Grand Theft Auto: Chinatown Wars

di Ferdinando Saggese
Lo scorso Marzo, “Grand Theft Auto: Chinatown Wars” ha provato a portare contenuti maturi sul piccolo di casa Nintendo, il Nintedo DS. Un tentativo sicuramente riuscito se si considera la qualità del gioco, sviluppato dagli studi Rockstar North e Leeds, che nonostante l'eccezionale accoglienza di critica e pubblico, non ha riscosso il successo che avrebbe meritato quando si analizzano i dati di vendita. Il valore della produzione é comunque indiscutibile, ed ha convinto Rockstar a portare “Grand Theft Auto: Chinatown Wars” anche su PSP ed iPhone, naturalmente in una versione pensata per assecondare le differenti caratteristiche hardware della console Sony e del cellulare multimediale di Apple.



Nel corso di una recente presentazione organizzata da Take 2 presso i suoi uffici italiani, abbiamo avuto modo di provare queste modifiche, che interesseranno in special modo il comparto tecnico ed il sistema di controllo del gioco originale. La trama si presenterà sostanzialmente invariata rispetto a quanto visto su Nintendo DS, anche se in Rockstar hanno pensato di aggiungere una manciata di missioni inedite, ricche di riferimenti a “Grand Theft Auto: San Andreas”, forse il capitolo della serie più amato dagli appassionati. Una delle missioni che abbiamo avuto modo di completare durante la prova, ad esempio, ricorderà a molti “ Are you going to San Fierro?”, uno degli incarichi più divertenti che abbiamo portato a termine in quel di San Andreas. Affrontando la missione “Factory Fun”, dovremo infatti accompagnare Melanie Mallard, una giornalista in cerca di notorietà, in un deposito usato dalla malavita come raffineria di sostanze stupefacenti, perché giri un documentario commissionato dalla sua emittente.

Naturalmente la raffineria sarà di proprietà di una gang rivale e, nei panni di Huang Lee, coglieremo l'occasione per danneggiarne i traffici. Restando in tema di sostanze illegali, in Rockstar hanno rilevato il grande successo riscosso dal minigioco gestionale che su Nintendo DS ci consentiva di gestire il mercato della droga a Liberty City. Questa importante componente del gameplay é stata quindi ampliata con nuove situazioni e personaggi, e rivestirà un ruolo fondamentale anche su PSP.



Ovviamente, questo ed altri minigiochi non saranno più gestiti dalla fortunata coppia formata da pennino e touch screen, anche se questo non significa che abbiano perso quella componente gestuale che ce li ha fatti apprezzare su Nintendo DS. I tocchi del pennino sono stati sostituiti dalla pressione alternata dei tasti dorsali, mentre tutti i movimenti saranno gestiti dallo stick analogico. Un sistema ben pensato, che ci é sembrato in grado di superare i limiti imposti dall'hardware Sony in questo senso.

L'assenza del secondo schermo ha sugerito anche una revisione del PDA, che non sarà sempre presente a video, ma dovremo richiamare quando necessario con il tasto “select”. Discorso diverso per la mappa di gioco che, contrariamente all'interfaccia del palmare, sarà sempre visibile e posizionata nella parte bassa dello schermo. Le dimensioni di quest'ultimo hanno richiesto un'ottimizzazione del motore grafico, che ora supporta il formato wide screen, e l'introduzione di una serie di effetti avanzati, non compatibili con la ridotta capacita di calcolo messa a disposizione dal Nintendo DS. L'ottima resa grafica di “Grand Theft Auto: Chinatown Wars” é stata infatti arricchita dai tecnici di Rockstar Leeds con texture in alta definizione, un sistema di illuminazione dinamico ed ombre calcolate in tempo reale, anche se non ci é sembrato che queste aggiunte compromettessero l'apprezzato carattere retrò del cell shading originale. Anche il sonoro del gioco é stato rivisto, tutti gli effetti ed i brani originali sono stati rimasterizzati ad un bitrate più alto, e sono state aggiunte una manciata di stazioni radio, per un totale di cento minuti di musica aggiuntivi.