GT-R 400
di
Alberto 'Ray Jack' Da Lio
- Quando al gameplay piace andare in altalena -
L'aspetto più controverso di GT-R 400 è certamente il modello di guida. La prima impressione, una volta posto in cabina di pilotaggio, è quella di avere a che fare con una produzione tipicamente arcade: giù il piede sull'acceleratore e chi si è visto si è visto. Le cose, in realtà, non stanno propriamente in questi termini. Se nei primi istanti di gioco l'aspetto simulativo sembra del tutto assente, man mano che si procede ci si rende conto che entrare in curva lanciati a razzo non è spesso la tattica ideale e che anzi la ricompensa per questo stile di guida si risolve in una scampagnata sull'erba, causa la trasformazione dei quattro pneumatici in altrettante saponette. Oltretutto questo ci farà perdere un bel po' di tempo prima di riprendere velocità, e se non godiamo di un cospicuo vantaggio sugli inseguitori, questi ci raggiungeranno e ci sorpasseranno in un baleno. Gli sviluppatori hanno dotato le vetture rivali di una discreta intelligenza artificiale, tanto è vero che la manovra di sorpasso non è sempre così scontata e spesso e volentieri non si porta a compimento senza prima aver martoriato una qualche parte della carrozzeria. Molte volte, infatti, saranno proprio gli avversari a speronarvi con l'intento evidente di farvi perdere il controllo del vostro mezzo. I danni alle auto, come già accennato, risultano essere abbastanza convincenti e soprattutto (altro aspetto che aumenta il feeling con il gioco) vanno ad incidere sulle prestazioni. Piccole ammaccature qua e là sono consentite e a livello dinamico non influiscono più di tanto; urti violenti, invece, a lungo andare comprometteranno l'assetto della macchina che diventerà meno reattiva ai comandi, perdendo lo spunto in ripresa e diminuendo sensibilmente la velocità massima. Quindi una guida pulita e non eccessivamente aggressiva sarà la prerogativa utile a subire meno danni possibili e mantenersi sempre nel bel mezzo della gara. In definitiva, sotto l'aspetto del gameplay puro, GT-R 400 non sconvolge i sensi di chi gioca, ma definirlo un fallimento vorrebbe dire non rendergli giustizia.
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- Anche l'orecchio vorrebbe la sua parte -
Sul reparto sonoro di questo nuovo racing game non c'è molto da dire. La musica che accompagna i menù di selezione è piuttosto piatta e ripetitiva, a tratti quasi irritante ed è probabile che qualcuno di voi, prima o poi, deciderà di disattivarla completamente. Una scelta comprensibile. Durante le gare nessun tipo di composizione farà da sottofondo allo svolgersi dell'azione e, considerato quanto appena detto, la cosa non dispiace affatto. Un po' meglio, invece, la sezione effetti sonori, soprattutto per quanto riguarda le fasi di collisione. Gli scontri fra vetture sono ben sottolineati, con suoni che riproducono fedelmente gli attriti ed il contorcersi delle lamiere. Anche le sgommate e le violente frenate vengono riproposte con discreta fedeltà a quelle reali. Il rombo dei motori, seppur piacevole, alla lunga si traduce in un suono monotono ed uniforme, scarsamente accattivante. In definitiva un impianto sonoro, quello di GT-R 400, senza infamia e senza lode.
- In attesa di sviluppi -
Kuju Entertainment sforna un gioco tutto sommato accettabile ma non esente da difetti. L'aspetto grafico è quello che convince maggiormente, anche se tuttavia passibile di ulteriori affinamenti. La giocabilità, almeno per ora, non brilla particolarmente e se in determinati frangenti si fa apprezzare per la sua immediatezza, in altri lascia alquanto perplessi per i relativi picchi di difficoltà che denota. Musica ed effetti speciali non esaltanti ma passabili, soprattutto i secondi. GT-R 400, in definitiva, si preannuncia un titolo dalle apprezzabili potenzialità che, se sviluppate nella giusta direzione, potranno regalare piacevoli sorprese agli appassionati delle quattro ruote digitali.
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GT-R 400
GT-R 400
Kuju Entertainment sforna un gioco tutto sommato accettabile ma non esente da difetti. L'aspetto grafico è quello che convince maggiormente, anche se tuttavia passibile di ulteriori affinamenti. La giocabilità, almeno per ora, non brilla particolarmente e se in determinati frangenti si fa apprezzare per la sua immediatezza, in altri lascia alquanto perplessi per i relativi picchi di difficoltà che denota. Musica ed effetti speciali non esaltanti ma passabili, soprattutto i secondi. GT-R 400, in definitiva, si preannuncia un titolo dalle apprezzabili potenzialità che, se sviluppate nella giusta direzione, potranno regalare piacevoli sorprese agli appassionati delle quattro ruote digitali.