Grabbed By the Ghoulies

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Grabbed By the Ghoulies

Rare, la prolifica software house che ha prodotto alcuni dei titoli più importanti per le piattaforme Nintendo, ha messo finalmente le mani su Xbox. I più attenti osservatori della "scena" videoludica troveranno sicuramente qualche significato in questa notizia, ma al di là delle supposizioni rimane una certezza: la console Microsoft sta compiendo un altro passo in avanti, e nella giusta direzione. Grabbed by the Ghoulies si presenta come un platform tridimensionale dall'atmosfera horror-umoristica, ricco di elementi presi in prestito dai moderni beat' em up.
Nei panni di Cooper, un ragazzino non certo coraggioso, ma molto determinato, dovremo entrare in una casa maledetta (chiamata, non a caso, "Ghoulhaven Hall") per salvare la nostra ragazza dalle grinfie di fantasmi e mostri di ogni tipo. Per quanto motivati dall'importanza della nostra missione, dovremo muoverci con estrema cautela all'interno della magione. All'inizio, come si conviene alle ultime produzioni, un tutorial ci spiegherà come gestire al meglio il sistema di controllo, la cui padronanza è assolutamente necessaria in più di un'occasione. Successivamente, una volta pronti ad affrontare gli abitanti della casa, potremo accedere a una delle cinquanta stanze che compongono la Ghoulhaven Hall, ognuna delle quali corrisponde a un livello diverso.


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Ogni livello è caratterizzato da un "tema" differente, un'ambientazione che non si limita a fare da scenario alle vostre azioni ma che influenza in modo pesante il gioco.
È a questo punto, infatti, che entra in scena uno degli elementi più rappresentativi di Grabbed by the Ghoulies: l'interattività con gli oggetti della casa. Cooper, peraltro in modo realistico, può utilizzare qualsiasi cosa gli capiti sottomano per affrontare le terribili creature che hanno rapito la sua ragazza. E non cose banali come sedie o mazze, bensì un "inventario" che conta qualcosa come cento oggetti, da utilizzare in modo diverso a seconda del caso. Ogni cosa, in questo modo, può essere scagliata contro uno scheletro da una certa distanza, oppure afferrata per colpire in modo ravvicinato un vampiro. Oltretutto, la potenza degli attacchi dipende in larghissima parte dal tipo di oggetto utilizzato: l'impatto causato dal lancio di un hamburger avrà effetti di modesta entità sui nemici, mentre un perfetto swing con una sbarra di ferro li farà letteralmente volare via! Gli oggetti vantano una diversa resistenza, che determina anche la loro durata (be', sarebbe stato troppo facile avere a disposizione la stessa arma per tutto il gioco...), e il loro utilizzo implica l'uso di determinate strategie.
Capiterà fin troppo spesso, infatti, che i nemici siano numerosi e cerchino di circondarvi. In quel caso, è estremamente importante usare l'arma giusta nel modo giusto, ad esempio spazzando via i mostri più vicini con un oggetto pesante per mandarli addosso agli altri.

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È molto importante che la prima produzione Rare per Xbox risponda alle aspettative dei videogiocatori, perché un successo aprirebbe la strada ad altre produzioni "fuori dal coro" (vedi anche Conker: Live and Uncut), contribuendo oltretutto al successo della console Microsoft. Grabbed by the Ghoulies ha tutta l'aria di essere un gioco divertente e ben realizzato, con delle buone idee ed un livello di varietà che trova pochi rivali in giro. La gestione degli oggetti è particolarmente interessante e a tratti innovativa, ma è ovvio che gran parte della giocabilità di questo prodotto dipenderà dal sistema di combattimento. Speriamo che Rare riesca ad ottimizzare anche e soprattutto quell'aspetto...