Ghostbusters: The Video Game
Spengler dici sul serio? Catturare fantasmi?
Qualcuno dice che se i fantasmi esistessero davvero, vista l'enorme quantità di decessi avvenuti dall'alba dei tempi dell'umanità, adesso saremmo letteralmente sommersi di spiriti più o meno maligni in ogni angolo delle nostre strade. Una tesi interessante, ma che probabilmente scatenerebbe una sarcastica risata dalla bocca dei quattro acchiappafantasmi, Ray, Peter, Egon e Winston. Nati dalle menti geniali dei due sceneggiatori-attori Dan Aykroyd (Ray) e Harold Remis (Egon), hanno dato una scossa al mondo del cinema con le due pellicole dedicate alle loro avventure, Ghostbuster e Ghostbuster II. La storia (si, perché ormai parliamo di una pietra miliare della commedia ) racconta di un simpatico gruppo di amici, Ray, Peter e Egon, fissati sino all'estremo con il mondo del paranormale, al punto da decidere d'aprire un'agenzia per la cattura dei fantasmi più molesti.
Dopo un primo periodo trascorso tra lo scetticismo generale, comincia una vera e proprio invasione di spiriti e spiritelli in quel di New York, che solo i nostri eroi (coadiuvati da Winston, assunto per l'aumento improvviso di lavoro dei Ghostbuster) riescono ad arginare grazie a trappole e fucili protonici inventati da Egon; di conseguenza gli affari iniziano a girare dal verso giusto. Ma non tutti gli ectoplasmi sono facili da sconfiggere e, in mezzo a mille avventure, i quattro scienziati (non me ne vogliano gli scienziati veri...) si ritrovano a dover salvare il mondo da catastrofi dimensionali e invasioni demoniache.
Doverosa introduzione, benché certamente sono in pochi a non conoscere le gesta dei Ghostbuster, capaci di rompere gli argini della pellicola e inondare il globo con fiumi cartoni animati, videogame, fumetti e merchandising di ogni tipo legati alla saga. Quello che invece é sempre mancato, nonostante fosse presente in uno stato embrionale nelle teste di Remis e Aykroyd, é un terzo film che portasse avanti il filone narrativo principale. A porre rimedio a tale mancanza, ci ha pensato Vivendi, affidando agli studi Terminal Reality lo sviluppo di un gioco che fosse un vero e proprio seguito di Ghostbuster. Ingrediente indispensabile per la riuscita? Chiamare Dan e Harold a supervisionare i lavori, prestarsi per il motion capture e soprattutto scriverne la trama. Il risultato? Dopo rumor, video, smentite e conferme, i fan hanno finalmente la sicurezza che, nel prossimo inverno, potranno salire a bordo della famigerata ECTO 1 e vivere le nuove pagine di una delle serie cinematografiche più amate.
24 ore su 24 per soddisfare le vostre esigenze di eliminazione del sovrannaturale!
Il progetto messo in mano ai Terminal Reality, prevede la realizzazione di un gioco multipiattaforma che arriverà in Ottobre, interessando pc, Xbox 360 e PlayStation 3.
Osservando il titolo, anche se ancora in fase di lavorazione, possiamo notare sin da subito un meccanismo di gioco votato all'azione, in cui saremo chiamati a impersonare uno dei disinfestatori del paranormale, nella New York dei primi anni '90, periodo appena successivo alla fine di Ghostbuster II e la vittoria dei nostri, riportata sul transilvanico Vigo, il cui potere e sete di sangue erano stati sconfitti distruggendo il quadro che lo raffigurava, mantenendone lo spirito in vita.
Sfruttando fucili e trappole protoniche, con gli immancabili generatori nucleari sulle spalle a mo di zainetti (ma anche una discreta lista di nuovi oggetti creati da zero per l'occasione), gireremo per la città, rispondendo alle varie emergenze sparse per i quartieri. La cattura dei fantasmi, sarà logicamente il centro attorno cui gireranno le nostre azioni. Colpendo gli spiriti con i flussi delle nostre armi, potremo letteralmente “prenderli all'amo”. Arrivati a questo punto, ingaggeremo una vera e propria lotta per tenerli in nostro potere e avvicinarli, possibilmente abbastanza indeboliti, alle trappole, pronte per essere aperte e risucchiare gli ectoplasmi. Come é facile comprendere, l'operazione é molto semplice da descrivere, ma particolarmente elaborata da eseguirsi, anche in base alla forza dell'obbiettivo di cui ci staremo occupando.
