Ghost Recon Advanced Warfighter 2
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8 marzo: festa della donna? Macchè, esce GRAW 2, uno dei più attesi titoli della nuova stagione ludica, pronto a portare azione e strategia su Xbox 360, PC e prossimamente anche PS3. Il predecessore, uscito quasi un anno addietro, rivoluzionò la serie proponendo un cambio di visuale dalla prima alla terza persona, nuove meccaniche di gioco, nuovi comandi di squadra e soprattutto un multiplayer di spessore così elevato da rimanere nelle prime posizioni della classifica Xbox Live per parecchi mesi dal suo rilascio. Destò quindi un certo scalpore l'annuncio di Ubisoft, lo scorso ottobre, riguardante lo sviluppo del seguito di Ghost Recon Advanced Warfighter, a soli sette mesi dall'uscita del suo predecessore. Ancor più inaspettata arrivò la precisazione da parte dell'editore che il gioco avrebbe visto la luce prima della fine dell'anno fiscale in corso.
Le prime immagini rilasciate da Ubisoft tradivano l'intenzione del team di sviluppo ad appoggiarsi pesantemente alla struttura di gioco già vista nel primo episodio. Un primo assaggio del titolo è stato offerto agli utenti di Xbox Live sottoforma di demo single player, poche rapide fasi di gioco che tra le analogie con il capitolo precedente hanno segnalato anche alcune nuove features che per dovere di cronaca andiamo ad elencarvi: in primo luogo è cambiato l'angolo di visuale che, in questo secondo capitolo risulta più stretta sul protagonista.. Inoltre ha subito una rinfrescata l'interfaccia visiva, che in questa occasione si fregia di un Cross-Com più efficace ed esplicativo, grazie al quale poter comodamente switchare tra le varie unità sotto il nostro controllo, siano esse membri di una squadra in carne ed ossa o i vari dispositivi come l'ormai celebre drone UAV o il nuovissimo veicolo di supporto chiamato MULE, una postazione mobile a sei ruote con telecamera e rifornimenti, medici e bellici. Presa confidenza con le poche novità a livello di comandi si può apprezzarne il nuovo comparto tecnico, anche se definirlo nuovo non sarebbe del tutto corretto. Troppi i legami col predecessore, relativamente troppo stretti i tempi di sviluppo ed all'occhio inesperto parrebbe proprio non esserci differenza tra il primo GRAW e il gioco in questione. In realtà però il team di sviluppo ha operato in particolar modo sugli effetti luminosi, su quelli particellari e climatici. La prima riprova la si ha ammirando le lande desertiche scosse dal vento che solleva la sabbia saturandone l'aria e l'effettiva profondità di campo ovattata dalle folate sabbiose. Spolpata in poche decine di minuti la demo, ecco passare tra le mani una build del gioco ancora non definitiva, e comprensiva solo della campagna in single player.
Anno 2014, gli scontri tra il governo messicano e le forze ribelli sono degenerate gettando il paese nel baratro della guerra civile. A poche ore dall'inizio di un'importante vertice di sicurezza nordamericano tra USA, Canada e Messico un gruppo di ribelli insorge nei pressi del confine americano. L'atmosfera è tesa e urge l'intervento di un gruppo di specialisti addestrati e specializzati, i migliori. Ancora una volta il team dei fantasmi, guidati dal capitano Scott Mitchell è chiamato a risolvere una nuova situazione ad altissima tensione e a sedare le rivolte dei ribelli in prossimità del confine statunitense.
Terminate le prime formalità e superati i filmati che ci illustrano alcuni elementi della trama, proprio come nel primo GRAW ci troviamo di fronte ad un esauriente tutorial capace di spiegarci i comandi base del gioco, cominciando da quelli più elementari. Presa dimestichezza con le coperture, il mirino di precisione, le granate fumogene e le cariche esplosive si passa in rassegna la nuova serie di comandi legati alla squadra. A parte quanto menzionato già nella demo, emergono novità soprattutto per quel che concerne l'equipaggiamento di Mitchell: il nuovo Cross-Com 2.0 permette di gestire tutte le unità utilizzando più visuali dalle differenti telecamere poste su di esse. In primo luogo il MULE, il nuovo veicolo di supporto, è dotato di una telecamera utile non solo per l'esplorazione del territorio, ma anche per individuare e "marchiare" gli ostili. Anche l'UAV; come da tradizione, eseguirà la scansione del territorio sottostante e fornirà le immagini dalla suggestiva visuale a volo d'uccello o, novità ancor più suggestiva, potrà controllare le unità "umane" dalla telecamera presente addosso ai membri della stessa. Quest'ultima novità va ben oltre il semplice orpello stilistico, ed il suo utilizzo si rivela addirittura indispensabile al fine di una buona riuscita delle missioni. Ad esempio sarà possibile spostare la propria squadra dietro ad un riparo, passare sulla visuale dalla telecamera dei "subordinati", visionare un nuovo punto strategico e ordinare ai membri di raggiungerlo. Tra le introduzioni di questo capitolo è indispensabile segnalare la presenza dei medici, ruolo indispensabile per curare i propri compagni di squadra feriti o di alcune nuove armi come il fucile anticecchino, in grado di perforare o lastre sottili al fine di colpire anche gli avversari nascosti o parzialmente riparati, del nuovo lanciamissili o del lanciagranate fumogene.
