God Eater 2: Rage Burst
di
Roberto Vicario
A distanza di un anno e mezzo dalla sua uscita originale, ecco che anche nel vecchio continente si affaccia il secondo capitolo di un titolo che ha tentato, e sta tentando tutt'ora, di diventare una valida alternativa allo strapotere di Monster Hunter. Stiamo parlando ovviamente di God Eater 2: Rage Burst. Abbiamo avuto la possibilità di mettere le mani su una versione preliminare del gioco e in questo articolo abbiamo raccolto le nostre prime impressioni.
Piccolo ripasso. I God Eater sono dei guerrieri che combatto gli Aragami, dei mostri particolarmente brutti e pericolosi. La loro particolarità é data dall'uso del God Arc, un'arma forgiata nel metallo ma fusa con alcune delle cellule provenienti dai mostri. Questa particolare commistione permette all'arma bianca, a scelta tra martello, spada o falce, di potersi trasformare all'interno del combattimento anche in uno scudo o in una specie di cannone/pistola, donando così ai God Eater maggiore flessibilità durante il combattimento.
In questo secondo capitolo i nostri guerrieri saranno impegnati nell'investigazione di uno strano fenomeno: una pioggia di colore rosso sangue che sembra essere il veicolo di trasmissione di una pericolosissima epidemia. Ecco quindi che la Fenrir crea la divisione Blood, incaricata per l'appunto di investigare su questa strana pioggia. All'interno di una sorta di fortezza in movimento, i nostri guerrieri saranno ancora una volta impegnati a combattere gli Aragami.
Sotto l'aspetto prettamente ludico il titolo non si discosta minimamente dall'esperienza offerta già in passato. Ci troviamo davanti ad un action survival in cui, questo dopo quest, ci troveremo ad affrontare pericolosi mostri con differenti pattern di attacco; la differenza nel combattimento sarà quindi data dal perfetto bilanciamento del nostro eroe e nello studio del nemico. Ma andiamo per gradi.
Il primo passo sarà ovviamente legato all'editor del personaggio. Una volta creato il nostro alter ego e superato un piccolo tutorial verremo catapultati all'interno dell'hub di gioco. Qui potremo scegliere differenti quest - divise per grado di difficoltà - anche a visitare la sezione degli extra e ovviamente gestire il nostro equipaggiamento.
Esattamente come detto poche righe sopra, e seguendo la filosofia dei giochi di genere, anche in God Eater 2 la gestione dell'equipaggiamento e delle abilità sarà fondamentale per la supremazia sugli Aragami. A nostra disposizione avremo diverse abilità e la possibilità di creare nuovi strumenti - o potenziare quelli già in nostro possesso - grazie alla raccolta dei materiali che troveremo sparsi per i livelli delle varie quest. Al momento abbiamo, purtroppo, solamente scalfito le possibilità offerte dal gioco sotto questo punto di vista, ma ve ne parleremo in maniera più approfondita nella nostra recensione.
Una cosa che vi abbiamo potuto tastare con mano é la necessità di dover gestire anche il “party”. Oltre al nostro personaggio, nel corso delle varie missioni, saremo accompagnati da una squadra di guerrieri che dovrà essere opportunamente bilanciata. Nella modalità giocatore singolo questi lottatori saranno gestiti dalla CPU, ma il gioco dispone anche di una modalità multigiocatore cooperativa che purtroppo non abbiamo potuto testare per mancanza di giocatori.
Arriviamo quindi all'argomento più scottante quando si parla di questi prodotti: il comparto tecnico. Il gioco offre i 1080p e i 60 fps. Nel complesso il lavoro svolto é più che gradevole, anche se il peso degli anni si fa sentire, soprattutto per quanto riguarda i modelli poligonali e la grandezza dei livelli di gioco che non é paragonabile a quella di altre produzioni attualmente sul mercato. Purtroppo manca la possibilità di scegliere la lingua giapponese, ma bisogna affidarsi unicamente alla presenza dell'inglese, neanche particolarmente ispirato.
Nel complesso possiamo quindi affermare che ci siamo divertiti a giocare queste prime ore in compagnia di God Eater 2: Rage Burst. Abbiamo qualche dubbio sull'effettiva varietà di situazioni che si potranno affrontare nel corso del varie questo che ci verranno proposte, ma per valutare con più calma questo elemento, dovremo giocare a fondo il titolo e, proprio per questo motivo, vi rimandiamo alla nostra recensione che arriverà a ridosso dell'uscita del titolo.