Come se non bastasse, la lotta per la cattura vedrà come parte integrante del combattimento, l'ambiente in cui ci troveremo. Fiore all'occhiello della produzione, é infatti l'Infernal Engine, motore fisico in lavorazione da quasi otto anni, che promette di poter gestire in maniera egregia corpi e oggetti, rendendo distruttibile una gran parte dello spazio in cui ci muoveremo; un vero inno all'interazione. Non solo oggetti reali, L'Infernal sembra trovarsi pienamente a suo agio anche con i corpi melmosi o vacui di Slimer e i suoi simili. Durante una caccia dunque, aspettiamoci di poter devastare intere stanze e osservare movimenti verosimili di tutto quel che verrà sollecitato su schermo.
Sull'orlo di una quadriconvergenza
Come era facile attendersi, l'attenzione per la rappresentazione di ogni minimo dettaglio legato alle pellicole, sembra essere stata infusa nella giusta quantità al gioco, sia nei modelli poligonali dei protagonisti che nella realizzazione di equipaggiamenti e luoghi. Farà piacere a tanti, ad esempio, sapere che la famosa vettura degli Acchiappafantasmi, la ECTO 1, é presente esattamente come ce la ricordavamo, mentre nei fantomatici video apparsi in rete molti mesi fa ( poi ritirati in fretta, impedendoci quindi di conoscerne i credits), si mostrava con uno stile nuovo e più moderno, scatenando i dubbi degli utenti più tradizionalisti.
Ma i Ghostbuster sono quattro. Se in un primo momento la possibilità di inserire una modalità multiplayer era semplicemente ventilata e non confermata, in questi ultimi giorni é stato assicurato che sarà presente e permetterà di giocare in cooperativa per un massimo di quattro utenti. Visti gli iniziali problemi legati alla creazione di una trama capace di coinvolgere diversi giocatori nello stesso momento, si é pensato di lasciare la storia principale ad un solo protagonista, mentre saranno presenti delle sezioni apposite per cooperare, dove verranno inscenate vere e proprie “cacce” di gruppo, in cui l'importanza di coordinarsi sarà vitale.
Vivendi ha indubbiamente messo sul tavolo risorse di gran valore, che lasciano ben sperare non solo dal punto di vista delle fonti creative (Aykroyd e Remis sono due sceneggiatori di alto livello, che certo non si vedono tutti giorni in un videogame...), ma promettono scintille anche dal lato puramente tecnico. Di grande importanza sarà scoprire la bontà della sezione in multiplayer, indubbiamente molto intrigante ma insidiosa per gli sviluppatori, che dovranno saggiamente combinare tra loro gli elementi del gameplay. Con ancora del tempo a disposizione per limare qualche incertezza (soprattutto grafica), Ghostbuster ha tutte le carte in regola per presentarsi come un prodotto divertente, ben confezionato e degno del nome che porta. E nel mondo dei videogame, non é certo cosa da poco.
Qualcuno dice che se i fantasmi esistessero davvero, vista l'enorme quantità di decessi avvenuti dall'alba dei tempi dell'umanità, adesso saremmo letteralmente sommersi di spiriti più o meno maligni in ogni angolo delle nostre strade. Una tesi interessante, ma che probabilmente scatenerebbe una sarcastica risata dalla bocca dei quattro acchiappafantasmi, Ray, Peter, Egon e Winston. Nati dalle menti geniali dei due sceneggiatori-attori Dan Aykroyd (Ray) e Harold Remis (Egon), hanno dato una scossa al mondo del cinema con le due pellicole dedicate alle loro avventure, Ghostbuster e Ghostbuster II. La storia (si, perché ormai parliamo di una pietra miliare della commedia ) racconta di un simpatico gruppo di amici, Ray, Peter e Egon, fissati sino all'estremo con il mondo del paranormale, al punto da decidere d'aprire un'agenzia per la cattura dei fantasmi più molesti.
