Fuga da Monkey Island

RIDERE, RIDERE, RIDERE ANCORA..
La demo é purtroppo breve e quindi c'é tutto il tempo di andare in giro ed esaurire qualunque tipo di opzione o dialogo. Bene, il lavoro fatto dagli sviluppatori sulle frasi é veramente ottimo. Anche avvicinandosi a questo gioco con il pregiudizio, giustificato, di chi é stato deluso da Curse of Monkey Island, non ci si potrà esimere da molte risate a denti stretti e da alcune fragorose esplosioni di ilarità. E questo é sicuramente un bene visto che, al di là delle disquisizioni tecniche, quello che fa di un gioco di Guybrush un successo é per forza la finezza con cui l'umorismo totalmente demenziale della serie viene proposto al giocatore. Per quanto ci é dato vedere dal demo ci siamo al 100%, quindi

Siamo convinti che Escape from Monkey Island sarà un successo per tutti gli appassionati della serie, con solo qualche rischio: chi non ha amato l'interfaccia di Grim Fandango resterà deluso anche dall'approccio tecnico di questa ultima produzione. Forse si poteva inserire una sorta di controllo più classico, un po' come hanno fatto gli italianissimi Trecision in The Watchmaker, riuscendo a unire il controllo via tastiera e quello via mouse in maniera eccellente. La mancanza del controllo via mouse si sente soprattutto durante gli spostamenti sulla mappa dell'isola, dove spesso é noioso far camminare Guy per tutto il sentiero e altrettanto spesso risulta difficoltoso prendere il sentiero giusto agli incroci
A questo punto, però, non vediamo l'ora di poter giocare il prodotto completo, sperando che i giochi di parole divertentissimi della versione inglese possano trovare un altrettanto valido riscontro nella versione italiana. In ogni caso il consiglio sarebbe di giocarsele tutte e due. Speriamo di non dover aspettare troppo.