Fortress
di
Redazione
Se si parlasse degli obbiettivi generali di questo titolo Majesco per GBA, il gioco suonerebbe come uno strategico
Costruire una fortezza partendo dalle fondamenta? Attaccare nemici con assalti pianificati? Non sono cose che si fanno in un guzzle game normalmente... Eppure alla Majesco, evidentemente non la pensano così e allora ecco Fortress per GBA
UN TUFFO NEL PASSATO
Il feeling iniziale é quello di essere alle prese con uno degli innumerevoli cloni di tetris. Subito dopo un flashback ci riporta con la memoria a Ramparts, vecchio titolo della Atari... forse entrambe le nostre sensazioni non ci ingannano proprio del tutto. Sembra quasi che alla Majesco si siano ripromessi di unire gli elementi portanti di entrambi i titoli e il risultato é ormai tangibile (o meglio, lo terremo tra le mani a luglio). Per costruire la nostra fortezza infatti ci avvarremo di una serie di blocchi che cadono dall'alto e che noi disporremo a nostro piacimento ma, naturalmente, sempre a seconda della nostra abilità
Il primo blocco da sistemare é quello del Portone, che fungerà da centro nevralgico e vitale della nostra costruzione, se mai cadrà nelle mani del nemico, segnerà la nostra disfatta. I passi successivi sono ovvi: occorre creare delle strutture in grado di proteggere il nostro ponte levatoio e allo stesso tempo pensare ad eventuali situazioni offensive. Il gioco ci dà tutto il tempo per pensare e chissà se questo sia del tutto un bene o vada un po' a discapito della frenesia che ha reso famosi titoli come Tetris (appunto). Infatti prima di rilasciare un secondo blocco il giocatore dovrà premere un tasto comunicando, in questo modo, di essere pronto alla collocazione. Questo tipo di sistema é probabilmente dovuto alla struttura stessa del gioco come vedremo in seguito
LAVORI IN CORSO!
Man mano che si avanza con la collocazione dei pezzi che vanno a comporre il nostro futuro quartier generale, vedremo che le texture dei blocchi si fonderanno automaticamente, creando vere e proprie mura, stanze, bastioni e tutto ciò che una fortezza degna di tal nome necessita, dando al vostro castello una forma "reale"... Plausibile insomma. Il posizionamento delle strutture che cadono dal cielo, dunque, a ben vedere non può essere casuale, a meno che non si voglia ottenere una fortezza ostica da difendere e poco adatta all'attacco, con stanze non raggiungibili, torri impossibili da proteggere e postazioni d'attacco dalla dubbia utilità
Costruire una fortezza partendo dalle fondamenta? Attaccare nemici con assalti pianificati? Non sono cose che si fanno in un guzzle game normalmente... Eppure alla Majesco, evidentemente non la pensano così e allora ecco Fortress per GBA
UN TUFFO NEL PASSATO
Il feeling iniziale é quello di essere alle prese con uno degli innumerevoli cloni di tetris. Subito dopo un flashback ci riporta con la memoria a Ramparts, vecchio titolo della Atari... forse entrambe le nostre sensazioni non ci ingannano proprio del tutto. Sembra quasi che alla Majesco si siano ripromessi di unire gli elementi portanti di entrambi i titoli e il risultato é ormai tangibile (o meglio, lo terremo tra le mani a luglio). Per costruire la nostra fortezza infatti ci avvarremo di una serie di blocchi che cadono dall'alto e che noi disporremo a nostro piacimento ma, naturalmente, sempre a seconda della nostra abilità
Il primo blocco da sistemare é quello del Portone, che fungerà da centro nevralgico e vitale della nostra costruzione, se mai cadrà nelle mani del nemico, segnerà la nostra disfatta. I passi successivi sono ovvi: occorre creare delle strutture in grado di proteggere il nostro ponte levatoio e allo stesso tempo pensare ad eventuali situazioni offensive. Il gioco ci dà tutto il tempo per pensare e chissà se questo sia del tutto un bene o vada un po' a discapito della frenesia che ha reso famosi titoli come Tetris (appunto). Infatti prima di rilasciare un secondo blocco il giocatore dovrà premere un tasto comunicando, in questo modo, di essere pronto alla collocazione. Questo tipo di sistema é probabilmente dovuto alla struttura stessa del gioco come vedremo in seguito
LAVORI IN CORSO!
Man mano che si avanza con la collocazione dei pezzi che vanno a comporre il nostro futuro quartier generale, vedremo che le texture dei blocchi si fonderanno automaticamente, creando vere e proprie mura, stanze, bastioni e tutto ciò che una fortezza degna di tal nome necessita, dando al vostro castello una forma "reale"... Plausibile insomma. Il posizionamento delle strutture che cadono dal cielo, dunque, a ben vedere non può essere casuale, a meno che non si voglia ottenere una fortezza ostica da difendere e poco adatta all'attacco, con stanze non raggiungibili, torri impossibili da proteggere e postazioni d'attacco dalla dubbia utilità
Fortress
Fortress
Una giusta miscela di semplicità/complessità: questo sembra essere il segreto del fascino di Fortress, titolo che è previsto in concomitanza con l'uscita della versione americana del Game Boy Advance. E questa semplicità nasce, forse, anche dal fatto di aver saputo fondere generi e stili molto noti al grande pubblico, anche se mai sono stati accostati. Chi sa resistere al fascino frenetico di Tetris? E chi non ama le componenti strategiche in un gioco? E, ancora, chi non è attratto dalla possibilità di sfidare un amico con un gioco in cui sono necessarie sia abilità che calma ed intelligenza? Una formula che sembra dunque azzeccata e innovativa anche se non del tutto originale o rivoluzionaria. In conclusione Fortress in qualche modo non può far altro che ricordarci altri titoli molto coinvolgenti e altrettanto divertenti come WORMS. Auguriamo alla Majesco (e a noi videgiocatori in generale che metteremo le mani su questo titolo) di poter produrre un gioco altrettanto e (perché no?) più valido di questo famoso predecessore.