Tutto il resto che ci ha offerto quest'esame della campagna in singolo è stato prelevato direttamente dal primo capitolo ed abbellito con alcune sapienti mani di vernice. Il comparto grafico, pur presentando pressappoco gli stessi elementi che già hanno fatto la fortuna del primo GRAW, è stato migliorato cercando in primo luogo di abbellire i fondali grazie ad una maggiore pulizia grafica. Abbiamo già citato i nuovi effetti speciali e le condizioni climatiche variabili che rendono ancor più realistico il paesaggio, ma è giusto mettere in evidenza anche il leggero ma generale miglioramento subito dai modelli poligonali, a partire da quelli che formano i membri della squadra. Una delle novità presentate in questo secondo capitolo riguarda il particolare effetto "pixelloso" che si ottiene raggiungendo i margini della missione e che ci costringerà a riprendere la strada maestra per poter tornare alla visualizzazione "pulita". Insomma, quello che abbiamo di fronte non è un radicale cambiamento, ma l'insieme di pochi e mirati interventi atti a migliorare un comparto tecnico già di per se solido.
Queste sono state le impressioni generali che hanno caratterizzato questa nostra prima prova del titolo Ubisoft, ed in particolar modo della campagna in single player. Ma come anche le pietre dovrebbero sapere, a prescindere dal reale valore dell'esperienza in singolo, questo genere di giochi e la serie di Ghost Recon in particolare si poggia sulle solide fondamenta del multiplayer. Sarà infatti proprio quest'ultimo a decidere buona parte delle sorti dell'intera produzione, e la maggior parte delle notizie trapelate si rivelano più che incoraggianti, dalla più ampia vastità delle mappe alla maggiore diversificazione tra le classi, dal supporto ai clan sino alle decine di armi in più. Insomma, l'8 marzo, fatidico e attesissimo giorno della verità si avvicina a gran velocità. Per ora le armi tacciono ma sta per scatenarsi nuovamente l'inferno.
Le prime immagini rilasciate da Ubisoft tradivano l'intenzione del team di sviluppo ad appoggiarsi pesantemente alla struttura di gioco già vista nel primo episodio. Un primo assaggio del titolo è stato offerto agli utenti di Xbox Live sottoforma di demo single player, poche rapide fasi di gioco che tra le analogie con il capitolo precedente hanno segnalato anche alcune nuove features che per dovere di cronaca andiamo ad elencarvi: in primo luogo è cambiato l'angolo di visuale che, in questo secondo capitolo risulta più stretta sul protagonista.. Inoltre ha subito una rinfrescata l'interfaccia visiva, che in questa occasione si fregia di un Cross-Com più efficace ed esplicativo, grazie al quale poter comodamente switchare tra le varie unità sotto il nostro controllo, siano esse membri di una squadra in carne ed ossa o i vari dispositivi come l'ormai celebre drone UAV o il nuovissimo veicolo di supporto chiamato MULE, una postazione mobile a sei ruote con telecamera e rifornimenti, medici e bellici. Presa confidenza con le poche novità a livello di comandi si può apprezzarne il nuovo comparto tecnico, anche se definirlo nuovo non sarebbe del tutto corretto. Troppi i legami col predecessore, relativamente troppo stretti i tempi di sviluppo ed all'occhio inesperto parrebbe proprio non esserci differenza tra il primo GRAW e il gioco in questione. In realtà però il team di sviluppo ha operato in particolar modo sugli effetti luminosi, su quelli particellari e climatici. La prima riprova la si ha ammirando le lande desertiche scosse dal vento che solleva la sabbia saturandone l'aria e l'effettiva profondità di campo ovattata dalle folate sabbiose. Spolpata in poche decine di minuti la demo, ecco passare tra le mani una build del gioco ancora non definitiva, e comprensiva solo della campagna in single player.
