Fuga da Monkey Island
di
Redazione
JUST MARRIED
Guybrush Threepwood, il notissimo e dinoccolato protagonista, e l'amata Elaine sono finalmente convolati a nozze. Fuga da Monkey Island si apre, infatti, con il ritorno della storica coppia da una meritata luna di miele. La situazione che i due trovano al loro sbarco sull'isola, però, non é affatto tra le più piacevoli. Elaine é stata dichiarata morta e il suo palazzo é assediato da alcuni strani ceffi armati di catapulta. Ovviamente, tocca al giocatore, nei panni dell'adorabile Threepwood, aspirante pirata, scoprire chi o cosa si cela dietro questi spiacevoli eventi e risolvere la situazione. Il gameplay, quindi, non é affatto diverso dai precedenti tre capitoli. Fuga da Monkey Island segue in pieno il canone delle classiche avventure firmate Lucasarts e, anzi, opera, rispetto al capitolo precedente, un certo ritorno alle origini, sia sotto il profilo grafico, sia sotto quello della narrazione. Le differenze principali risiedono, abbastanza palesemente, nell'interfaccia e nell'uso della grafica tridimensionale. La prima considerazione da fare su questa, oramai imminente, versione PlayStation 2 di Fuga da Monkey Island, é che essa appare simile in tutto e per tutto alla versione PC. I fondali sono realizzati in grafica bidimensionale, sebbene pre-renderizzati, mentre i personaggi sono interamente poligonali. Una mappa globale consente di spostarsi in maniera veloce da una parte a l'altra dell'isola. Lo stile grafico restituisce un'atmosfera molto "cartoon" e l'uso di linee semplici e di belle tonalità pastello richiama in modo efficace i primi due capitoli della saga. I personaggi, poi, sebbene realizzati in grafica 3D calcolata in tempo reale, sono sufficientemente dettagliati e decisamente poco spigolosi, grazie ad un pregevole processo di stilizzazione delle figure. Il gioco presenta molte delle caratteristiche che hanno reso memorabile l'intera serie, non ultima un'esilarante gara a braccio di ferro a base di insulti, molto simile a situazioni analoghe (combattimento col maestro di spade, gara di sputi) presenti nei titoli precedenti. Il gameplay, come sempre, ruota intorno a una serie di puzzle da risolvere mediante il ritrovamento o la combinazione di oggetti o il dialogo con i diversi personaggi che animano la storia. La versione PC di Fuga da Island é stata particolarmente apprezzata, sia dal pubblico che dalla critica, ed ha ricevuto una nomination in tre categorie agli Interactive Achievement Awards (gli Oscar del videogioco) di quest'anno. Il lavoro di LucasArts, infatti, su praticamente tutti i suoi prodotti, é stato sempre molto accurato, soprattutto sul versante della presentazione. Se a ciò si aggiungono le ottime qualità narrative della serie dedicata a Threepwood, Fuga da Monkey Island appare un prodotto di sicuro interesse per coloro che già posseggono o hanno in mente di acquistare una PlayStation 2
Guybrush Threepwood, il notissimo e dinoccolato protagonista, e l'amata Elaine sono finalmente convolati a nozze. Fuga da Monkey Island si apre, infatti, con il ritorno della storica coppia da una meritata luna di miele. La situazione che i due trovano al loro sbarco sull'isola, però, non é affatto tra le più piacevoli. Elaine é stata dichiarata morta e il suo palazzo é assediato da alcuni strani ceffi armati di catapulta. Ovviamente, tocca al giocatore, nei panni dell'adorabile Threepwood, aspirante pirata, scoprire chi o cosa si cela dietro questi spiacevoli eventi e risolvere la situazione. Il gameplay, quindi, non é affatto diverso dai precedenti tre capitoli. Fuga da Monkey Island segue in pieno il canone delle classiche avventure firmate Lucasarts e, anzi, opera, rispetto al capitolo precedente, un certo ritorno alle origini, sia sotto il profilo grafico, sia sotto quello della narrazione. Le differenze principali risiedono, abbastanza palesemente, nell'interfaccia e nell'uso della grafica tridimensionale. La prima considerazione da fare su questa, oramai imminente, versione PlayStation 2 di Fuga da Monkey Island, é che essa appare simile in tutto e per tutto alla versione PC. I fondali sono realizzati in grafica bidimensionale, sebbene pre-renderizzati, mentre i personaggi sono interamente poligonali. Una mappa globale consente di spostarsi in maniera veloce da una parte a l'altra dell'isola. Lo stile grafico restituisce un'atmosfera molto "cartoon" e l'uso di linee semplici e di belle tonalità pastello richiama in modo efficace i primi due capitoli della saga. I personaggi, poi, sebbene realizzati in grafica 3D calcolata in tempo reale, sono sufficientemente dettagliati e decisamente poco spigolosi, grazie ad un pregevole processo di stilizzazione delle figure. Il gioco presenta molte delle caratteristiche che hanno reso memorabile l'intera serie, non ultima un'esilarante gara a braccio di ferro a base di insulti, molto simile a situazioni analoghe (combattimento col maestro di spade, gara di sputi) presenti nei titoli precedenti. Il gameplay, come sempre, ruota intorno a una serie di puzzle da risolvere mediante il ritrovamento o la combinazione di oggetti o il dialogo con i diversi personaggi che animano la storia. La versione PC di Fuga da Island é stata particolarmente apprezzata, sia dal pubblico che dalla critica, ed ha ricevuto una nomination in tre categorie agli Interactive Achievement Awards (gli Oscar del videogioco) di quest'anno. Il lavoro di LucasArts, infatti, su praticamente tutti i suoi prodotti, é stato sempre molto accurato, soprattutto sul versante della presentazione. Se a ciò si aggiungono le ottime qualità narrative della serie dedicata a Threepwood, Fuga da Monkey Island appare un prodotto di sicuro interesse per coloro che già posseggono o hanno in mente di acquistare una PlayStation 2