Ghost Recon: Future Soldier
di
Era circa un anno che non se ne sentiva parlare, per poi rispuntare di nuovo durante la press conference di Ubisoft. E da un anno le cose sembrano cambiate, a cominciare dall'abbandono del vecchio stile grafico incentrato su toni cupi in favore di uno nuovo che offre una palette di colori non troppo dissimile dai vari Advanced Warfighter. Future Soldier punta prepotentemente sul concetto di collaborazione, ovviamente tra i membri della squadra, sia che si giochi in single che in multiplayer (prevista la co-op fino a quattro giocatori).
Cominciamo dalle novità a livello di gameplay, che prevedono la possibilità di riesumare i nostri compagni caduti, fino all'avvalersi di un camouflage stile Predator per sopraffare di nascosto i nemici, feature già mostrata nella prima presentazione del gioco. Sarà possibile visualizzare informazioni logistiche in tempo reale sull'evolversi della situazione nel campo di battaglia, oppure coordinare ancora i colpi dei membri del team verso un unico obiettivo.
Durante la dimostrazione del gioco abbiamo potuto vedere i filmati dei rispettivi quattro partecipanti, che hanno mostrato come per completare ogni obiettivo sia imprescindibile la collaborazione. Frenetici, ma pur sempre particolarmente tattici ai fini del risultato, gli scontri a fuoco. Éd qui che é stata fatta luce su un interessante sistema di coperture, per quanto i movimenti dei nostri personaggi appaiano al momento ruvidi e impreciso il sistema di mira, che comunque permette di abbattere il nemico con un sol colpo.
Il numero di armi é comprensibilmente alto, considerato il tema trattato, e consentirà di scegliere tra molteplici accessori, tra cui grilletti, tamburi, impugnature ed altro. Sarà inoltre possibile scegliere tra tre diverse classi: fuciliere, geniere ed esploratore. Venendo ai numeri, saranno dieci le mappe totali e quattro le modalità di gioco, tra cui spicca l'oramai classica Assedio. Le ambientazioni invece spazieranno dal deserto africano fino al circolo polare articolo, per affrontare una minaccia in grado di alterare per sempre gli equilibri del mondo.
Graficamente il gioco pare già da ora in discreta forma. Modellazione poligonale dei personaggi degna di lode, ma soprattutto un'interfaccia in-game perfettamente integrata, per un quadro generale comunque ben superiore rispetto a quanto visto un anno addietro. Rimangono alcuni dubbi riguardanti l'effettiva libertà offerta al giocatore, dovute in parte all'estensione degli ambienti di gioco. Pare comunque che all'ultimo Ubisoft abbia deciso di posticipare l'uscita del gioco dalla fine del 2011 a una data imprecisata del 2012, fine del mondo permettendo. Il sentore é che la casa francese conti di offrire all'utenza un prodotto in grado di rivaleggiare ad armi pari con i capisaldi del genere.
Cominciamo dalle novità a livello di gameplay, che prevedono la possibilità di riesumare i nostri compagni caduti, fino all'avvalersi di un camouflage stile Predator per sopraffare di nascosto i nemici, feature già mostrata nella prima presentazione del gioco. Sarà possibile visualizzare informazioni logistiche in tempo reale sull'evolversi della situazione nel campo di battaglia, oppure coordinare ancora i colpi dei membri del team verso un unico obiettivo.
Durante la dimostrazione del gioco abbiamo potuto vedere i filmati dei rispettivi quattro partecipanti, che hanno mostrato come per completare ogni obiettivo sia imprescindibile la collaborazione. Frenetici, ma pur sempre particolarmente tattici ai fini del risultato, gli scontri a fuoco. Éd qui che é stata fatta luce su un interessante sistema di coperture, per quanto i movimenti dei nostri personaggi appaiano al momento ruvidi e impreciso il sistema di mira, che comunque permette di abbattere il nemico con un sol colpo.
Il numero di armi é comprensibilmente alto, considerato il tema trattato, e consentirà di scegliere tra molteplici accessori, tra cui grilletti, tamburi, impugnature ed altro. Sarà inoltre possibile scegliere tra tre diverse classi: fuciliere, geniere ed esploratore. Venendo ai numeri, saranno dieci le mappe totali e quattro le modalità di gioco, tra cui spicca l'oramai classica Assedio. Le ambientazioni invece spazieranno dal deserto africano fino al circolo polare articolo, per affrontare una minaccia in grado di alterare per sempre gli equilibri del mondo.
Graficamente il gioco pare già da ora in discreta forma. Modellazione poligonale dei personaggi degna di lode, ma soprattutto un'interfaccia in-game perfettamente integrata, per un quadro generale comunque ben superiore rispetto a quanto visto un anno addietro. Rimangono alcuni dubbi riguardanti l'effettiva libertà offerta al giocatore, dovute in parte all'estensione degli ambienti di gioco. Pare comunque che all'ultimo Ubisoft abbia deciso di posticipare l'uscita del gioco dalla fine del 2011 a una data imprecisata del 2012, fine del mondo permettendo. Il sentore é che la casa francese conti di offrire all'utenza un prodotto in grado di rivaleggiare ad armi pari con i capisaldi del genere.