Anno 2014, gli scontri tra il governo messicano e le forze ribelli sono degenerate gettando il paese nel baratro della guerra civile. A poche ore dall'inizio di un'importante vertice di sicurezza nordamericano tra USA, Canada e Messico un gruppo di ribelli insorge nei pressi del confine americano. L'atmosfera è tesa e urge l'intervento di un gruppo di specialisti addestrati e specializzati, i migliori. Ancora una volta il team dei fantasmi, guidati dal capitano Scott Mitchell è chiamato a risolvere una nuova situazione ad altissima tensione e a sedare le rivolte dei ribelli in prossimità del confine statunitense.
Terminate le prime formalità e superati i filmati che ci illustrano alcuni elementi della trama, proprio come nel primo GRAW ci troviamo di fronte ad un esauriente tutorial capace di spiegarci i comandi base del gioco, cominciando da quelli più elementari. Presa dimestichezza con le coperture, il mirino di precisione, le granate fumogene e le cariche esplosive si passa in rassegna la nuova serie di comandi legati alla squadra. A parte quanto menzionato già nella demo, emergono novità soprattutto per quel che concerne l'equipaggiamento di Mitchell: il nuovo Cross-Com 2.0 permette di gestire tutte le unità utilizzando più visuali dalle differenti telecamere poste su di esse. In primo luogo il MULE, il nuovo veicolo di supporto, è dotato di una telecamera utile non solo per l'esplorazione del territorio, ma anche per individuare e "marchiare" gli ostili. Anche l'UAV; come da tradizione, eseguirà la scansione del territorio sottostante e fornirà le immagini dalla suggestiva visuale a volo d'uccello o, novità ancor più suggestiva, potrà controllare le unità "umane" dalla telecamera presente addosso ai membri della stessa. Quest'ultima novità va ben oltre il semplice orpello stilistico, ed il suo utilizzo si rivela addirittura indispensabile al fine di una buona riuscita delle missioni. Ad esempio sarà possibile spostare la propria squadra dietro ad un riparo, passare sulla visuale dalla telecamera dei "subordinati", visionare un nuovo punto strategico e ordinare ai membri di raggiungerlo. Tra le introduzioni di questo capitolo è indispensabile segnalare la presenza dei medici, ruolo indispensabile per curare i propri compagni di squadra feriti o di alcune nuove armi come il fucile anticecchino, in grado di perforare o lastre sottili al fine di colpire anche gli avversari nascosti o parzialmente riparati, del nuovo lanciamissili o del lanciagranate fumogene.
Tutto il resto che ci ha offerto quest'esame della campagna in singolo è stato prelevato direttamente dal primo capitolo ed abbellito con alcune sapienti mani di vernice. Il comparto grafico, pur presentando pressappoco gli stessi elementi che già hanno fatto la fortuna del primo GRAW, è stato migliorato cercando in primo luogo di abbellire i fondali grazie ad una maggiore pulizia grafica. Abbiamo già citato i nuovi effetti speciali e le condizioni climatiche variabili che rendono ancor più realistico il paesaggio, ma è giusto mettere in evidenza anche il leggero ma generale miglioramento subito dai modelli poligonali, a partire da quelli che formano i membri della squadra. Una delle novità presentate in questo secondo capitolo riguarda il particolare effetto "pixelloso" che si ottiene raggiungendo i margini della missione e che ci costringerà a riprendere la strada maestra per poter tornare alla visualizzazione "pulita". Insomma, quello che abbiamo di fronte non è un radicale cambiamento, ma l'insieme di pochi e mirati interventi atti a migliorare un comparto tecnico già di per se solido.
Queste sono state le impressioni generali che hanno caratterizzato questa nostra prima prova del titolo Ubisoft, ed in particolar modo della campagna in single player. Ma come anche le pietre dovrebbero sapere, a prescindere dal reale valore dell'esperienza in singolo, questo genere di giochi e la serie di Ghost Recon in particolare si poggia sulle solide fondamenta del multiplayer. Sarà infatti proprio quest'ultimo a decidere buona parte delle sorti dell'intera produzione, e la maggior parte delle notizie trapelate si rivelano più che incoraggianti, dalla più ampia vastità delle mappe alla maggiore diversificazione tra le classi, dal supporto ai clan sino alle decine di armi in più. Insomma, l'8 marzo, fatidico e attesissimo giorno della verità si avvicina a gran velocità. Per ora le armi tacciono ma sta per scatenarsi nuovamente l'inferno.