From Dust
Dall'altro mondo alla polvere
Eric Chahi é un nome che probabilmente dirà poco alla maggior parte dei lettori, ma é quasi un mito per i videogiocatori più grandi. Stiamo parlando del creatore di diversi titoli degli anni'80 e '90, tra cui spicca il mai troppo elogiato Another World. Il buon Eric, questa volta, ha associato il suo nome ad una produzione che, a prescindere da lui, é riuscita ad attirare l'attenzione di diversi addetti ai lavori. From Dust é infatti un titolo che é stato capace di far parlare di se sin dalle prime presentazioni, principalmente per la sua ferrea motivazione volta a riportare in auge i cosiddetti “god game”, cioé i giochi dove ci si deve calare nei panni di una divinità più o meno potente e occuparsi di sviluppo e sicurezza del proprio popolo di fedeli.
Tra i titoli più famosi di questo filone possiamo ricordare Populous o Black & White, entrambi capaci di crearsi un discreto seguito tra gli appassionati. Form Dust proverà a fare la stessa cosa, presentandosi in edizione unicamente digitale su Personal Computer, Xbox 360 e PlayStation 3. Per iniziare a farci un'idea di quello che il titolo ci offrirà abbiamo messo le mani su una versione dimostrativa dell'edizione per Xbox 360, attesa sul canale Live Arcade il 27 di Luglio ad un prezzo di 1200 Microsoft Point.
Come dicevamo, dovremo occupare il ruolo non troppo comodo di una divinità protettrice di una tribù alla ricerca di un luogo dove vivere. Principale delle nostre preoccupazioni sarà quella di trovare un posto adatto a creare nuovi villaggi e metterci immediatamente a controllare l'ambiente per prevenire le possibili catastrofi naturali pronte a spazzare via in pochi secondi quanto costruito con pazienza e duro lavoro. Saremo anche degli dei, ma riuscire a contrastare la natura sarà un bell'impegno visto che tsunami, mareggiate, terremoti ed eruzioni vulcaniche non daranno poi troppa importanza al nostro nobile lignaggio, lasciandoci a malapena il tempo per poter correre ai ripari una volta individuato l'imminente pericolo.
Il mestiere di dio, pad alla mano
D'altro canto capiamo subito di dover mettere via le nostre manie di protagonismo: punto focale del tutto non saremo tanto noi e nemmeno il nostro popolo, quanto invece la natura stessa, madre benevola o terribile falciatrice. In una ambientazione quanto mai simile alla Terra legata ai primi passi della razza umana dovremo gestire il tutto tramite il nostro gamepad che, a dire la verità, ci é sembrato rispondere più che bene alle esigenze di un gameplay che invece, solitamente, sembrerebbe sin troppo legato alla accoppiata “mouse & tastiera”. Con la semplice pressione di un pulsante potremo indirizzare i nostri fedeli verso particolari elementi presso i quali compiranno alcune azioni importantissime. Ad esempio se mandati in massa su un totem potranno costruirvi intorno un villaggio, cioé la base per dare stabilità alla nuova civiltà.
Di volta in volta però, la tranquillità della vita verrà disturbata da un pericolo imminente e, durante la nostra prova, ci siamo immediatamente imbattuti in uno tsunami che si stava per scatenare vicino alle coste cittadine. Per superare brillantemente la situazione l'unica speranza era quella di mandare alcuni tra i nostri uomini a recuperare una pietra in grado di dar loro il potere di proteggersi dai flutti marini, così da poter passare indenni la crisi ambientale. Naturalmente però le cose non saranno troppo semplici, tanto che dovremo tirare fuori tutte le capacità divine che avremo a nostra disposizione. A dirla tutta non saremo né onnipotenti né capaci di incredibili miracoli, ma avremo unicamente un controllo materiale sulla disposizione di diversi elementi naturali come acqua, lava, sabbia o altro ancora.
Praticamente dovremo scortare i nostri uomini verso il luogo dove recuperare la magia necessaria, per poi farli tornare indenni alle proprie case. Nel tragitto incontreremo diverse situazioni da risolvere, come ad esempio corsi d'acqua insuperabili per il nostro popolo. Sfruttando i grilletti del pad avremo controllo diretto sugli elementi, cercando il modo migliore per superare il problema. Ad esempio potremo prelevare sabbia da zone desertiche per spostarla sul letto del fiume in modo da creare un guado, oppure prosciugare il corso d'acqua per renderlo passabile. Facile, no?
