Frontlines: Fuel of War

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Lo scoppio di una nuova guerra mondiale che abbia per oggetto il tanto conteso olio nero, non é un'astrazione che appartiene a poche e sparute frange catastrofiste, ma, a ben vedere come vanno le cose nel mondo, sembra un'eventualità non evitabile né proiettabile sul lungo periodo. Nella finzione videoludica di Frontlines: Fuel Of War, titolo di THQ che abbiamo già visto all'opera negli ultimi due anni in svariati eventi in giro per il mondo ( gli ultimi E3, per dirne una ), la guerra per l'energia é già bella e iniziata, e tocca a noi fare il lavoro più sporco che si possa immaginare: quello del soldato in prima linea.

Andiamo a far tacere quella contraerea!
Andiamo a far tacere quella contraerea!
Non mancheranno i livelli prettamente urbani
Non mancheranno i livelli prettamente urbani
Guidare un tank é sempre un piacere, e l'interfaccia grafica, aiutata dalle molti visuali, aiuta
Guidare un tank é sempre un piacere, e l'interfaccia grafica, aiutata dalle molti visuali, aiuta

La demo che ha da poco esordito sul Marketplace di Xbox Live ci permette di mettere mano a quello che, fin da subito, si profila come un fps che prende a piene mani dai giochi del genere Battlefield, o almeno la primissima impressione é questa.
Se i nostri compagni di squadra avanzano fianco a fianco a noi non può che essere un bene, questo é certo. Peccato però che manchi fin dall'inizio quella caratterizzazione dei singoli elementi e degli eventi che fanno grandi i giochi come Call of Duty, e questo lo capiamo fin dall'introduzione al livello inserito nella demo, basata su una proiezione di diapositive non molto evocative e su una cinematica che ci trasporta direttamente sul campo di battaglia.
Qui la nostra azione é scandita da una buona mappatura dei comandi di mira e movimento, mentre il menù di scelta delle armi é un po' inusuale e richiede un po' di pratica prima di essere padroneggiato appieno: si tratta in pratica di tenere premuto Y e successivamente muovere la levetta sinistra in una delle 8 celle disponibili per scegliere l'arma corrispondente, un metodo che in alcune situazioni appare addirittura più sbrigativo del tradizionale menù a rotazione.
Le possibilità di riempire queste 8 celle ci sono: il campo di battaglia é infatti costellato da diversi strumenti di distruzione futuristici, tra cui campeggiano mitragliatori, lanciarazzi, cariche esplosive lanciagranate, pistole per gli scontri ravvicinati e diversi droni.

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Questi droni sono una delle aggiunte più divertenti nello schema di gioco: vanno guidate come si trattasse di minuscole macchine, e portano con sé un aggeggio che le fa esplodere quando ci é più comodo, o sono armate con delle armi automatiche leggere ( opzione questa assente nella demo).
L'obiettivo principale delle missioni é la conquista di alcuni punti chiave della mappa, che permettono appunto di spostare in avanti “la linea del fronte” e di avere la meglio sui nemici, potendo contare su punti di respawn per i nostri alleati più vicini alle aree calde.
L'azione non risulta frenetica, e anzi può vantare una profondità tattica relativamente buona, tanto più che l'IA di nemici e alleati, se non é ai massimi livelli, almeno si difende bene.
Per evitare l'effetto “conquista il punto A e vai al punto B e così finché non ti sei scassato” le missioni sono animate da cambiamenti di programma o compiti particolari, ad esempio nel nostro caso si trattava di pilotare un carro armato e appoggiare l'assalto alleato. Anche in questi casi l'interfaccia di gioco é pratica e funzionale e, grazie a diverse visuali e alla possibilità di mettere in pratica tattiche più elaborate, é capace di appassionare abbastanza facilmente.
Sul fronte grafico notiamo ancora alcune imperfezioni per quel che riguarda le texture, non molto curate, e le esplosioni, un po' lontane da una bellezza che si può definire invidiabile: confidiamo nel fatto che si tratta ancora di un prodotto in sviluppo, del quale gli sviluppatori ci lasciano intravedere le potenzialità: già sul fronte grafico, per essere un gioco del filone Quake Wars e Battlefield, può facilmente superare la concorrenza, con qualche aggiustamento.

Potremo perfino chiamare i bombardieri a supportare la nostra azione
Potremo perfino chiamare i bombardieri a supportare la nostra azione
Le incursioni da un elicottero sono emozionanti
Le incursioni da un elicottero sono emozionanti
Anche se il livello grafico é soffisfacente, con l'Unreal Engine 3 si può dare decisamente di più
Anche se il livello grafico é soffisfacente, con l'Unreal Engine 3 si può dare decisamente di più

Questo anche in virtù di alcuni spunti interessanti: un ottimo motore fisico, che permette una ampia corruttibilità dell'ambiente circostante e un ritmo di gioco che tiene il passo, anche se rimane per ora un po' nell'anonimato, (ma solo perché non si viene ben introdotti alla trama, che é in realtà verosimile, ben studiata e congegnata nelle sue linee principali, come si può vedere sul sito ufficiale. Sono piccoli spunti che si possono correggere con facilità: lungi dal giudicare prematuramente Frontlines come un “must have” o una patacca, vi rimandiamo semplicemente alla nostra prova definitiva e, nell'attesa, alla Demo multiplayer ormai imminente.
Frontlines: Fuel of War

Frontlines: Fuel of War

Anche se nella demo si vede decisamente poco, non lesiniamo oltre sull'elencare i pregi di Frontlines: missioni varie, ritmo di gioco sostenuto, buon motore fisico , ottima scelta di armamenti e controlli ben sistemati sul controller. Di contro, rischiamo di avere un gioco non opportunamente sfruttato sul fronte trama, e povero di inventiva su quello gameplay. Non ci esprimiamo per ora sul lato grafico, del quale vedremo tra qualche settimana un uso più ampio e tecnicamente definitivo.

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