Fusion Frenzy
di
Redazione
C'é da dire che la Blitz Games non é proprio sinonimo di qualità. Dopo averci deliziato con chicche come Action Man e Chicken Run, infatti, solo con Frogger 2 é riuscita a salvarsi un poco dall'oblio, dovuto a troppi titoli che non sono stati in grado di donare sufficienti soddisfazioni ludiche. Ma con Xbox inizia un'altra era, un'era di divertimento che sorge da ovest, un'era durante la quale le compagnie di videogiochi euro/americane scavalcheranno quelle dell'impero nipponico... o almeno così si sente dire in giro... E chi siamo noi per negare a Blitz Games una speranza di entrare nel nuovo olimpo videoludico? Nessuno, appunto. Il gioco della Blitz Games, é un titolo fortemente improntato al multiplayer... anzi TOTALMENTE improntato al multiplayer, se non avete amici, non compratelo
L'ambientazione é di carattere futuristico/metropolitano, l'idea infatti prende spunto da tutto quel filone (tipicamente americano) che immagina la nascita di nuovi, violenti, spettacolari sport nel futuro più prossimo. Di questo filone abbiamo esempio in lontanissimi film come Tron, o Mad Max, oppure esempi videoludici più vicini a noi come in Speedball per Amiga e il fallito tentativo di riportarlo in vita nella recente versione per Psx (miseramente)..
C'é da dire che spesso questo tipo di giochi crea nel giocatore medio una sorta di ottima aspettativa ed esaltazione, deve essere probabilmente insito nel nostro materiale genetico. C'é sempre, naturalmente, la speranza che questa aspettativa non venga delusa
La confezione estetica di questo gioco non sembra molto galvanizzante... in effetti il gioco é ancora ben lungi dall'essere completato, tuttavia l'aspetto complessivo delle schermate appare piuttosto confuso e caotico. Il gioco, come già detto, é strutturato essenzialmente per coinvolgere quattro giocatori in contemporanea: i contendenti dovranno sfidarsi in una sorta di mix tra gioco da tavolo e sport estremo in sei differenti arene. A completare il tutto sono presenti ben quarantacinque mini giochi, tutti in rigoroso 3D e tutti sulla falsariga di altri giochi reali o, in ogni caso, famosi
L'ambientazione é di carattere futuristico/metropolitano, l'idea infatti prende spunto da tutto quel filone (tipicamente americano) che immagina la nascita di nuovi, violenti, spettacolari sport nel futuro più prossimo. Di questo filone abbiamo esempio in lontanissimi film come Tron, o Mad Max, oppure esempi videoludici più vicini a noi come in Speedball per Amiga e il fallito tentativo di riportarlo in vita nella recente versione per Psx (miseramente)..
C'é da dire che spesso questo tipo di giochi crea nel giocatore medio una sorta di ottima aspettativa ed esaltazione, deve essere probabilmente insito nel nostro materiale genetico. C'é sempre, naturalmente, la speranza che questa aspettativa non venga delusa
La confezione estetica di questo gioco non sembra molto galvanizzante... in effetti il gioco é ancora ben lungi dall'essere completato, tuttavia l'aspetto complessivo delle schermate appare piuttosto confuso e caotico. Il gioco, come già detto, é strutturato essenzialmente per coinvolgere quattro giocatori in contemporanea: i contendenti dovranno sfidarsi in una sorta di mix tra gioco da tavolo e sport estremo in sei differenti arene. A completare il tutto sono presenti ben quarantacinque mini giochi, tutti in rigoroso 3D e tutti sulla falsariga di altri giochi reali o, in ogni caso, famosi
Fusion Frenzy
Fusion Frenzy
Se questo titolo saprà far forza sulla semplicità dei giochi e sulla immediatezza (nonché su una giocabilità non troppo ripetitiva o noiosa) potrà davvero risultare un gioco estremamente godibile e divertente. Un appunto è da fare sull'aspetto grafico. I fondali troppo complessi e la necessità di un inquadratura che coinvolga tutti e quattro i partecipanti all'azione, rischia di far diventare il gioco decisamente confuso e complicato. Naturalmente, visto che il gioco è ancora lontano dall'essere commercializzato, è sempre possibile, e quanto mai probabile, che l'aspetto grafico venga notevolmente implementato. Aspettiamo fiduciosi...