Gran Turismo 6

di Valerio De Vittorio
Alla sua uscita, complice anche l'attesa interminabile causata da una lavorazione estremamente prolungata, Gran Turismo 5 finì col deluddere, seppur parzialmente, il proprio pubblico. Il prodotto di Polyphony si dimostrò ambizioso, vasto e denso di contenuti, ma allo stesso tempo dilaniato dai legami con un passato ormai lontano. Mentre la concorrenza, si evolveva introducendo simulazione dei danni, condizioni atmosferiche, tracciati dall'asfalto dinamico, intelligenze artificiali più moderne, Gran Turismo 5 perseverava, infatti, nella propria discutibile direzione. C'é quindi grande attesa per il seguito, previsto per fine anno, un po' a sorpresa ancora su Playstation 3, sebbene una versione per la nuova console Sony sia stata già più o meno annunciata. Lo spettacolare trailer proposto durante l'E3 non solo ci ha travolto con il solito stile raffinato e seducente tipico della serie, ma ha fatto importanti promesse. Nuova fisica, modello delle gomme rifatto, rendering grafico rinnovato, più nuovi contenuti, nuove auto premium, ambientazioni e così via.




La collaborazione tra Polyphony e Nissan continua e ha dato vita ad una nuova stagione della GT Accademy, competizione indetta ogni anno sin dal 2008 che vede piloti virtuali da tutto il mondo sfidarsi a suon di tempi sul giro in una versione dedicata di Gran Turismo. L'edizione 2013 é stata realizzata partendo dall'engine del nuovo capitolo, configurandosi come una sorta di versione demo utile per farsi un'idea seppure molto preliminare di quanto ci attenderà tra qualche mese nei negozi. GT Accademy 2013 contiente due auto in diverse colorazioni e cinque piste, Autumn Ring Mini, Suzuka, Grand Valley East, Autumn Ring e Silverstone. Quest'ultimo come probabilmente già sapete é il tracciato utilizzato per partecipare alla competizione Nissan, sul quale bisognerà totalizzare il miglior tempo sul singolo giro e vedersi inseriti nella classifica mondiale. Polyphony ha pensato di dare una struttura a questa demo, che propone una sorta di versione in miniatura della tipica esperienza Gran Turismo. Si parte così con un auto poco potente, da comprare dal concessionario Nissan, la Leaf G, ed affrontare due gare iniziali. Una volta guadagnato il podio su queste, avremo abbastanza crediti per portarci a casa una Nissan 370Z e partecipare così ai due eventi di classe superiore. Si sbloccherà successivamente l'accesso alla GT Accademy, che propone prima una serie di prove sul tracciato di Silverstone del tutto simili alle famigerate patenti, così da apprendere al meglio i segreti della pista, e poi finalmente la competizione vera a e propria.

Prima di parlare delle sensazioni in pista, vale la pena osservare l'ottimo lavoro di restauro compiuto nel disegnare l'infrastruttura, con menu completamente rivisti, sempre molto eleganti ma decisamente più immediati da utilizzare. Spicca poi la reattività della navigazione, con tempi di caricamento ridotti sensibilmente. Nonostante la mole di dati che Gran Turismo 6 dovrà gestire sarà senza dubbio maggiore, speriamo vivamente che questo elemento resti inalterato anche nella versione finale del gioco.


Impugnato il volante, la demo non offre particolari sfide a bordo della Nissan Leaf G, lenta ed incollata alla strada, anche disattivando qualsiasi aiuto. Le due piste su cui affrontare gli avversari controllati dalla CPU nel doppio evento Sunday Cup sono l'Autumn Ring in versione corta e Suzuka. Entrambi tracciati già visti e stravisti nella serie, che non offrono particolari sfide, mentre l'IA implementata in questa demo non é in grado di impensierire neanche il pilota della domenica. Considerate le critiche ricevute proprio in questo ambito da Gran Turismo 5, avremmo gradito trovare delle conferme di miglioramenti ma per osservare i progressi dovremo attendere una nuova prova se non addirittura la versione finale. Di conseguenza, esprimere giudizi su quella che é palesemente un'IA monca e persino più limitata del precedente lavoro Polyphony non avrebbe senso.

A farsi notare é al contrario il modello fisico, soprattutto una volta sedutisi nell'abitacolo della Nissan 370Z che con i suoi trecento e più cavalli già si rivela ben più interessante da governare. Pad alla mano si palesa una risposta in curva più credibile, senza il classico effetto barcone che nei precedenti Gran Turismo alla minima sbandata traghettava inarrestabilmente l'auto fuori pista. Il controllo é più fluido, permettendo mini sbandate, correzioni in curva sul filo del testa coda, riducendo gli a volte esagerati pendoli visti in precedenza. Notevole il lavoro fatto nel ricreare la risposta del mezzo alla pista, con le sospensioni che seguono millimetricamente ogni variazione dell'asfalto restituendo un feedback credibile nell'abitacolo virtuale. Purtroppo provare solo due auto non permette di approfondire di molto la sperimentazione del modello di guida, che insieme al comparto tecnico é l'aspetto che più ci fa ben sperare sulla validità di Gran Turismo 6. Di contro, proprio come per quanto concerne l'intelligenza artificiale, il modello dei danni manca totalmente in questa versione demo, con impatti gestiti in maniera forse persino peggiore di Gran Turismo 5.



Il comparto estetico, nonostante le dimensioni ridotte della demo devono aver significato anche qualche taglio, é decisamente di impatto. Le auto sono come ci si aspettava strabilianti, mentre i tracciati soffrono ancora una carenza visibile di dettaglio. I passi in avanti ci sono, ad esempio nella resa degli alberi, ma non basta il sofisticato rendering per nascondere la carenza di poligoni e di oggetti. L'impatto scenico é comunque eccellente, soprattutto approfittando del supporto alla risoluzione Full HD, con ombre molto meno sgranate che in passatto, effetti particellari più curati ed un sistema di illuminazione più credibile che dona alla scena un look ancora più foto realistico. Si fanno notare difetti di gioventù, come il frame rate che a volte cala vistosamente sotto i 60 fps, ma sembra sparito definitivamente il fastidioso tearing che caratterizzava Gran Turismo 5, nonostante le numerose patch correttive avessero già fatto miracoli.