così che apparvero le vetture sfornate negli anni '50, le potentissime Mustang, i vari pick-up e così via.
Oggi siamo invece qui ad accogliere l'ennesima apparizione della serie che, come vedremo, apporta una ventata d'aria fresca alla serie grazie a un approccio quanto meno innovativo.
Los Angeles
Il confronto con il suo predecessore è d'obbligo e la prima caratteristica che salta all'occhio è la decurtazione dei veicoli non prettamente stradali: i vari SUV, le buggy e i pick-up che un annetto fa ci hanno permesso di scorrazzare allegramente lungo i tracciati sterrati non sono oggi presenti, comportando non poco disappunto dal punto di vista della varietà del gameplay. Ma questo non deve essere una sorpresa, in quanto il titolo stesso del gioco anticipa ampiamente questa mancanza votandosi a un approccio puramente stradale, nella fattispecie cittadino. L'ambientazione principe di FST, infatti, si concretizza nelle strade di Los Angeles, a scanso di equivoci private di ogni forma di vita cittadina se non i concorrenti che partecipano alle gare. Per la precisione sono stati ricavati 24 tracciati tra strade secondarie, vie centrali, tratti delle famose highway e delle più note piazze della caotica città californiana.
Tali tracciati si renderanno protagonisti sia delle gare di campionato singolo, sia di quelle in squadra, sia delle numerose e variegate sfide alle quali spetta il compito di prolungare un tantino l'esperienza di gioco, forse il vero tallone d'Achille del gioco.
Le vetture presenti nel gioco sono in tutto 18, suddivise in tre categorie: classiche, sportive e ad alte prestazioni. Tra le altre vanno menzionate alcune vetture da rally come la Focus, la Sierra Cosworth, la RS200 e la Mk I Capri, l'immancabile Mustang, la Fiesta e anche un prototipo che uscirà solo nel 2007: la Shelby Cobra GT500. Non verrete assaliti dal classico imbarazzo della scelta, ma se non altro ci è stata risparmiata la Ka.
Gioco di squadra
Dalle prime battute questo FST sembrerebbe il classico gioco arcade, in cui è stato introdotto un sistema di gestione dei danni piuttosto grossolano e poco determinante sulle prestazioni delle vetture: il suo effetto principale, infatti, riguarda l'estetica delle vostre auto e il lato pecuniario, in quanto per riparare i danni vi toccherà sborsare anche ingenti somme di denaro.
Ad una più approfondita e attenta analisi, invece, risulta evidente come una voce del menu sia in grado di stimolare un pizzico curiosità: quel "Campionato a squadre", infatti, si preannuncia quanto meno inusuale e, una volta selezionato, non tradisce le aspettative: in questa modalità, infatti, correrete lungo i vari circuiti alla ricerca della vittoria non del singolo concorrente, bensì della squadra (da intendere come somma dei punti dei compagni di scuderia). A tal fine i partecipanti saranno suddivisi in tre formazioni (di 2 o 3 componenti, a seconda del livello di difficoltà) e vi sarà consentito di passare da una vettura all'altra mediante l'equivalente dell'hotswap visto in Battlefield 2 Modern Combat: premendo il tasto sui o giù, infatti, potrete mettervi al volante della vettura che in quell'istante si trova maggiormente in difficoltà, al fine di riportarla in carreggiata. Non solo: avrete anche la possibilità di impartire ordini, come quello di rallentare chi segue oppure di aiutarsi a vicenda con l'effetto scia.
Stupidità artificiale
Tuttavia le buone idee sono talvolta guastate da una realizzazione approssimativa: l'AI dei compagni innanzi tutto, è davvero scadente, se non addirittura inesistente. Giusto per fare un esempio, se ordinate a un compagno di squadra di rallentare chi lo segue e se siete proprio voi a tallonarlo a distanza ravvicinata, egli rallenterà proprio voi. Le mancanze di AI si vedono anche durante le fasi di sfruttamento di scia: i vostri compagni di squadra, infatti, sembrano totalmente incapaci di evitare di tamponarvi, mettendo così a dura prova la vostra abilità di guidatore in condizioni estreme. È inoltre fortemente opinabile la scelta dei programmatori di implementare l'effetto scia solo quando viene ordinato, e anche a distanze siderali: tentando di sfruttare le turbolenze che seguono gli avversari non otterrete nessun vantaggio.
Se a tutto ciò si aggiunge un modello di guida molto votato all'arcade e poco appagante, una realizzazione grafica altalenante (belli alcuni effetti grafici come l'uscita da una galleria, ma poco curati alcuni aspetti di contorno) e un sonoro da rivedere (alcune auto sono gracchianti), non si può che concludere come questo FST rappresenti la classica occasione mancata, capace di riscuotere interesse solo grazie al prezzo ridotto.
