.Hack: Mutation

di Antonio 'Treasure Hunter' Norfo
Prima di introdurre il secondo capitolo narrativo-ludico della tetralogia dotHack è bene avvisare il lettore che la presente anteprima contiene parziali rivelazioni inerenti alla trama del precedente episodio (Infection): chi pertanto vuole evitare i mai troppo piacevoli spoiler agisca di conseguenza.



Mutation begins...

Dopo aver vagato di dungeon in dungeon e dopo aver assoldato alla causa comune fior fior di giocatori siamo venuti solo a conoscenza marginale di quanto malignamente stia architettando Altimit e la società CC corporation.
Il connubio esistenziale che lega saldamente e minacciosamente il mondo fittizio di "The World" con quello sensibilmente reale della Terra è ormai giunto ad un punto tale che definire cataclismatico è riduttivo. Come l'instabilità imperversa nel mondo del MMORPG vissuto da Kite e compagni, così nel pianeta che noi tutti calchiamo e conosciamo ci si affaccia ad un panorama del tutto caotico. Se è pur vero che ogni episodio rimarrà senza conclusione fino all'uscita di Outbreak (ultimo capitolo), decisamente confusionario sarà iniziare senza essere a conoscenza per filo e per segno dei misteri che un apparentemente semplice gioco di ruolo online (simulato) nasconde all'interno del suo codice. Se qualcuno decidesse di iniziare con Mutation il proprio tragitto per le lande di "The World", sappia che è sì fattibile ma a rigor di logica è anche fermamente sconsigliabile. Tutto quanto arricchiva il vostro salvataggio di Infection, infatti, verrà qui preservato e rinunciando a questo Kite, partendo da livello 30, si troverà con meno oggetti a disposizione e soprattutto con meno compagni ad affiancarlo; per di più il riassunto di quanto è accaduto nella prima parte è rapido e fin troppo sbrigativo (benché mail e news siano tutte conservate). L'avventura riprende il suo corso nel Server Theta, con Black Rose ad attenderci e con l'imminente destinazione fissata per "Chosen Hopeless Nothingness", ovvero il luogo dove abbiamo sconfitto Skeith (ricordate?).


Basilarmente la struttura d'avanzamento nell'avventura non ha subito modifica alcuna, ed è così che combattimenti ed esplorazione di dungeon (sempre generati tramite parole-chiave) e server (con una nuova entrata sempre tratta dall'alfabeto greco: lamda) si differenziano dal predecessore solo nella disponibilità di nuove armi, equipaggiamenti vari ed abilità correlate (le skills dipendono, lo ricordiamo, dall'armamentario in uso). Sempre di primo piano sarà l'utilizzo delle due abilità legate al "Book of Twilight" che sottoforma di bracciale ci permetterà e di alterare la forza dei nemici (Data Drain) e di forzare l'accesso per aree altrimenti inaccessibili (Gate Hacking). La stasi metamorfica è visibile anche nel reparto tecnico laddove grafica e sonoro non hanno ricevuto ritocchi viscerali. Senz'altro non era richiesta la rivoluzione scenica che anzi avrebbe inesorabilmente danneggiato l'auspicabile filo conduttore che la serie Bandai deve possedere (viceversa si snaturerebbe inesorabilmente l'intrinseca natura di serie a volumi). Alcuni accorgimenti, tuttavia, non avrebbero dispiaciuto nessuno: la texturizzazione, l'altalenante sistema di telecamere e l'intelligenza artificiale dei nemici (sproporzionata a quella soddisfacente dei nostri alleati) erano in fin dei conti tutte componenti migliorabili nel rispetto dei tempi di sviluppo (da far risalire a più di un biennio fa: in Giappone Mutation è apparso il 19 settembre del 2002). Il tratto geniale e caldo di Yoshiyuki Sadamoto (tanto nei vecchi quanto nei nuovi personaggi) persiste nella sua qualità visiva e parimenti è mantenuta la possibilità di scegliere a nostra discrezione fra dialoghi in giapponese o in inglese (conservazioni invero positive). Rimane inoltre evidente il proliferare di scene e dialoghi tipici dell'animazione e della fumettistica nipponica, alla quale (come ormai è affermabile) dotHack strizza l'occhio senza nasconderlo (tant'è, esempio fra gli esempi, che i libretti d'istruzione si leggono e si sfogliano all'orientale). La colonna sonora (benché l'accompagnamento nei labirinti risulti sempre ripetitivo) offre ancora composizioni che risultano essere avvincenti al punto giusto (emergono per qualità sonora i temi pianistico-melici).

And now the true battle begins...

Ancora una volta saremo pertanto catapultati nella simulazione offline, vera delizia concettuale di dotHack, del gioco di ruolo online. Passando per il desktop (nuovi temi musicali e sfondi da "scaricare" ci attengono), leggiucchiando forum (BBS) e controllando assiduamente la casella e-mail ci prepareremo teoreticamente alla pratica sul campo di battaglia (per l'occasione sarà assente, con grande approvazione, il tutorial; giacché si presuppone di essere coscienti delle modalità combattive apprese in Infection). Alla luce di tutto questo, Mutation va atteso con impazienza da quanti sono stati rapiti dal precedente episodio e va considerato come un passo evolutivo (nel senso più generico del termine) per quanto concerne il divenire della narrazione (che incorpora vieppiù interessanti ed avvolgenti eventi, con tanto di flash back tratti dalla serie anime dotHack//Sign). Da segnalare anche il progredire della miniserie animata (.hack//Liminality) che con "The Case of Aihara Yuki" (i quarantacinque minuti di DvD sono caratterizzati dallo stesso stile e predominanza psicologica del primo Caso ammirato tramite Infection) scala anch'essa il secondo gradino verso l'epilogo della tetralogia Bandai che nella sua globalità, e nella sua essenza da meta-anime, rimane sempre un progetto carico di fascino.