Dopo un primo periodo trascorso tra lo scetticismo generale, comincia una vera e proprio invasione di spiriti e spiritelli in quel di New York, che solo i nostri eroi (coadiuvati da Winston, assunto per l'aumento improvviso di lavoro dei Ghostbuster) riescono ad arginare grazie a trappole e fucili protonici inventati da Egon; di conseguenza gli affari iniziano a girare dal verso giusto. Ma non tutti gli ectoplasmi sono facili da sconfiggere e, in mezzo a mille avventure, i quattro scienziati (non me ne vogliano gli scienziati veri...) si ritrovano a dover salvare il mondo da catastrofi dimensionali e invasioni demoniache.
Doverosa introduzione, benché certamente sono in pochi a non conoscere le gesta dei Ghostbuster, capaci di rompere gli argini della pellicola e inondare il globo con fiumi cartoni animati, videogame, fumetti e merchandising di ogni tipo legati alla saga. Quello che invece é sempre mancato, nonostante fosse presente in uno stato embrionale nelle teste di Remis e Aykroyd, é un terzo film che portasse avanti il filone narrativo principale. A porre rimedio a tale mancanza, ci ha pensato Vivendi, affidando agli studi Terminal Reality lo sviluppo di un gioco che fosse un vero e proprio seguito di Ghostbuster. Ingrediente indispensabile per la riuscita? Chiamare Dan e Harold a supervisionare i lavori, prestarsi per il motion capture e soprattutto scriverne la trama. Il risultato? Dopo rumor, video, smentite e conferme, i fan hanno finalmente la sicurezza che, nel prossimo inverno, potranno salire a bordo della famigerata ECTO 1 e vivere le nuove pagine di una delle serie cinematografiche più amate.
24 ore su 24 per soddisfare le vostre esigenze di eliminazione del sovrannaturale!
Il progetto messo in mano ai Terminal Reality, prevede la realizzazione di un gioco multipiattaforma che arriverà in Ottobre, interessando pc, Xbox 360 e PlayStation 3.
Osservando il titolo, anche se ancora in fase di lavorazione, possiamo notare sin da subito un meccanismo di gioco votato all'azione, in cui saremo chiamati a impersonare uno dei disinfestatori del paranormale, nella New York dei primi anni '90, periodo appena successivo alla fine di Ghostbuster II e la vittoria dei nostri, riportata sul transilvanico Vigo, il cui potere e sete di sangue erano stati sconfitti distruggendo il quadro che lo raffigurava, mantenendone lo spirito in vita.
Sfruttando fucili e trappole protoniche, con gli immancabili generatori nucleari sulle spalle a mo di zainetti (ma anche una discreta lista di nuovi oggetti creati da zero per l'occasione), gireremo per la città, rispondendo alle varie emergenze sparse per i quartieri. La cattura dei fantasmi, sarà logicamente il centro attorno cui gireranno le nostre azioni. Colpendo gli spiriti con i flussi delle nostre armi, potremo letteralmente “prenderli all'amo”. Arrivati a questo punto, ingaggeremo una vera e propria lotta per tenerli in nostro potere e avvicinarli, possibilmente abbastanza indeboliti, alle trappole, pronte per essere aperte e risucchiare gli ectoplasmi. Come é facile comprendere, l'operazione é molto semplice da descrivere, ma particolarmente elaborata da eseguirsi, anche in base alla forza dell'obbiettivo di cui ci staremo occupando.
