God of War 2

di Antonio Norfo
NB. Giusto per evitare l'evitabile: chi legge senza aver visto i titoli di coda di God of War sappia che andrà incontro ad uno spoiler di tutto rispetto.

God of War è già un classico.
Forse lo è divenuto a partire dalla sua prima apparizione nelle vaste ludoteche Playstation 2.
Ambientato in un'Ellade di truculenta fantasia e coadiuvato da un mirabile reparto estetico (specie per quanto concerne le composizioni musicali e le architetture proposte), il gioco di David Jaffe ha da subito ottenuto consensi e premi da parte di critica e fruitori.
Preso l'action game nel 2005 e modellatolo a piacimento (con efficienza e successo), è tempo adesso di un seguito che narri delle gesta di Kratos, novello nume della guerra, alle prese con le Parche.


E' chiaro che la formula di gioco ricalcherà da vicino quella del predecessore, con combattimenti coreografici e serrati, pseudo-QTE posti alla stregua di fatality, puzzle ambientali e via discorrendo.
Stando a quanto sentito non dovrebbero mancare apparizioni di eroi tratti dalla mitologia greca, così come il rapporto con le divinità dovrebbe giocoforza cambiare, avendo Kratos sostituito Ares e non essendo più, in ultima istanza, un mero combattente al servizio di Zeus e compagnia.
Nuovi poteri magici (ottimo l'arco) si aggiungeranno ai vecchi, ed altri mostri si affiancheranno al bestiario già noto.
Come sempre, tuttavia, non importa chi, ma importa come abbatterli.
Il fatto che i nemici "cooperino" fra loro (nel video vediamo un ciclope con alle spalle uno scheletrico alleato) è un punto a favore di Corey Barlow (colui che dirige il progetto in questione).

Durante il trailer si vede Kratos in sella ad un cavallo alato che dà battaglia ad un grifone ed al rispettivo cavaliere demoniaco.
Abbattuto quest'ultimo, il Nostro recide con la violenza che lo contraddistingue l'ala del grifone.
Sinceramente, la sola idea di combattimenti nei cieli fa presagire il taglio epico e scenico che il gioco vuole adottare (rimanendo in tema etereo, si vocifera dell'utilizzo delle ali di Icaro e stando al "making of" dispensato dal prequel già sappiamo che era intenzione degli sviluppatori dare vita a qualche area di gioco dove Kratos avrebbe potuto volare).

Non è ancora dato sapere in che misura il gioco farà evolvere la serie.
Il compito dello studio di Santa Monica (ripetersi) appare comunque difficoltoso: quasi come lo sono state e lo saranno le imprese dello spartano che toccò la vetta dell'Olimpo.
Ma la nostra fiducia è altrettanto titanica: come negarla a coloro che hanno progettato uno dei migliori titoli dell'anno passato?
Appuntamento allora per eventuali futuri approfondimenti (il mercato nord americano attende God of War II per febbraio 2007).