Di nuovo a caccia di Aragami
Piccolo ripasso. I God Eater sono dei guerrieri che combatto gli Aragami, dei mostri particolarmente brutti e pericolosi. La loro particolarità é data dall'uso del God Arc, un'arma forgiata nel metallo ma fusa con alcune delle cellule provenienti dai mostri. Questa particolare commistione permette all'arma bianca, a scelta tra martello, spada o falce, di potersi trasformare all'interno del combattimento anche in uno scudo o in una specie di cannone/pistola, donando così ai God Eater maggiore flessibilità durante il combattimento.
In questo secondo capitolo i nostri guerrieri saranno impegnati nell'investigazione di uno strano fenomeno: una pioggia di colore rosso sangue che sembra essere il veicolo di trasmissione di una pericolosissima epidemia. Ecco quindi che la Fenrir crea la divisione Blood, incaricata per l'appunto di investigare su questa strana pioggia. All'interno di una sorta di fortezza in movimento, i nostri guerrieri saranno ancora una volta impegnati a combattere gli Aragami.
Sotto l'aspetto prettamente ludico il titolo non si discosta minimamente dall'esperienza offerta già in passato. Ci troviamo davanti ad un action survival in cui, questo dopo quest, ci troveremo ad affrontare pericolosi mostri con differenti pattern di attacco; la differenza nel combattimento sarà quindi data dal perfetto bilanciamento del nostro eroe e nello studio del nemico. Ma andiamo per gradi.
Il primo passo sarà ovviamente legato all'editor del personaggio. Una volta creato il nostro alter ego e superato un piccolo tutorial verremo catapultati all'interno dell'hub di gioco. Qui potremo scegliere differenti quest - divise per grado di difficoltà - anche a visitare la sezione degli extra e ovviamente gestire il nostro equipaggiamento.
Esattamente come detto poche righe sopra, e seguendo la filosofia dei giochi di genere, anche in God Eater 2 la gestione dell'equipaggiamento e delle abilità sarà fondamentale per la supremazia sugli Aragami. A nostra disposizione avremo diverse abilità e la possibilità di creare nuovi strumenti - o potenziare quelli già in nostro possesso - grazie alla raccolta dei materiali che troveremo sparsi per i livelli delle varie quest. Al momento abbiamo, purtroppo, solamente scalfito le possibilità offerte dal gioco sotto questo punto di vista, ma ve ne parleremo in maniera più approfondita nella nostra recensione.
Una cosa che vi abbiamo potuto tastare con mano é la necessità di dover gestire anche il “party”. Oltre al nostro personaggio, nel corso delle varie missioni, saremo accompagnati da una squadra di guerrieri che dovrà essere opportunamente bilanciata. Nella modalità giocatore singolo questi lottatori saranno gestiti dalla CPU, ma il gioco dispone anche di una modalità multigiocatore cooperativa che purtroppo non abbiamo potuto testare per mancanza di giocatori.
Un buon porting
Arriviamo quindi all'argomento più scottante quando si parla di questi prodotti: il comparto tecnico. Il gioco offre i 1080p e i 60 fps. Nel complesso il lavoro svolto é più che gradevole, anche se il peso degli anni si fa sentire, soprattutto per quanto riguarda i modelli poligonali e la grandezza dei livelli di gioco che non é paragonabile a quella di altre produzioni attualmente sul mercato. Purtroppo manca la possibilità di scegliere la lingua giapponese, ma bisogna affidarsi unicamente alla presenza dell'inglese, neanche particolarmente ispirato.
Nel complesso possiamo quindi affermare che ci siamo divertiti a giocare queste prime ore in compagnia di God Eater 2: Rage Burst. Abbiamo qualche dubbio sull'effettiva varietà di situazioni che si potranno affrontare nel corso del varie questo che ci verranno proposte, ma per valutare con più calma questo elemento, dovremo giocare a fondo il titolo e, proprio per questo motivo, vi rimandiamo alla nostra recensione che arriverà a ridosso dell'uscita del titolo.
God Eater 2: Rage Burst
God Eater 2: Rage Burst
Mancano diversi elementi da valutare di questo God Eater 2: Rage Burst, su tutti l'effettiva varietà delle situazioni in cui potremo incappare. Non sono da sottovalutare nemmeno le possibilità offerte dal multiplayer, elemento che potrebbe diventare determinante all'interno del giudizio finale. Le basi comunque ci sono e con il titolo ammettiamo di esserci divertiti. Sarà una valida alternativa a Monster Hunter? lo scopriremo solamente in sede di recensione.