Forza Motorsport
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Tralasciando dettagli tecnici come la variabile della taratura delle sospensioni o le diverse gommature delle ruote, e rimandando in sede di recensione i ragguagli relativi l'assetto dei vari bolidi, ci limitiamo a uno sguardo relativo al sistema di guida implementato. Se negli arcade si segue il "credo" di Ligabue, dove tutti vogliono viaggiare in prima e quindi avere una perfetta manovrabilità del mezzo, Forza (con tutti gli aiuti attivati) risulta un'interpretazione della simulazione, ben lontana dai picchi di realismo toccati da F355 e stabilizzata verso i livelli a cui il suo diretto antagonista (leggasi GT) ci ha abituati. Diametralmente opposto il discorso fattibile disattivando completamente l'assistenza automatica, con il titolo Microsoft che pare avvicinarsi prepotentemente al lavoro di Yu Suzuki, anche se per ora, un simile annuncio potrebbe rivelarsi azzardato. Il condizionale è d'obbligo, tutto fa ben sperare, ma rimaniamo ancora coi piedi di piombo. Confrontato invece col pargolo di Yamauchi, sostanziali differenze dipartono dal sistema di collisioni, avvantaggiato dalla presenza dei danni. Sotto questo profilo Forza stacca il titolo Poliphony (l'assenza di danni e di un sistema di collisioni decente è quantomai palese), potendosi avvantaggiare di danneggiamenti che influiscono sia esteticamente, sia sulle performance della vettura. Il sistema di collisioni non è ancora impeccabile, ma in pista la guidabilità del mezzo e la fisica lasciano a bocca aperta.
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Il sistema di guida convince, ma senza colpevolizzare il frame rate per qualche balbettio di troppo dovuto al codice non ancora completo, il senso di velocità non raggiunge fasti ragguardevoli, e i 30fps sembrano una mera consolazione in un mercato dove oramai la soglia dei 60 pare prassi comune (Burnout 3 e GT4). L'impatto grafico non è così devastante e infatuante da parcheggiare la macchina a bordo pista e guardare inebetiti l'orizzonte, perché qua è corsa vera e gli avversari, laddove non arriva l'abilità della cpu avversaria, arrivano gli umani, quelli tosti. Non c'è tempo per fermarsi, perché dietro abbiamo piloti arrembanti, non il solito trenino di sei macchine in fila indiana al quale ci ha abituati GT3. Alcune incomprensibili uscite di pista in rettilineo accusano una mancanza di ottimizzazione dell'IA avversaria, non in grado di tenere una condotta di gara immacolata e spesso colpevole di manovre azzardate. Alcuni piloti denotano un carattere vulcanico comportandosi da veri pirati della strada, il che lascia adito a qualche dubbio. Staremo a vedere in sede di recensione.
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Un confronto col titolo Poliphony non è d'obbligo, ma eloquente: Forza non vanta un parco macchine di quasi 700 esemplari, ma ricambia con licenze più prestigiose, apportando i danni alle vetture e spedendo il gioco on-line. Senza troppe cerimonie, preme a fondo l'acceleratore in quei passaggi in cui il rivale pare rallentare, per poi anche lui stesso compiere alcune manovre azzardate e fuori misura: i 30fps in un titolo automobilistico che si rispetti, non sono un invitante biglietto da visita. Siamo nel 2005. E' indubbio che giochi come PGR2 siano una storia a sé, e che per sfidare titoli come GT nel loro stesso circuito, simili "superficialità" non siano concesse. L'ennesimo slittamento della release date è un'iniezione di fiducia, nella speranza che non sia dettato dalla paura di un'uscita ravvicinata col quarto capitolo di GT, ma da un'ottimizzazione e perfezionamento degli aspetti che in questa preview non hanno convinto appieno. Ci chiedono di essere ottimisti, perché l'ottimismo è il profumo della vita. Speriamo di non essere costretti a urlare contro il cielo per l'ennesima occasione sprecata.
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Il sistema di guida convince, ma senza colpevolizzare il frame rate per qualche balbettio di troppo dovuto al codice non ancora completo, il senso di velocità non raggiunge fasti ragguardevoli, e i 30fps sembrano una mera consolazione in un mercato dove oramai la soglia dei 60 pare prassi comune (Burnout 3 e GT4). L'impatto grafico non è così devastante e infatuante da parcheggiare la macchina a bordo pista e guardare inebetiti l'orizzonte, perché qua è corsa vera e gli avversari, laddove non arriva l'abilità della cpu avversaria, arrivano gli umani, quelli tosti. Non c'è tempo per fermarsi, perché dietro abbiamo piloti arrembanti, non il solito trenino di sei macchine in fila indiana al quale ci ha abituati GT3. Alcune incomprensibili uscite di pista in rettilineo accusano una mancanza di ottimizzazione dell'IA avversaria, non in grado di tenere una condotta di gara immacolata e spesso colpevole di manovre azzardate. Alcuni piloti denotano un carattere vulcanico comportandosi da veri pirati della strada, il che lascia adito a qualche dubbio. Staremo a vedere in sede di recensione.
Un confronto col titolo Poliphony non è d'obbligo, ma eloquente: Forza non vanta un parco macchine di quasi 700 esemplari, ma ricambia con licenze più prestigiose, apportando i danni alle vetture e spedendo il gioco on-line. Senza troppe cerimonie, preme a fondo l'acceleratore in quei passaggi in cui il rivale pare rallentare, per poi anche lui stesso compiere alcune manovre azzardate e fuori misura: i 30fps in un titolo automobilistico che si rispetti, non sono un invitante biglietto da visita. Siamo nel 2005. E' indubbio che giochi come PGR2 siano una storia a sé, e che per sfidare titoli come GT nel loro stesso circuito, simili "superficialità" non siano concesse. L'ennesimo slittamento della release date è un'iniezione di fiducia, nella speranza che non sia dettato dalla paura di un'uscita ravvicinata col quarto capitolo di GT, ma da un'ottimizzazione e perfezionamento degli aspetti che in questa preview non hanno convinto appieno. Ci chiedono di essere ottimisti, perché l'ottimismo è il profumo della vita. Speriamo di non essere costretti a urlare contro il cielo per l'ennesima occasione sprecata.