GT-R 400
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Quando una software house dopo anni di progettazione e sviluppo, costati sacrifici e denaro, immette sul mercato un prodotto che per qualità costruttiva ed innovazione tecnologica lascia il pubblico letteralmente a bocca aperta, spesso per la concorrenza si prospettano tempi duri. Nel nostro caso, il riferimento non può che essere Poliphony Digital, la mamma di quell'indiscusso capolavoro chiamato Gran Turismo. Un gioco che, giunto ormai al quarto capitolo, difficilmente potrà essere detronizzato a breve termine da qualsivoglia altra produzione corsaiola. Questo, ovviamente, non preclude alle altre software house presenti sul mercato videoludico di tentare e soprattutto di riuscire in questa titanica impresa. Ed infatti, joypad alla mano, nessun altro racing game, fino ad oggi, ha saputo regalarci le stesse emozioni e lo stesso stupore della creatura di Kazunori Yamauchi. GT-R 400, suo malgrado, rispetta questa regola ma, allo stesso tempo e a differenza di altri titoli di pari livello, saprà far divertire (ma non appassionare) anche l'utente un po' più smaliziato.
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- Si spengono i semafori...Via!! -
Il nuovo titolo di Midas Interactive vi permetterà di partecipare al campionato GT britannico, con tutte le auto e su tutti i tracciati ufficiali che questa competizione prevede. Le modalità di gioco disponibili sono quelle che tradizionalmente e puntualmente troviamo in produzioni di questo genere, dall'immediato Quick Race, fino al più complesso e impegnativo Championship, senza disdegnare il classico Time Trial, che ci metterà di fronte al classico record da battere a tutti i costi.
Il disco demo fornitoci per quest'anteprima è stato limitato a due sole auto (in realtà lo stesso modello con livree differenti) e quattro tracciati sui quale girare (uno dei quali percorribile al contrario).. Naturalmente la versione definitiva sarà tutt'altra cosa e fornirà molti più elementi per una maggiore e migliore valutazione. La release ufficiale, infatti, comprenderà ben 16 tracciati (situati in tre diversi continenti), sui quali competere all'interno di 6 Campionati per specifici modelli oppure in competizioni che prevedono la partecipazione di differenti categorie d'auto. Le prove a tempo, invece, saranno ben 16 ed ognuna, una volta conquistato il tempo record, ricompenserà il pilota sbloccando nuove auto e nuove piste. L'esperienza di gioco potrà essere condivisa anche con gli amici, dal momento che il titolo supporta il multiplayer.
- Il ragazzo è sveglio, ma può impegnarsi di più -
Una prima critica da muovere al team di programmazione, con l'ovvia speranza di un successivo "fixing" prima della pubblicazione, è la scarsa considerazione relegata al menù di selezione delle auto, con queste ultime rappresentate in un modo così approssimativo da renderne difficile l'individuazione e la successiva scelta (fatta eccezione, ad esempio, per l'inconfondibile sagoma delle Porsche). La scelta della pista si rivela anch'essa di scarso coinvolgimento: pochi dati descrittivi ed un semplice quanto statico disegno che ci fa capire semplicemente dove sterzare e dove invece premere sull'acceleratore. Il tutto, insomma, all'insegna dell'essenziale. Compiute le proprie scelte, l'utente potrà finalmente dare avvio alle gare vere e proprie, ma solamente dopo una schermata di caricamento non proprio fra le più rapide. Alla fine, eccoci sulla griglia di partenza, pronti a scattare e qui, per quanto riguarda la grafica, le sensazioni che il gioco trasmette sono abbastanza contrastanti. Il primo impatto non è propriamente negativo ed in un certo senso si scontra con quanto detto finora. L'aspetto visivo di questo GT-R 400, infatti, si dimostra molto pulito: immagine nitida e colori non eccelsi ma azzeccati. Elementi che concorrono a definire un panorama generale apprezzabile. Detto questo, però, rimane sempre latente la sensazione di avere a che fare con un gioco molto lontano dalla perfezione, che fa dell'essenzialità la sua ragion d'essere, scontentando però chi da una simulazione (o presunta tale), si aspetta oltre alla buona realizzazione dei modelli poligonali delle vetture (cosa peraltro avvenuta), anche quegli elementi di contorno che rendono l'esperienza di gioco ancora più coinvolgente e realistica. Pochi gli "ammennicoli" presenti a bordo pista, mentre si è fatto largo uso di cartelli indicanti le distanze che separano il pilota da una violenta staccata o da una curva comunque impegnativa.. La realizzazione delle tribune rientrano nella media ed accolgono un pubblico totalmente statico, eccezion fatta per qualche misera bandiera sventolante.. Una nota di merito va senz'altro attribuita alla deformazione delle carrozzerie in caso di incidente contro un avversario o contro un muretto: aspetto che conferisce un pizzico di realismo in più alle competizioni e che manca sorprendentemente a titoli ben più famosi di questo (la serie Gran Turismo, tanto per essere coerenti).
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