Gran Turismo 6

di Valerio De Vittorio
Prima di Gran Turismo le simulazioni di corse su console erano praticamente solo un miraggio. E soprattutto, fu il primo ad avere il coraggio di comprimere dentro un CD la passione smisurata per le quattro ruote così tanto ben interpretata e condivisa da Kazunori Yamauchi. Un capitolo dopo l'altro, la saga é andata perfezionandosi, riuscendo nonostante ritardi cronici a pubblicare due episodi per ogni generazione di Playstation. Arrivando ai limiti del ciclo vitale di Playstation 3, Polyphony rilascia Gran Turismo 6, dopo un capitolo arrivato ormai tre anni fa, che aveva parzialmente deluso le attese.

Il gioco in questione é di quelli che ci vorrebbero decine e decine di ore per assimilare fino in fondo. Inoltre i server si devono ancora popolare, com'é ovvio, per questo abbiamo pensato di raccogliere alcune prime impressioni e lasciarvi lo spazio per porci le vostre domande e curiosità sul gioco, approfittando del forum e della sezione commenti. Mentre la recensione completa arriverà più avanti.



Inseriamo il disco e iniziamo il nostro viaggio. Creiamo il profilo, nome e cognome, e una gara preliminare ci insegna i rudimenti del gioco. Ci sentiamo subito a casa, Gran Turismo 6 profuma di quel carisma tipico della serie, seducente in ogni elemento dell'interfaccia e in quel modo che ha di farsi complice della passione sfrenata per le auto. Come fosse il nostro amico fidato, unico col quale possiamo dare sfogo alle nostre perversioni in fatto di macchine. Poche linee di testo ci guidano sulla pista nel nostro primo giro e poi si entra nel menu di gioco, completamente ridisegnato. Forse meno accattivante ma senza dubbio molto più immediata ed organizzata rispetto a quella di Gran Turismo 5, la nuova interfaccia suddivide le diverse sezioni, ovvero online, partite veloci, carriera, concessionari, eventi speciali, personalizzazione e così via. Col tasto start possiamo in qualunque momento accedere alle opzioni di gioco, invece.
Il primo passo nella Carriera é, ovviamente, comprarsi un'auto con i pochi spiccioli a nostra disposizione. Il gioco ci consiglia una Honda FIT RS '10, una piccola cilindrata dai PP bassi (punti che identificano con un numero la potenza e prestanza del mezzo) ideale per affrontare le prime competizioni amatoriali. Insomma, se conoscete la serie, il gioco fin qui non propone nulla di nuovo, ma piuttosto una riorganizzazione ed ottimizzazione dell'ossatura della Carriera. Da segnalare come i consigli ci accompagneranno tutto il tempo, per facilitare la ricerca delle auto ad esempio, nel concessionario ormai davvero sterminato.

I campionati sono suddivisi per difficoltà crescente ed al loro interno si trovano tantissime competizioni. Vincere significa ottenere delle stelline, da una a tre, che sommate garantiscono l'accesso a nuovi eventi e competizioni speciali. Per arrivare al livello di difficoltà successivo bisogna passare dal rito iniziatico rappresentato dalle patenti, molto meno tediose che in passato fortunatamente, ma abbastanza impegnative per quanti volessero l'oro a tutti i costi. Il resto segue le regole canoniche della serie, con nuovi eventi speciali che andranno sbloccandosi, tra cui le bizzarre corse sulla luna! Ma di questo parleremo in fase di recensione.


Fino a questo punto Gran Turismo 6 ci é parso un more of the same, curato ed accattivante, ma comunque nulla di particolarmente nuovo. Scesi in pista la musica é, però, decisamente differente. Il nuovo modello fisico non é solo uno slogan da comunicato stampa, ma un elemento reale e tangibile. I mezzi offrono un feeling completamente diverso, fluido, estremamente diversificato tra una quattro ruote ed un'altra, piacevolissimo nelle sensazioni che restituisce pad o volante alla mano. La dinamica che gestisce le sospensioni rappresenta l'evoluzione più evidente, capace di saltare all'occhio grazie alle movenze tutte nuove che coinvolgono i telai delle auto. Ogni minimo sobbalzo viene reso a schermo in maniera credibile ed efficace ed influenza la guidabilità dei mezzi. Polyphony, bisogna dirlo, ha fatto un piccolo miracolo svecchiando finalmente ed una volta per tutte il modello di guida.