Oggi siamo invece qui ad accogliere l'ennesima apparizione della serie che, come vedremo, apporta una ventata d'aria fresca alla serie grazie a un approccio quanto meno innovativo.
Los Angeles
Il confronto con il suo predecessore è d'obbligo e la prima caratteristica che salta all'occhio è la decurtazione dei veicoli non prettamente stradali: i vari SUV, le buggy e i pick-up che un annetto fa ci hanno permesso di scorrazzare allegramente lungo i tracciati sterrati non sono oggi presenti, comportando non poco disappunto dal punto di vista della varietà del gameplay. Ma questo non deve essere una sorpresa, in quanto il titolo stesso del gioco anticipa ampiamente questa mancanza votandosi a un approccio puramente stradale, nella fattispecie cittadino. L'ambientazione principe di FST, infatti, si concretizza nelle strade di Los Angeles, a scanso di equivoci private di ogni forma di vita cittadina se non i concorrenti che partecipano alle gare. Per la precisione sono stati ricavati 24 tracciati tra strade secondarie, vie centrali, tratti delle famose highway e delle più note piazze della caotica città californiana.
Tali tracciati si renderanno protagonisti sia delle gare di campionato singolo, sia di quelle in squadra, sia delle numerose e variegate sfide alle quali spetta il compito di prolungare un tantino l'esperienza di gioco, forse il vero tallone d'Achille del gioco.
Le vetture presenti nel gioco sono in tutto 18, suddivise in tre categorie: classiche, sportive e ad alte prestazioni. Tra le altre vanno menzionate alcune vetture da rally come la Focus, la Sierra Cosworth, la RS200 e la Mk I Capri, l'immancabile Mustang, la Fiesta e anche un prototipo che uscirà solo nel 2007: la Shelby Cobra GT500. Non verrete assaliti dal classico imbarazzo della scelta, ma se non altro ci è stata risparmiata la Ka.
Gioco di squadra
Dalle prime battute questo FST sembrerebbe il classico gioco arcade, in cui è stato introdotto un sistema di gestione dei danni piuttosto grossolano e poco determinante sulle prestazioni delle vetture: il suo effetto principale, infatti, riguarda l'estetica delle vostre auto e il lato pecuniario, in quanto per riparare i danni vi toccherà sborsare anche ingenti somme di denaro.
Ad una più approfondita e attenta analisi, invece, risulta evidente come una voce del menu sia in grado di stimolare un pizzico curiosità: quel "Campionato a squadre", infatti, si preannuncia quanto meno inusuale e, una volta selezionato, non tradisce le aspettative: in questa modalità, infatti, correrete lungo i vari circuiti alla ricerca della vittoria non del singolo concorrente, bensì della squadra (da intendere come somma dei punti dei compagni di scuderia). A tal fine i partecipanti saranno suddivisi in tre formazioni (di 2 o 3 componenti, a seconda del livello di difficoltà) e vi sarà consentito di passare da una vettura all'altra mediante l'equivalente dell'hotswap visto in Battlefield 2 Modern Combat: premendo il tasto sui o giù, infatti, potrete mettervi al volante della vettura che in quell'istante si trova maggiormente in difficoltà, al fine di riportarla in carreggiata. Non solo: avrete anche la possibilità di impartire ordini, come quello di rallentare chi segue oppure di aiutarsi a vicenda con l'effetto scia.
Stupidità artificiale
Tuttavia le buone idee sono talvolta guastate da una realizzazione approssimativa: l'AI dei compagni innanzi tutto, è davvero scadente, se non addirittura inesistente. Giusto per fare un esempio, se ordinate a un compagno di squadra di rallentare chi lo segue e se siete proprio voi a tallonarlo a distanza ravvicinata, egli rallenterà proprio voi. Le mancanze di AI si vedono anche durante le fasi di sfruttamento di scia: i vostri compagni di squadra, infatti, sembrano totalmente incapaci di evitare di tamponarvi, mettendo così a dura prova la vostra abilità di guidatore in condizioni estreme. È inoltre fortemente opinabile la scelta dei programmatori di implementare l'effetto scia solo quando viene ordinato, e anche a distanze siderali: tentando di sfruttare le turbolenze che seguono gli avversari non otterrete nessun vantaggio.
Se a tutto ciò si aggiunge un modello di guida molto votato all'arcade e poco appagante, una realizzazione grafica altalenante (belli alcuni effetti grafici come l'uscita da una galleria, ma poco curati alcuni aspetti di contorno) e un sonoro da rivedere (alcune auto sono gracchianti), non si può che concludere come questo FST rappresenti la classica occasione mancata, capace di riscuotere interesse solo grazie al prezzo ridotto.