Come se non bastasse, la lotta per la cattura vedrà come parte integrante del combattimento, l'ambiente in cui ci troveremo. Fiore all'occhiello della produzione, é infatti l'Infernal Engine, motore fisico in lavorazione da quasi otto anni, che promette di poter gestire in maniera egregia corpi e oggetti, rendendo distruttibile una gran parte dello spazio in cui ci muoveremo; un vero inno all'interazione. Non solo oggetti reali, L'Infernal sembra trovarsi pienamente a suo agio anche con i corpi melmosi o vacui di Slimer e i suoi simili. Durante una caccia dunque, aspettiamoci di poter devastare intere stanze e osservare movimenti verosimili di tutto quel che verrà sollecitato su schermo.
Sull'orlo di una quadriconvergenza
Come era facile attendersi, l'attenzione per la rappresentazione di ogni minimo dettaglio legato alle pellicole, sembra essere stata infusa nella giusta quantità al gioco, sia nei modelli poligonali dei protagonisti che nella realizzazione di equipaggiamenti e luoghi. Farà piacere a tanti, ad esempio, sapere che la famosa vettura degli Acchiappafantasmi, la ECTO 1, é presente esattamente come ce la ricordavamo, mentre nei fantomatici video apparsi in rete molti mesi fa ( poi ritirati in fretta, impedendoci quindi di conoscerne i credits), si mostrava con uno stile nuovo e più moderno, scatenando i dubbi degli utenti più tradizionalisti.
Ma i Ghostbuster sono quattro. Se in un primo momento la possibilità di inserire una modalità multiplayer era semplicemente ventilata e non confermata, in questi ultimi giorni é stato assicurato che sarà presente e permetterà di giocare in cooperativa per un massimo di quattro utenti. Visti gli iniziali problemi legati alla creazione di una trama capace di coinvolgere diversi giocatori nello stesso momento, si é pensato di lasciare la storia principale ad un solo protagonista, mentre saranno presenti delle sezioni apposite per cooperare, dove verranno inscenate vere e proprie “cacce” di gruppo, in cui l'importanza di coordinarsi sarà vitale.
Vivendi ha indubbiamente messo sul tavolo risorse di gran valore, che lasciano ben sperare non solo dal punto di vista delle fonti creative (Aykroyd e Remis sono due sceneggiatori di alto livello, che certo non si vedono tutti giorni in un videogame...), ma promettono scintille anche dal lato puramente tecnico. Di grande importanza sarà scoprire la bontà della sezione in multiplayer, indubbiamente molto intrigante ma insidiosa per gli sviluppatori, che dovranno saggiamente combinare tra loro gli elementi del gameplay. Con ancora del tempo a disposizione per limare qualche incertezza (soprattutto grafica), Ghostbuster ha tutte le carte in regola per presentarsi come un prodotto divertente, ben confezionato e degno del nome che porta. E nel mondo dei videogame, non é certo cosa da poco.
Ghostbusters: The Video Game
Ghostbusters: The Video Game
E pensare che, tornando qualche mese indietro nel tempo, Gostbuster esisteva solo in rumor di cui non tutti si fidavano. Ed invece eccolo qui, dopo voci e annunci ufficiali, con il suo bagaglio di premesse interessanti e grandi speranze. La presenza in cabina di regia di Dan Aykroyd e Harold Ramis non può che tranquillizzare gli animi degli appassionati, visto che sul mercato non apparirà un tie-in “qualsiasi”, ma il vero terzo capitolo della saga che fli stessi attori-sceneggiatori scrissero nei primi anni '80. Anche tecnicamente il titolo sembra proporsi nel giusto modo, fatta eccezione per alcune sbavature, di cui però é ancora presto preoccuparsi, visti i mesi a disposizione dei ragazzi dei Terminal Reality per mettere al giusto posto ogni tassello del puzzle. Mentre Infernal Engine promette decisamente una gestione della fisica degna di interesse, sarà decisivo capire la resa reale della “caccia al fantasma”, soprattutto nell'annunciata modalità multiplayer. Schiere di fan non vedono l'ora di giocare con gli amici ricostruendo la mitica squadra degli Acchiappafantasmi, e la sfida maggiore che il team di sviluppo sembra affrontare, é proprio quella di rendere la possibilità di farlo in maniera soddisfacente, a margine di un buon impianto in single player. In bocca all'ectoplasma!