Ghost Hunter
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Ricevere i press kit da parte delle software house riesce spesso a sorprendere. È il caso del DVD demo di Ghost Hunter giunto in redazione qualche giorno or sono. Tra le opzioni nel suddetto DVD ce n'è una che permette di visionare un filmato piuttosto particolare e, se vogliamo, raccapricciante. Racconta di una scoperta fatta casualmente dai programmatori durante lo sviluppo del gioco. In sintesi, durante le ricerche effettuate per migliorare la credibilità delle locazioni e delle situazioni da inserire all'interno di Ghost Hunter, si resero conto dell'esistenza di luoghi, famigerati per le "particolari" presenze che infesterebbero gli stessi, molto simili alle locazioni del gioco ormai arrivate ad una fase avanzata di sviluppo. Mossi da questa curiosa scoperta decisero di mettere insieme un team capeggiato dal medium Billy Roberts e dalla parapsicologa Katie Smith e di andare ad indagare da vicino nei pressi dei luoghi "incriminati". In particolare andarono a visitare tre luoghi differenti. Una casa vittoriana fu il primo dei tre. La somiglianza con l'ambientazione del gioco era sorprendente, così come era sorprendente la somiglianza tra la bimba fantasma di Ghost Hunter e la bambina che nella vecchia casa ci aveva abitato per davvero. La bambina morì di morte violenta e si racconta che il suo fantasma continui a girovagare per la casa. Strani fenomeni accaddero al gruppo: problemi con le telecamere, batterie e microfoni che smettevano di funzionare senza una apparente ragione e una strana luce riflessa da uno specchio nonostante ogni sorgente luminosa all'interno della stanza fosse spenta. Lasciata la casa si recarono nei pressi di una vecchia nave da guerra della seconda guerra mondiale. Il suo equipaggio morì nel 1940 durante una battaglia.
E anche in questo caso c'erano parecchie somiglianze con l'ambientazione della nave inserita nel gioco. E saliti a bordo strani fenomeni non tardarono a manifestarsi: mal di mare, nonostante la nave fosse saldamente ancorata al porto, rumori di passi provenienti da zone dove non poteva esserci nessuno e ombre proiettate da presenze invisibili. L'ultimo luogo visitato dal gruppo fu la palude di Blackland. Qui, tempo addietro, abitava un'esperta voodoo di nome Julie Brown. Si racconta che la strana donna era solita dire che quando sarebbe morta avrebbe portato con se tutta la città. E quando morì accadde l'impensabile. Un uragano nelle vicinanze provocò un'onda anomala che spazzò letteralmente la cittadina. Solo due persone scamparono al disastro. Una bimba ed un anziano uomo di colore che portò in salvo la bambina ma che morì poco tempo dopo. Quella bimba, oggi donna, vive "tranquillamente" con la propria famiglia, nonostante sia incessantemente tormentata dal fantasma di Julie Brown. E anche in questo caso il gruppo notò somiglianze impressionati tra la palude di Blackland e la palude implementata in Ghost Hunter. Il retroscena è piuttosto particolare e lascia in sospeso diversi interrogativi. Ma veniamo al gioco vero e proprio.
Il protagonista della nuova avventura targata Sony si chiama Lazarus Jones ed è un novellino che lavora tra le file della squadra omicidi di Detroit. Sfortuna vuole che durante il primo giorno di lavoro a fianco della sua ben più esperta partner, Anna Steele, succeda qualcosa di "strano", qualcosa che non avrebbe mai immaginato di dover affrontare neppure nei suoi incubi peggiori. I due, mandati ad investigare su una strana serie di omicidi avvenuti in una vecchia scuola oramai abbandonata, si separano per velocizzare le indagini. Ma mentre Lazarus è intento ad ispezionare i sotterranei della scuola, libera involontariamente un'orda di fantasmi imprigionati da tempo. I fantasmi, ormai liberi, fuggono in ogni direzione e nella confusione generale uno degli spettri si fonde con l'agente Jones "donandogli" la capacità di vedere le anime dei morti. Dall'altra parte della scuola un fantasma dalle fattezze nauseabonde ma al contempo affascinante si impossessa di Anna Steele. Confuso da ciò che è appena accaduto Lazarus decide di muoversi per cercare la collega e per venire a capo del mistero.