Purtroppo l'entusiasmo iniziale si é infranto contro un muro al primo impatto. I contatti, infatti, per quanto parzialmente rivisti sono ancora afflitti dai problemi cronici della serie. Non siamo ancora abbastanza avanti nella Carriera per valutare in modo definitivo quest'aspetto, che in Gran Turismo 5 si evolveva in parallelo al livello di difficoltà, ma la sensazione é che le energie del team siamo state spese in altri frangenti. Lo stesso discorso vale per l'intelligenza artificiale, fattore che risalta ancora di più arrivando da Forza Motorsport 5 che grazie alla nuova tecnologia dei Drivatar mette in pista avversari umani più che mai. Le auto di Gran Turismo 6 sembrano governate dai soliti piloti dal sangue freddissimo e senza anima. Non ci sono anonimi trenini tutti uguali, per fortuna, ma la reattività é bassa così come scarsa é la possibilità di manovre impreviste o particolarmente aggressive. Salendo di difficoltà la situazione migliora, gli avversari combattono anche tra loro e hanno cercato con una certa insistenza di superarci. Un'evoluzione in tal senso c'é stata, ma attendiamo di poter provare con più tempo il tutto per esprimerci in maniera definitiva.


Le novità non si fermano comunque qui. Gran Turismo 6 ci delizia con varianti molto interessanti, su tutte l'alternanza giorno/notte e le condizioni meteo. L'interfaccia, quasi a voler sottolineare questo importante passo avanti, segnala sempre l'ora e le previsioni meteo. Gli eventi iniziali sono quasi esclusivamente di giorno e sull'asciutto, ma provata qualche gara personalizzata sotto la pioggia battente siamo rimasti molto soddisfatti della resa. La tensione sale alle stelle mentre si cerca di dominare il proprio bolide che slitta sull'asfalto bagnato. I progressi rispetto al capitolo precedente sono tangibili, con una risposta del mezzo molto più precisa e dettagliata, pensata per periferiche di alto livello ma con qualche aiuto attivabile perfettamente godibile anche col pad.
Ci manca ancora da provare gare su sterrato, neve, competizioni dalla durata di diverse ore per osservare da vicino la gestione dinamica di condizioni meteo e del passare del tempo, ma in quanto a feature Gran Turismo 6 non sembra avere rivali.

Veniamo al comparto tecnico, stupefacente. Le sbavature del precedente capitolo sono quasi del tutto scomparse, con modelli dei mezzi dettagliatissimi, sebbene non tutti della stessa qualità. Pare non vi sia più traccia di auto "standard", ma dobbiamo ancora esplorare a fondo il vastissimo concessionario. Si parla di più di mille auto, un numero ormai da record. Anche i tracciati sono davvero tanti, più di trenta ambientazioni diverse, ognuna dotata di diverse varianti e versioni invertite. La qualità del rendering si é alzata in maniera esponenziale rispetto al capitolo precedente, grazie ad un sistema di illuminazione nuovo, ottimamente realizzato, ombre più definite e riflessi sulla carrozzeria praticamente perfetti. Non mancano dettagli poco curati, come texture dei tracciati a volte povere ed imprecisioni assortite.


In particolare ci ha turbato la presenza di una pop up di alcuni elementi di contorno un po' troppo evidente. Abbiamo osservato anche tearing dell'immagine in alcuni frangenti, seppur molto rari per fortuna. I replay, come da tradizione, rinunciano ai 60 frame per secondo in favore di filtri e riprese televisive davvero spettacolari. Da notare l'inserimento finalmente di opzioni per mettere in pausa, andare avanti e indietro, entrare nella modalità foto, attivare o meno indicazioni di vario tipo e così via. Un'ultima nota riguardo alle microtransazioni. Diciamo che finora, se non avessimo letto la notizia, semplicemente giocando quasi non ci saremmo accorti di poter acquistare crediti con soldi reali. Attendiamo comunque di vedere come Sony evolve l'offerta.