Frontlines: Fuel of War
di
Paiano Walter
Lo scoppio di una nuova guerra mondiale che abbia per oggetto il tanto conteso olio nero, non é un'astrazione che appartiene a poche e sparute frange catastrofiste, ma, a ben vedere come vanno le cose nel mondo, sembra un'eventualità non evitabile né proiettabile sul lungo periodo. Nella finzione videoludica di Frontlines: Fuel Of War, titolo di THQ che abbiamo già visto all'opera negli ultimi due anni in svariati eventi in giro per il mondo ( gli ultimi E3, per dirne una ), la guerra per l'energia é già bella e iniziata, e tocca a noi fare il lavoro più sporco che si possa immaginare: quello del soldato in prima linea.
La demo che ha da poco esordito sul Marketplace di Xbox Live ci permette di mettere mano a quello che, fin da subito, si profila come un fps che prende a piene mani dai giochi del genere Battlefield, o almeno la primissima impressione é questa.
Se i nostri compagni di squadra avanzano fianco a fianco a noi non può che essere un bene, questo é certo. Peccato però che manchi fin dall'inizio quella caratterizzazione dei singoli elementi e degli eventi che fanno grandi i giochi come Call of Duty, e questo lo capiamo fin dall'introduzione al livello inserito nella demo, basata su una proiezione di diapositive non molto evocative e su una cinematica che ci trasporta direttamente sul campo di battaglia.
Qui la nostra azione é scandita da una buona mappatura dei comandi di mira e movimento, mentre il menù di scelta delle armi é un po' inusuale e richiede un po' di pratica prima di essere padroneggiato appieno: si tratta in pratica di tenere premuto Y e successivamente muovere la levetta sinistra in una delle 8 celle disponibili per scegliere l'arma corrispondente, un metodo che in alcune situazioni appare addirittura più sbrigativo del tradizionale menù a rotazione.
Le possibilità di riempire queste 8 celle ci sono: il campo di battaglia é infatti costellato da diversi strumenti di distruzione futuristici, tra cui campeggiano mitragliatori, lanciarazzi, cariche esplosive lanciagranate, pistole per gli scontri ravvicinati e diversi droni.
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Questi droni sono una delle aggiunte più divertenti nello schema di gioco: vanno guidate come si trattasse di minuscole macchine, e portano con sé un aggeggio che le fa esplodere quando ci é più comodo, o sono armate con delle armi automatiche leggere ( opzione questa assente nella demo).
L'obiettivo principale delle missioni é la conquista di alcuni punti chiave della mappa, che permettono appunto di spostare in avanti “la linea del fronte” e di avere la meglio sui nemici, potendo contare su punti di respawn per i nostri alleati più vicini alle aree calde.
L'azione non risulta frenetica, e anzi può vantare una profondità tattica relativamente buona, tanto più che l'IA di nemici e alleati, se non é ai massimi livelli, almeno si difende bene.
Per evitare l'effetto “conquista il punto A e vai al punto B e così finché non ti sei scassato” le missioni sono animate da cambiamenti di programma o compiti particolari, ad esempio nel nostro caso si trattava di pilotare un carro armato e appoggiare l'assalto alleato. Anche in questi casi l'interfaccia di gioco é pratica e funzionale e, grazie a diverse visuali e alla possibilità di mettere in pratica tattiche più elaborate, é capace di appassionare abbastanza facilmente.
Sul fronte grafico notiamo ancora alcune imperfezioni per quel che riguarda le texture, non molto curate, e le esplosioni, un po' lontane da una bellezza che si può definire invidiabile: confidiamo nel fatto che si tratta ancora di un prodotto in sviluppo, del quale gli sviluppatori ci lasciano intravedere le potenzialità: già sul fronte grafico, per essere un gioco del filone Quake Wars e Battlefield, può facilmente superare la concorrenza, con qualche aggiustamento.
Questo anche in virtù di alcuni spunti interessanti: un ottimo motore fisico, che permette una ampia corruttibilità dell'ambiente circostante e un ritmo di gioco che tiene il passo, anche se rimane per ora un po' nell'anonimato, (ma solo perché non si viene ben introdotti alla trama, che é in realtà verosimile, ben studiata e congegnata nelle sue linee principali, come si può vedere sul sito ufficiale. Sono piccoli spunti che si possono correggere con facilità: lungi dal giudicare prematuramente Frontlines come un “must have” o una patacca, vi rimandiamo semplicemente alla nostra prova definitiva e, nell'attesa, alla Demo multiplayer ormai imminente.