Una settimana da semi-dio
No. No perché il mondo non é semplicemente una ambientazione atta a farci da sfondo, ma un vero e proprio ecosistema regolato da leggi rigide e imprescindibili. Quello che leveremo da un lato dovremo per forza aggiungerlo da un altro, tenendo conto dei cambiamenti che avremo arrecato all'ambiente. Se, per intenderci, avremo levato della terra da una costa per creare un ponte dove passare, potremmo aver lasciato troppo poco argine al mare, così da favorire una mareggiata fatale per tutto il nostro villaggio. Giocare con la natura é sempre pericoloso e dovremo essere in grado di prevedere quello che comporteranno le nostre mosse. Come se non bastasse, poi, spesso ci sarà un timer a scandire il tempo che ci separerà dalla tragedia, creando un certo senso di disagio e tensione.
Tutto é supportato da un motore fisico che pare già poter dare delle gioie, soprattutto nella gestione dei fluidi come acqua e lava, estremamente realistici nel muoversi tra gli spazi disponibili o nel cercare uno sfogo in una barriera naturale poco protetta. Anche il motore grafico sembra fare il suo dovere, ma siamo decisamente curiosi di vederlo alle prese con più elementi di quanti la nostra prova ci abbia potuto mostrare. Il sonoro sembra poter dare delle gioie, proponendo un mix tra silenzi, effetti audio e musiche che, a quanto provato, fanno la loro comparsa solo a sottolineare momenti particolari.
Insomma, le premesse sono buone, ma ci sono ancora diversi interrogativi su cui fare luce per capire la reale portata del progetto di Eric Chahai. Sarà abbastanza vario il gioco per meritare l'acquisto? Quella che attualmente ci é sembrata una buona gestione tramite gamepad riuscirà a renderci padroni degli eventi anche in situazioni più complicate di un “semplice” tsunami? Queste ed altre domande troveranno risposta unicamente dopo il rilascio della versione completa del gioco, lasciandoci quindi in attesa della fine del mese di Luglio per capire quanto sarà divertente interpretare il ruolo di un dio.
Eric Chahi é un nome che probabilmente dirà poco alla maggior parte dei lettori, ma é quasi un mito per i videogiocatori più grandi. Stiamo parlando del creatore di diversi titoli degli anni'80 e '90, tra cui spicca il mai troppo elogiato Another World. Il buon Eric, questa volta, ha associato il suo nome ad una produzione che, a prescindere da lui, é riuscita ad attirare l'attenzione di diversi addetti ai lavori. From Dust é infatti un titolo che é stato capace di far parlare di se sin dalle prime presentazioni, principalmente per la sua ferrea motivazione volta a riportare in auge i cosiddetti “god game”, cioé i giochi dove ci si deve calare nei panni di una divinità più o meno potente e occuparsi di sviluppo e sicurezza del proprio popolo di fedeli.
Tra i titoli più famosi di questo filone possiamo ricordare Populous o Black & White, entrambi capaci di crearsi un discreto seguito tra gli appassionati. Form Dust proverà a fare la stessa cosa, presentandosi in edizione unicamente digitale su Personal Computer, Xbox 360 e PlayStation 3. Per iniziare a farci un'idea di quello che il titolo ci offrirà abbiamo messo le mani su una versione dimostrativa dell'edizione per Xbox 360, attesa sul canale Live Arcade il 27 di Luglio ad un prezzo di 1200 Microsoft Point.
Come dicevamo, dovremo occupare il ruolo non troppo comodo di una divinità protettrice di una tribù alla ricerca di un luogo dove vivere. Principale delle nostre preoccupazioni sarà quella di trovare un posto adatto a creare nuovi villaggi e metterci immediatamente a controllare l'ambiente per prevenire le possibili catastrofi naturali pronte a spazzare via in pochi secondi quanto costruito con pazienza e duro lavoro. Saremo anche degli dei, ma riuscire a contrastare la natura sarà un bell'impegno visto che tsunami, mareggiate, terremoti ed eruzioni vulcaniche non daranno poi troppa importanza al nostro nobile lignaggio, lasciandoci a malapena il tempo per poter correre ai ripari una volta individuato l'imminente pericolo.
