From Dust

di Tommaso Alisonno
Eric Chahi: lo ricordate? Stiamo parlando di QUEL programmatore Francese noto in tutto il mondo per aver realizzato quel capolavoro di videogioco noto come Another World - ma in realtà questo non é l'unico titolo firmato Chahi. Bisogna risalire al 1983 per trovare traccia del suo lavoro in un gioco intitolato Frog, mentre l'ultima produzione (se si fa eccezione per la conversione di Another World su GBA nel 2005, e la recente riproposta per mobile) é il controverso Heart of Darkness del 1998. Dall'ultimo E3, Chahi ha ricominciato a far parlare di sé per via del progetto che sta portando avanti per conto di Ubisoft, intitolato inizialmente Project Dust e ora confermato come From Dust.



Di cosa si tratta? Per il momento, per quanto il titolo sia previsto in release entro Q3-2011, ancora non sono state chiarite esattamente le dinamiche che saranno messe in mano ai giocatori, ma una cosa é certa: From Dust é un punto d'incontro virtuale tra una società di uomini primitivi e la natura incontaminata e selvaggia, ma non per questo totalmente incontrollabile. Volendo far rientrare From Dust in una categoria specifica di giochi, la convenzione vuole che venga enumerato tra gli RTS, ma qui stiamo parlando più specificamente di un God Game, come Populous e Black & White da cui lo stesso Chahi ammette di aver tratto ispirazione.

Gli abitanti di From Dust occupano delle terre circondate da oceani e che ospitano vulcani e deserti, il tutto in continuo movimento: il concept alla base del gioco si basa sulla possibilità/necessità di modificare il territorio in modo da consentire alla popolazione di sopravvivere, prosperare, crescere ed espandersi. Nell'idea originaria, Chahi pensava alla possibilità di utilizzare gli abitanti stessi come una sorta di “sciamani-operai” da inviare nelle varie zone per contrastare l'avanzata della natura o per modificare il territorio: non sono pochi infatti gli artwork che vedono i personaggi suonare strumenti tribali (tamburi, corni e flauti) e con essi tenere a freno le colate laviche o provocare il rialzamento di una fetta di terreno.



In seguito però sembra che questa meccanica sia stata scartata in favore di una più astratta, che vede il giocatore direttamente interessato nella modifica del territorio, mediante un tool che permette, per esempio, di “prelevare” la lava da un vulcano e farla colare nelle zone dove si vuole creare terreno vulcanico, oppure scavare il letto di un fiume per poi riempirlo con acqua. La misura esatta della libertà d'azione concessa al giocatore non é chiara, ma si presume che i limiti imposti costituiranno la principale risorsa contro cui fare i conti nel tentativo di far prosperare la propria popolazione.

From Dust si avvale di un motore grafico appositamente creato che nei filmati dimostrativi finora visionati si é rivelato particolarmente potente e flessibile. Non siamo al cospetto di un semplice “editor” in grado di innalzare o abbassare la quota di un'area di gioco e applicare textures ed elementi, ma proprio di qualcosa di “evolvente” che continua a modificarsi a partire dagli input esterni. Abbiamo visto, per esempio, l'acqua scendere dai laghi montani in fiumi e torrenti seguendo e talvolta travalicando gli argini imposti, oltre alla lava scavarsi dei percorsi in maniera decisamente più morbida, oppure la natura moltiplicarsi in alberi e cespugli partendo semplicemente dalle zone modificate fino a tutte le circostanti.

From Dust sembra pertanto un titolo dalle potenzialità molto interessanti, soprattutto se si considera che é destinato esclusivamente al Digital Delivery. Anche Eric Chahi, come altri sviluppatori (non ultimo Paul Causset di Flashback, ora al lavoro su Amy), ha osannato la possibilità di sviluppare e distribuire titoli interessanti con un budget minore dei classici blockbuster AAA grazie a servizi quali Steam, XBLA e PSN. Rimaniamo pertanto in attesa di poter vedere, e magari provare in prima persona, qualche cosa di più di questo nuovo lavoro targato Ubisoft.