Ghost Recon: Future Soldier

di Roberto Vicario
I ghost sono tornati! e lo diciamo a gran voce. Sono passati ormai cinque anni dall'uscita dell'ultimo capitolo della serie, quell'Advance Warfighter 2 in grado di dividere critica a pubblico sul suo effettivo valore. Annunciato nel 2009, il seguito della saga, intitolato Future soldier ha visto il suo sviluppo intralciato da ritardi e problemi tecnici che facevano presagire il peggio in termini realizzativi per il prodotto Ubisoft. A poco meno di un mese dalla sua uscita, il publisher francese, ci ha dato la possibilità di saggiare una serie di missioni che andranno a comporre la campagna di gioco. Dopo averle provate possiamo tranquillamente affermare che siamo rimasti assolutamente soddisfatti di quanto abbiamo potuto giocare. Scoprite insieme a noi i motivi.



La dura vita del militare

In questa terza incarnazione della serie sull'attuale generazione di console, torneremo nuovamente a comandare la squadra Ghost, una branca dell'esercito americano specializzata in antiterrorismo e infiltrazioni nelle zone più calde del mondo. Seguendo il classico filone fantapolitico di cui Tom Clancy é maestro, ci troveremo proiettati in un futuro ipotetico, a viaggiare dall'Africa alla Russia per sventare una situazione che man mano proseguiremo nel gioco scopriremo farsi sempre più scottante e pericolosa. Senza anticiparvi nulla sul movente principale, possiamo tranquillamente svelarvi che i diversi obietti delle missioni saranno discretamente vari: liberare un agente della CIA, uccidere un temibile dittatore e infiltrarsi in un aeroporto nemico, sono solo alcuni degli ordini che ci verrà chiesto di portare a termine. Il tutto sarà ovviamente sviscerato nel dettaglio attraverso l'ottimo briefing di cui dispone il gioco, che ci darà la possibilità per ogni singola missione di gioco, tramite degli ottimi filmati digitali, di avere una visione globale dell'area in cui dovremo infiltrarci.

Concludendo il discorso riguardante questo aspetto di gioco dobbiamo anche segnalare un discreto uso della componente narrativo emozionale che a differenza dei precedenti capitoli non rimane in secondo piano o addirittura assente, ma si percepisce così chiaramente, tanto da diventare una peculiarità della storia. Tramite diverse cut scene pre e post missione riusciremo a conoscere più nel dettagliato la storia ,anche personale, che ogni soldato reale può vivere una volta inserito in contesti simili. Una telefonata alla famiglia, un momento di relax con la musica e le classiche voci che si spargono sul proprio conto all'interno dell'ambiente sono solo alcuni esempi dei temi, maturi, che toccherà la trama di gioco. Ovviamente, non mancheranno sia le classiche frasi sbruffone e goliardiche già viste in questo genere di giochi che i classici termini tecnici e strettamente militari che vanno a chiudere il cerchio su un comparto scenografico/narrativo assolutamente d'impatto e ben realizzato.





Tempismo e silenziosità, in un mondo iper tecnologico!

Tantissime le novità anche per quel che riguarda il gameplay che viene in parte rivoluzionato rispetto a quanto visto nei precedenti capitoli. Il cambiamento sicuramente più significativo riguarda la nostra squadra. A differenza dei precedenti capitoli i movimenti e il dispiegamento sul campo non dovranno essere più effettuati manualmente tramite ordini impartiti dal nostro pad, ma sarà gestito tutto in maniera autonoma, grazie ad un'intelligenza artificiale più che mai discreta, che riesce ad adattarsi alle diverse situazioni in cui ci troveremo coinvolti. Autonomia della squadra non significa però meno tatticismo. La spirito originale della serie é, infatti, rimasto intatto e la maggior parte dell'azione si svilupperà in maniera stealth facendo prevalere l'approccio ragionato ed estremamente tattico a quello invece diretto, decisamente più rumoroso e poco professionale. Sensazione, che verrà esaltata ulteriormente dalla possibilità di giocare fino in cooperativa, fino ad un massimo di quattro giocatori, l'intera campagna. Non mancheranno nemmeno momenti più pirotecnici e cinematografici ma pur sempre in minoranza rispetto all'azione più classica e ragionata.

A supporto del gruppo ci saranno moltissimi elementi tecnologici che si riveleranno determinanti per la riuscita della missione. Tra questi il Cross Com ci permetterà di avere una visuale costantemente aggiornata di dettagli e informazioni sull'ambiente che ci circonda. Inoltre, avendo integrato al suo interno un visore a raggi x, ci darà la possibilità di scovare e “taggare” nemici anche dietro a ripari o a distanze considerevoli. Visore che associato alla nuovissima tuta mimetica in dotazione ai soldati, forma un'accoppiata davvero letale e silenziosa per passare inosservati e uccidere i nemici in totale libertà.