Il mestiere di dio, pad alla mano
D'altro canto capiamo subito di dover mettere via le nostre manie di protagonismo: punto focale del tutto non saremo tanto noi e nemmeno il nostro popolo, quanto invece la natura stessa, madre benevola o terribile falciatrice. In una ambientazione quanto mai simile alla Terra legata ai primi passi della razza umana dovremo gestire il tutto tramite il nostro gamepad che, a dire la verità, ci é sembrato rispondere più che bene alle esigenze di un gameplay che invece, solitamente, sembrerebbe sin troppo legato alla accoppiata “mouse & tastiera”. Con la semplice pressione di un pulsante potremo indirizzare i nostri fedeli verso particolari elementi presso i quali compiranno alcune azioni importantissime. Ad esempio se mandati in massa su un totem potranno costruirvi intorno un villaggio, cioé la base per dare stabilità alla nuova civiltà.
Di volta in volta però, la tranquillità della vita verrà disturbata da un pericolo imminente e, durante la nostra prova, ci siamo immediatamente imbattuti in uno tsunami che si stava per scatenare vicino alle coste cittadine. Per superare brillantemente la situazione l'unica speranza era quella di mandare alcuni tra i nostri uomini a recuperare una pietra in grado di dar loro il potere di proteggersi dai flutti marini, così da poter passare indenni la crisi ambientale. Naturalmente però le cose non saranno troppo semplici, tanto che dovremo tirare fuori tutte le capacità divine che avremo a nostra disposizione. A dirla tutta non saremo né onnipotenti né capaci di incredibili miracoli, ma avremo unicamente un controllo materiale sulla disposizione di diversi elementi naturali come acqua, lava, sabbia o altro ancora.
Praticamente dovremo scortare i nostri uomini verso il luogo dove recuperare la magia necessaria, per poi farli tornare indenni alle proprie case. Nel tragitto incontreremo diverse situazioni da risolvere, come ad esempio corsi d'acqua insuperabili per il nostro popolo. Sfruttando i grilletti del pad avremo controllo diretto sugli elementi, cercando il modo migliore per superare il problema. Ad esempio potremo prelevare sabbia da zone desertiche per spostarla sul letto del fiume in modo da creare un guado, oppure prosciugare il corso d'acqua per renderlo passabile. Facile, no?
Una settimana da semi-dio
No. No perché il mondo non é semplicemente una ambientazione atta a farci da sfondo, ma un vero e proprio ecosistema regolato da leggi rigide e imprescindibili. Quello che leveremo da un lato dovremo per forza aggiungerlo da un altro, tenendo conto dei cambiamenti che avremo arrecato all'ambiente. Se, per intenderci, avremo levato della terra da una costa per creare un ponte dove passare, potremmo aver lasciato troppo poco argine al mare, così da favorire una mareggiata fatale per tutto il nostro villaggio. Giocare con la natura é sempre pericoloso e dovremo essere in grado di prevedere quello che comporteranno le nostre mosse. Come se non bastasse, poi, spesso ci sarà un timer a scandire il tempo che ci separerà dalla tragedia, creando un certo senso di disagio e tensione.
Tutto é supportato da un motore fisico che pare già poter dare delle gioie, soprattutto nella gestione dei fluidi come acqua e lava, estremamente realistici nel muoversi tra gli spazi disponibili o nel cercare uno sfogo in una barriera naturale poco protetta. Anche il motore grafico sembra fare il suo dovere, ma siamo decisamente curiosi di vederlo alle prese con più elementi di quanti la nostra prova ci abbia potuto mostrare. Il sonoro sembra poter dare delle gioie, proponendo un mix tra silenzi, effetti audio e musiche che, a quanto provato, fanno la loro comparsa solo a sottolineare momenti particolari.
Insomma, le premesse sono buone, ma ci sono ancora diversi interrogativi su cui fare luce per capire la reale portata del progetto di Eric Chahai. Sarà abbastanza vario il gioco per meritare l'acquisto? Quella che attualmente ci é sembrata una buona gestione tramite gamepad riuscirà a renderci padroni degli eventi anche in situazioni più complicate di un “semplice” tsunami? Queste ed altre domande troveranno risposta unicamente dopo il rilascio della versione completa del gioco, lasciandoci quindi in attesa della fine del mese di Luglio per capire quanto sarà divertente interpretare il ruolo di un dio.
From Dust
From Dust
From dust si presenta come un titolo da attendere per diversi motivi, tra cui spiccano il nome del creatore e l'appartenenza ad un genere fascinoso ma decisamente poco rappresentanto sul mercato. Quanto visto lascia ben sperare, ma sarà necessario capire quanto il titolo ha da offrire nella sua interessa per capire se sarà un prodotto degno delle aspettative.