La demo che ha da poco esordito sul Marketplace di Xbox Live ci permette di mettere mano a quello che, fin da subito, si profila come un fps che prende a piene mani dai giochi del genere Battlefield, o almeno la primissima impressione é questa.
Se i nostri compagni di squadra avanzano fianco a fianco a noi non può che essere un bene, questo é certo. Peccato però che manchi fin dall'inizio quella caratterizzazione dei singoli elementi e degli eventi che fanno grandi i giochi come Call of Duty, e questo lo capiamo fin dall'introduzione al livello inserito nella demo, basata su una proiezione di diapositive non molto evocative e su una cinematica che ci trasporta direttamente sul campo di battaglia.
Qui la nostra azione é scandita da una buona mappatura dei comandi di mira e movimento, mentre il menù di scelta delle armi é un po' inusuale e richiede un po' di pratica prima di essere padroneggiato appieno: si tratta in pratica di tenere premuto Y e successivamente muovere la levetta sinistra in una delle 8 celle disponibili per scegliere l'arma corrispondente, un metodo che in alcune situazioni appare addirittura più sbrigativo del tradizionale menù a rotazione.
Le possibilità di riempire queste 8 celle ci sono: il campo di battaglia é infatti costellato da diversi strumenti di distruzione futuristici, tra cui campeggiano mitragliatori, lanciarazzi, cariche esplosive lanciagranate, pistole per gli scontri ravvicinati e diversi droni.
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Questi droni sono una delle aggiunte più divertenti nello schema di gioco: vanno guidate come si trattasse di minuscole macchine, e portano con sé un aggeggio che le fa esplodere quando ci é più comodo, o sono armate con delle armi automatiche leggere ( opzione questa assente nella demo).
L'obiettivo principale delle missioni é la conquista di alcuni punti chiave della mappa, che permettono appunto di spostare in avanti “la linea del fronte” e di avere la meglio sui nemici, potendo contare su punti di respawn per i nostri alleati più vicini alle aree calde.
L'azione non risulta frenetica, e anzi può vantare una profondità tattica relativamente buona, tanto più che l'IA di nemici e alleati, se non é ai massimi livelli, almeno si difende bene.
Per evitare l'effetto “conquista il punto A e vai al punto B e così finché non ti sei scassato” le missioni sono animate da cambiamenti di programma o compiti particolari, ad esempio nel nostro caso si trattava di pilotare un carro armato e appoggiare l'assalto alleato. Anche in questi casi l'interfaccia di gioco é pratica e funzionale e, grazie a diverse visuali e alla possibilità di mettere in pratica tattiche più elaborate, é capace di appassionare abbastanza facilmente.
Sul fronte grafico notiamo ancora alcune imperfezioni per quel che riguarda le texture, non molto curate, e le esplosioni, un po' lontane da una bellezza che si può definire invidiabile: confidiamo nel fatto che si tratta ancora di un prodotto in sviluppo, del quale gli sviluppatori ci lasciano intravedere le potenzialità: già sul fronte grafico, per essere un gioco del filone Quake Wars e Battlefield, può facilmente superare la concorrenza, con qualche aggiustamento.
Questo anche in virtù di alcuni spunti interessanti: un ottimo motore fisico, che permette una ampia corruttibilità dell'ambiente circostante e un ritmo di gioco che tiene il passo, anche se rimane per ora un po' nell'anonimato, (ma solo perché non si viene ben introdotti alla trama, che é in realtà verosimile, ben studiata e congegnata nelle sue linee principali, come si può vedere sul sito ufficiale. Sono piccoli spunti che si possono correggere con facilità: lungi dal giudicare prematuramente Frontlines come un “must have” o una patacca, vi rimandiamo semplicemente alla nostra prova definitiva e, nell'attesa, alla Demo multiplayer ormai imminente.
Frontlines: Fuel of War
Frontlines: Fuel of War
Anche se nella demo si vede decisamente poco, non lesiniamo oltre sull'elencare i pregi di Frontlines: missioni varie, ritmo di gioco sostenuto, buon motore fisico , ottima scelta di armamenti e controlli ben sistemati sul controller. Di contro, rischiamo di avere un gioco non opportunamente sfruttato sul fronte trama, e povero di inventiva su quello gameplay. Non ci esprimiamo per ora sul lato grafico, del quale vedremo tra qualche settimana un uso più ampio e tecnicamente definitivo.